Capitolo 6

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Capitolo sesto. Buona lettura amici.

Non potevo crederci, non poteva assolutamente essere vero.

<Tesoro..> cercò di calmarmi mia madre, appoggiando la sua piccola mano sulla mia, altrettanto piccola.

<I-io non vivo nella sua ombra..non lo farei mai. Perché pensate tutto ciò?> domandai incredula.

<Vedi.. ti abbiamo vista piangere per la perdita di Lion, ti abbiamo vista isolarti dal mondo che ti circonda e questo non possiamo permetterlo. Sei nostra figlia e odiamo vederti soffrire in un angolo della tua cameretta.> cercò di spiegare mio padre agitando le braccia in aria e gesticolando, ma con scarsi risultati.

<Io.. una volta era così, ma adesso è diverso. Mi sono ripresa, vedete?> dissi con un gran sorriso in volto, un pò forzato, per far rendere l'idea ai miei genitori e tranquillizzarli nel modo più cauto e semplice che mi venne in mente in quell'istante.

<Si ma.. non sei più quella ragazza vivace di un tempo..> riprese il discorso mio padre, con un tono di voce diverso dal solito, quasi più calmo.

Cosa? Io nn sarei la stessa? Mi sembra normale dopo tutto quello che è successo. Non l'ho presa bene, ma ho cercato di superare questa tristezza che mi affliggeva ogni giorno, ogni momento della giornata e se ho superato al meglio questi momenti di "isolamento" lo devo solo a loro e a Mitian.

<Come posso tornare ad essere quella ragazza di prima? È praticamente impossibile!> risposi alla loro affermazione, alzando un pò il tono di voce, ottenendo da parte loro un accenno di rimprovero, visto che eravamo nel bel mezzo di un ristorantino italiano dove erano presenti circa 50 persone che stavano cenando.

<Aida, ti prego ascoltaci.. non è come sembra, è che.. noi stessi abbiamo paura che tu possa fare qualcosa di insensato. Ecco perché abbiamo preso una decisione.. non è granché come rimedio ma io e tuo padre ne abbiamo discusso parecchio..> mia madre chiuse per un istante gli occhi, facendo un gran respiro per poi continuare.

<Tu e Mitian ultimamente siete più distanti.. come mai?>

Perché questa domanda improvvisa?
Daltronte è vero.. la vedo solo a scuola e ci sentiamo a malapena per via sms la sera, ma non è colpa sua! Sto cominciando a vivere adesso e proprio ora che sta per andare tutto per il verso giusto non voglio rovinare ogni cosa. Ma lei sarà sempre la mia àncora di salvezza, questa è una certezza assicurata.

<Beh.. non ho voglia di passare pomeriggi interi a parlare di gossip e quant'altro. Per un pò desidero riflettere davanti al camino con Rufy, prendere una tazza di the da sola.. niente di preoccupante. Lei sa già la mia condizione e cerca in qualche modo di aiutarmi.. ma rimarrà sempre la mia migliore amica. L'unica che mi ha sempre capita. Ma non è questo il punto.> dissi con molta sincerità sperando in un accenno di approvazione da parte loro.

<Capisco..> intervenne mio padre, mostrando un'espressione alquanto sconosciuta a mio parere! Quasi da far paura..

<Noi abbiamo deciso di assumere qualcuno per..> riprese il filo del discorso mia madre, ma non continuò a causa del mio intervento improvviso.

<No, vi prego.. non voglio una cameriera per casa a dirmi cosa o non cosa devo fare o un tutor per le lezioni private.. ne abbiamo già parlato dopo quell'incidente e sai come...> mio padre non mi fece finire la frase che subito disse preoccupato e con aria di rimprovero <No Aida, non è niente di tutto ciò che hai appena elencato.. un pò di pazienza e ascolta tua madre per piacere..>

Acconsentii alla sua richiesta e mi misi ad ascoltare quello che aveva da dire mia madre in proposito.
Morivo dalla curiosità.

<Vogliamo fare dei sondaggi tra la popolazione di questa città per.. per cercare qualcuno che si occupi del tuo stato d'animo..> disse mia madre tutto d'un fiato e con un filo di paura in volto.

Non tutto è per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora