Ecco a voi il quarto capitolo. Buona lettura e buona serata :)
Dopo quel sogno, la notte non riposai come si deve e di conseguenza, il mattino seguente non andai a scuola.
Ero stanca e mille pensieri invasero la mia mente. Oggi pomeriggio finalmente i miei genitori sarebbero dovuti tornare prima del solito, per poi andare a prendere un bel gelato al luna park. Come un tempo, tutte e tre assieme.
Era da molto che non uscivamo per svagare un pò, passando una giornata serena e tranquilla senza far caso alla mancanza di un componente.Per oggi ho già in mente alcuni programmi: studierò un pò, per poi lavare Rufy insieme alla zia: una missione alquanto impossibile!
Non amava l'acqua, tanto meno farsi toccare da persone con cui non aveva instaurato alcun tipo di rapporto, oltre che con me e Lion.
Finii i compiti di letteratura e algebra in men che non si dica, e come un fulmine al ciel sereno, scesi al piano inferiore per preparare la vasca in cui avrei fatto fatica a metterci Rufy, e portarla in giardino.
Mia zia apre l'acqua calda ed io inizio a calmarlo perché vedo già, nei suoi teneri occhi il terrore. Forse, questo terrore è stato causato per la mancanza di mio fratello. L'ultima volta che stammo tutte e 3 insieme fu quando lo lavammo in giardino.
Prima non era così.. anzi.. quando io e Lion lo sistemavamo per fare il bagnetto lui con quella sua linguaccia dolce di fuori, correva per tutto il giardino oltre che, cercare in tutti i modi di spingere me e Lion nella vasca.
I ricordi mi raffiorarono la mente.. quel giorno fu veramente straordinario il modo in cui ci divertimmo.
I miei ricordi.. i ricordi di quel giorno..<Aida, prendilo! Sta correndo verso di te> Lion mi incoraggiava a prendere Rufy per poi buttarlo in vasca per lavarlo come si deve. Ma con scarsi risultati.
Mi misi in mezzo e -per mio sfortuna- Rufy era molto più pesante di me e quindi con un salto mi spinse a terra.
Lion venne in mio soccorso..
<Stai bene, Aida? Quel furbone di un cane! È davvero intelligente.. più di te a quanto pare> ridacchiò.<Non prendermi in giro Lion. Vedrai che lo prenderò io, da sola.> dissi sicura di me.
<Vieni Rufy, ho il pistacchio per te>
Si, il pistacchio era uno dei suoi pasti preferiti. Lo amava così tanto da mangiarsi una ciotola intera in soli 10 minuti.Pertanto, Rufy abboccò (o almeno così sembrava)
Lion lo prese da dietro ma lui si voltò facendolo cadere nella vasca dove, invece di lui, doveva esserci il cane!
<Oh poverino.. ti sei bagnato? A quanto pare giusto un pochino..> dissi con aria soddisfatta al moro dagli occhi verdi.
<Sorellina, sai.. mi è venuta una bella idea per lavare Rufy> disse sicuro di sé per attirarmi verso di lui.
<Come?> mi avvicinai inconsciamente senza pensare minimamente alle conseguenze.. e di fatto, mi buttò in vasca con lui e ci facemmo un bel bagno.. (Noi e non il cane..) finché ci raggiunse anche Rufy, contento del risultato ottenuto.
<Questa me la paghi fratellone> dissi mentre escogitavo un piano per bagnarlo ancora di più, ma lui mi strinse forte a se.
Io pur sorpresa dal gesto, non mi slegai dalla presa.. anzi mi faceva sentire al sicuro, protetta da quel suo tocco.Si voltò lasciandomi un lieve bacio sulla guancia, pronunciando una frase che mi fece arrossire.
<Ti voglio bene sorellina..> prese un gran respiro per poi continuare quello che aveva da dire.<Ma.. oggi non uscire di casa, okay? Io torno presto, devo andare.. in un posto. Stai con Rufy che mi sembra un pò geloso da quando passo più tempo con te..> disse cercando di farmi credere a quello che stava insinuando.
<Dove vai?> chiesi, sperando in una risposta, ma con scarsi risultati. Non ricevetti alcuna risposta da lui, anzi ebbi solo una faccia seria e confusa.. ma sapevo dove stava andando e cosa stesse succedendo in quel periodo.
Adesso ho capito.. Rufy non aveva paura dell'acqua.. lo faceva di proposito per bagnarci e divertirci allo stesso tempo.
Ma adesso è diverso.. lui non ha paura.. ha solo nostalgia di quella figura maschile, di quella figura che faceva dispetti alla sua sorellina.. quei bei momenti passati insieme.
Mi manca.Ad un tratto mi ricordai quel giorno.. l'ultimo giorno in cui avevo visto mio fratello felice e non su una pozzanghera di sangue.. quel sangue che copriva ogni parte del suo corpo..
Ritornai alla realtà.. e sentivo la zia gridare il mio nome.
<Dimmi zia> chiesi ancora tra le nuvole, dopo aver fatto un viaggio nel passato.
<Io devo andare, Tommy sta poco bene e ha bisogno di medicine> disse dispiaciuta.
Tommy Milton, 17 anni. Mio cugino. In quel periodo non stava molto bene, per questo la zia doveva tornare a casa prima del solito, per occuparsi di lui e del suo malanno.
<Si tranquilla, vai pure, penso io a Rufy> dissi con molta serenità, appoggiando il secchio pieno d'acqua per terra.
<Ti ringrazio> mi baciò sulla fronte per poi allontanarsi e dirigersi verso la propria auto.
Io intanto mi sedetti per terra, su quel prato verde e pensavo a quel giorno.. a quel maledettissimo giorno in cui potevo benissimo starmene a casa.. invece di seguire il mio adorato fratellone e vederlo morire fra le mie braccia.
Bene bene ragazzi. Questo è il quarto capitolo. Spero che vi stia piacendo. Fatemelo sapere con delle stelline o magari dei commenti.. almeno so se vale la pena continuare o meno. A presto :)
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Non tutto è per sempre
RomanceQueste furono le ultime parole che pronunciò mio fratello Lion, dopo quell'incidente. No copy. Please! Tutti i diritti di questa storia sono riservati. Vi auguro una buona lettura amici!