noise + namjin

22.

[Namjoon]

"Cosa?" Non riuscivo a capire se era scioccato o non aveva sentito quello che avevo detto. Tormentai il mio cervello per una sostituzione adatta, anche se falsa.

"Ho detto che sei piccolo." Mi schiaffeggiai mentalmente dato che non aveva senso. Per l'espressione sul volto di Jin, percepii che non aveva senso anche per lui. "Cosa vorrebbe dire?"

Mi bloccai, non mi aspettavo che volesse approfondire la mia risposta. "Non è ovvio?" Cercai di prendere tempo, ma Jin si limitò a scuotere la testa, facendo fallire il mio tentativo.

"Oh, giusto, bene. Così, sai, non sei in realtà piccolo, voglio dire. Voglio semplicemente dire che sei come un piccolo fagiolo." Dissi la prima cosa che mi venne in mente, sembravo un fanboy di Jin. Non sembrò darci troppo peso, sorrise.

"Non capisco, ma lo prendo come un complimento." Accordai con la sua scelta e presi un respiro profondo per rilassarmi. Non mi ero mai sentito così felice di finire una conversazione.

Andammo in cucina, dove aprii il frigo trovandolo vuoto. "Non voglio cioccolato per colazione, mh?" Chiese Jin da dietro di me. Scossi la testa, mi salii il conato di vomito solamente al ricordo.

"Beh, al mio appartamento c'è qualcosa," E prima che potessi sbattere ciglio, Jin mi trascinò fuori dal mio appartamento portandomi in fondo al corridoio. Vidi un gruppo di persone e diventai rosso per l'imbarazzo. "Jin, sono ancora in pigiama." Sussurrai.

Si strinse nelle spalle. "E allora? Anch'io." Aveva fatto punto, il che mi fece sentire meglio. "E chi se ne frega? Sei carino."

Mi bloccai sul posto fin quando Jin mi tirò un po' di più e uscii dal mini stordimento. Lo seguii in silenzio con gli occhi spalancati e il cuore a mille.

Che cazzo?