Capitolo 5

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Ed eccoci arrivati al quinto capitolo :)

Finii di lavare Rufy il prima possibile. Volevo chiamare i miei genitori per sapere quando rietravano da lavoro e andare finalmente a quell'attesissimo luna park di Philadelphia.

Entrai in casa, mi lavai le mani, afferai il mio iphone 6s e composi il numero di mia madre.

Attesi un pò prima che rispondesse..

<Pronto? Mamma?> dissi esitando un pò e allo stesso tempo un tantino preoccupata per non aver risposto subito alla chiamata.

<Amore, si dimmi> rispose con molta spensieratezza.

<Si.. ehm..Volevo sapere a che ora potremmo andare al luna park tu, io e papà> dissi, sperando in una risposta di approvazione.

<Si tesoro, sistemiamo un pò di cose e arriviamo subito. Tra 20 minuti saremo lì.> spiegò senza alcuna esitazione.

<Va bene mamma, a dopo allora> chiusi la telefonata e mi precipitai in camera mia: dovevo indossare un completino sportivo per andare su e giù per le giostre.

Non appena fui pronta, guardai il cellulare e notai che mancavano all'incirca 10 minuti, prima che i miei potessero arrivare.

Ero entuasiasta, ma allo stesso tempo preoccupata: chissà cosa volevano dirmi o magari chiedermi di tanto importante..

A distrarre i miei futili pensieri fu il suono di un clacson rimbombare nelle mie orecchie: erano sicuramente loro, dandomi il segnale che erano appena arrivati.

Mi precipitai alla porta, la chiusi alle mie spalle per poi afferrare la chiave e girare le fermatura. Notai che le mani mi tramavano.. non sapevo decifrare quel mio comportamento ma mi resi subito conto che ero ansiosa.. molto di quanto pensassi.

Mi diressi verso la macchina, aprii lo sportello e mi ci "tuffai" dentro.

<Ehi> dissi carica di energia.

Non ebbi risposta. Soltanto un accenno con il capo da parte di mio padre e un lieve sorriso sul volto di mia madre.
Partimmo senza proferire parola.

L'atmosfera si fece sempre più pesante, così decisi di rompere il ghiaccio aprendo una discussione.

<Allora, pronti a scatenarvi come un tempo? Non siete più gionvincelli> dissi cercando di ottenere un pò di attenzione da parte loro.

<Si, certo tesoro.. andremo a divertirci un pò e poi parleremo..> rispose mia madre.

Il pensiero andava sempre in quel discorso: "poi parleremo". Certo che parleremo, voglio proprio vedere cosa hanno in mente.

La strada si fece sempre più noiosa.. così alzai il volume della radio.

Arrivammo in 45 minuti, trovammo parcheggio e mio padre si affrettò a mettersi in coda per prendere i biglietti.

Io scesi dall'auto e feci un gran sospiro: oggi dovevo pensare solo a divertirmi e poi.. solo dopo avrei scoperto la verità.

Facemmo ben 30 minuti di coda.. ma finalmente arrivammo a destinazione: il grande e maestono luna park di Philadelphia in tutto il suo splendore si presentava davanti ai nostri occhi.

Vagai per il parco per circa 2 orette e mezzo. Ero esausta ma non intendevo fermarmi: ero carica come un tempo.

Finalmente vedevo quel sorriso tanto atteso sul viso dei miei genitori.

Avevo un pò di fame, così andai con i miei in uno di quei ristoranti italiani lì vicino.
Ci sedemmo: io presi un arancino al pistacchio, mentre i miei un cono gelato: amano il gelato, soprattutto se era di loro gusto.

<Allora.. ti stai divertendo> disse mio padre, finendo il suo grande gelato in un batter d'occhio.

<Si moltissimo. Non mi divertivo così da secoli> dissi entusiasta e mordendo la mia dolce tavola calda.

<Vorremmo parlare con te di una cosa.. vero?> disse all'improvviso mio padre rivolgendo i suoi occhi color verde verso mia madre, in cerca di aiuto o di approvazione.

<Si.. sappiamo quanto hai sofferto.. e tutt'ora continui a soffrire per la perdita di Lion ma.. devi andare avanti.. non puoi più vivere nella sua ombra!>

Rimasi scioccata dalle parole di mia madre. Era vero che soffrivo per la sua perdita ma.. io non vivrei mai nella sua ombra.. lo ammiro troppo per arrivare a tanto.

Cosa intendevano dire con quelle parole un pò ambigue e difficili da pronunciare?

Eccoci al quinto capitolo. Cosa vorranno chiedere alla povera Aida, i suoi genitori? Alla prossima :-)

Non tutto è per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora