noise + namjin

16.

[Jin]

"Aspetta, quindi stai dicendo che non hai idea di chi sia quel ragazzo?" Chiese di nuovo Namjoon. Io annuii.

"Lo uccido." Si precipitò verso la porta, ma lo afferrai per la gamba facendolo inciampare lievemente. "Per favore non farlo." Lo supplicai.

Mi guardò confuso, cercando di liberarsi dalla mia presa. "Lasciami."

Sospirai. Odiavo apparire come il bravo ragazzo ma era la mia personalità. "Potrebbe avere un buon motivo."

Namjoon mi guardò incredulo. "Vuoi che io risparmi quel ragazzo nel caso in cui avesse una buona ragione per averti colpito?" Annuii. Il silenzio cadde su di noi, mentre Namjoon sembrava discutere nella sua mente.

"Non ho intenzione di fargli del male, ma almeno permettimi di denunciarlo." Sembrava sincero, ma resistetti. "Lascialo e basta." Namjoon gemette per la frustrazione. "Cosa c'è di sbagliato con te? Avrebbe potuto ferirti seriamente."

"Ma non l'ha fatto." Non appena le parole uscirono dalla mia bocca, mi resi conto di aver attraversato il limite di Namjoon. Mi alzò dal pavimento e mi spinse verso la sua porta. "Vai a bere il tè con il tuo compagno allora. Basta che sai che non chiamerò un'ambulanza se ti fai male."

Non mi mossi. Qualcosa in quello che aveva detto mi fece veramente paura. Namjoon aveva chiaramente perso la pazienza con me, aprì la porta e mi spinse fuori dal suo appartamento. La porta si chiuse, ci mancava solo il mio naso già malato.

Mi voltai vedendo che l'uomo era sparito, ma la spesa era ancora tutta rotta sul pavimento. Sospirai e faticosamente passai sul disordine in modo da poter arrivare alla mia porta. Misi il piede su una scatola di cereali e scivolai, cadendo. Il botto fu forte, ma lui non sembrava voler aiutarmi questa volta.

Mi faceva piacere sapere che era fedele alla sua parola, ma in parte ero rimasto deluso del fatto che avessi appena rovinato i resti della nostra già rotta "amicizia".

"oops"