16.

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Louis era veramente intenzionato a non ascoltare Adam, e in un primo momento sembrava funzionare – si evitavano a vicenda e non avevano alcun contatto, nemmeno un contatto visivo. Eppure, la presenza di Adam premeva ovunque lui andasse, peggiorando non solo il suo umore, ma anche quello di Harry. Quasi ogni volta che parlavano, Harry aveva un'altra amara lamentela, e anche se Louis lo capiva, desiderava evitare di parlare di Adam. Gli mancava il loro flirtare leggero, gli mancavano i tempi in cui erano spensierati e gli mancava avere una relazione che gli veniva naturale come respirare, e anche se era ancora lì, e Harry era ancora Harry, aveva la sensazione che la sola presenza di Adam stesse rovinando tutto.

Poi le cose sono andate anche peggio, perché, tutto d'un tratto, Adam ha deciso di rendere le cose peggiori. Apparentemente determinato a rendere la vita di Louis una miseria, iniziò a apparire ovunque Louis andasse con il semplice scopo di mormorare commenti sporchi quando lo incrociava, o fare gesti osceni che lo facevano morire di imbarazzo. Louis aveva iniziato a desiderare che la prigione fosse più grande; quando Harry era l'unico alla costante ricerca di lui, aveva amato il fatto che fosse così piccola e che ci mettesse solo qualche minuto a trovarlo – ma era dispersivo e scomodo vedere Adam sbucare ogni volta che Louis e Harry cercavano di passare qualche secondo insieme. Se non fosse stato sicuro che Adam li avrebbe immediatamente messi nei guai se avesse avuto anche solo la più pallida idea della loro relazione,avrebbe giurato che quell'uomo lo stava facendo apposta. E dato che probabilmente non era così, decise che doveva essere solo sfortuna.

Eppure, che Adam avesse un secondo fine o meno, stava facendo diventare Harry e Louis matti. Avevano deciso insieme che era imprudente parlare tra loro a lungo se qualcuno era a portata d'orecchio, visto che nessuno dei due riusciva a trattenersi dal flirtare un po', e quindi ogni volta che Harry si avvicinava a Louis solo per vedere Adam in agguato dietro di lui, doveva sterzare e dirigersi verso l'altro lato della stanza, stringendo i pugni – e ogni volta che Louis iniziava a vagare in direzione di Harry, notava un corpo muscoloso familiare che lo guardava a suo modo, e doveva accontentarsi di un semplice cenno a Harry, o a volte un sorriso malinconico. Dopo sei giorni passati in questo modo, Harry e Louis si stavano praticamente strappando i capelli per la frustrazione; ogni volta che vedeva Adam in giro, Harry ringhiava e fletteva le dita come per strozzarlo, e Louis si limitava a guardarlo torvo e a prepararsi a un'altra ondata di abusi che sembravano non avere fine.

Con in mano un'enorme tazza di caffè con sei bustine di zucchero dentro, Louis si avvicinò lentamente al corridoio, sapendo che almeno lì Adam non poteva seguirlo. Sospirò e aprì la porta, scivolando dentro con un senso di sollievo. Non durò a lungo; aggrottò la fronte mentre scrutava la stanza e si accorse che non era come l'aveva lasciata. Qualcuno aveva messo in ordine il mucchio di scartoffie che c'era prima sulla scrivania e la sua sedia dallo schienale alto era rivolta verso il muro quando si ricordava benissimo di averla lasciata di fronte alla scrivania ... confuso dal motivo per cui qualcuno sarebbe dovuto entrare nel suo ufficio per riordinare, iniziò ad avvicinarsi lentamente e appoggiò il suo caffè sulla scrivania, pronto per iniziare ad urlare e prendere a pugni chiunque gli fosse saltato addosso.

Tutto d'un tratto, la sedia di Louis si girò lentamente, rivelando Harry seduto su di essa, che accarezzava un peluche di un gatto bianco e guardava Louis con aria interrogatoria. Per un po', gli occhi di Harry viaggiarono su e giù, scrutando ogni centimetro del corpo di Louis mentre accarezzava distrattamente il peluche che aveva in grembo. Alla fine, sorrise e si rilassò di nuovo sulla sedia. Louis alzò un sopracciglio, confuso.

"Ah, Mr. Tomlinson, la stavo aspettando." disse Harry con una voce tipica da cattivo-dei-film, accarezzando il gatto come un maniaco.

Louis si lasciò sfuggire una risata mentre si lasciava cadere sulla poltrona che normalmente occupava Harry. "Tu sei pazzo."

Imprisoned In My Heart - Larry Stylinson (BOOK 1)  // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora