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Harry si sdraiò sul suo letto con un sospiro pesante, sistemandosi i capelli mentre fissava il soffitto. Era preoccupato di così tante cose che pensava di poter urlare addosso a chiunque passasse lungo il corridoio accanto a lui. E poi ... vedere Louis aveva reso le cose migliori, anche se solo per poco tempo – anche se la visita gli aveva dato tutta una serie di altre cose di cui preoccuparsi.

Louis non dormiva. Questo infastidiva Harry; voleva costringere Louis a sdraiarsi e guardarlo addormentarsi finchè non fosse stato sicuro che fosse crollato in un sereno sonno profondo. Era sicuro che Louis avrebbe cercato di mantenere la sua promessa, ma se avesse funzionato o meno era un'altra cosa. Senza Harry che gli lisciava i capelli finchè non si addormentava, avrebbe potuto rinunciare al riposo – e se aveva intenzione di guidare fino al Whitehall regolarmente, Harry non voleva che si addormentasse al volante e si andasse a schiantare da qualche parte, o che perdesse il suo lavoro perché non riusciva a rimanere sveglio abbastanza a lungo da ascoltare le persone lamentarsi.

Era in ansia anche per se stesso. Non perché non dormiva; era tutto quello che gli sembrava di fare in quei giorni, perdersi nel mondo dei sogni per far passare le ore, dato che non aveva nessuno con cui parlare, ed essere intrappolato con solo i suoi stessi pensieri a fargli compagnia era un incubo. Ma aveva altre preoccupazioni, di cui non poteva parlare in realtà. Louis non aveva idea di che cosa stesse pianificando Harry; se avesse saputo, sarebbe andato nel panico e lo avrebbe pregato di non farlo. Ma, sinceramente, a Harry non importava ciò che pensava Louis, perché alla fine entrambi sarebbero stati grati per le sue azioni. Se questo lo avrebbe fatto uscire prima di prigione, allora lo avrebbe fatto, non gli interessavano le conseguenze. Sapeva che avrebbe preferito cinque anni di tormento e poi cadere tra le braccia di Louis, invece che dieci anni di pace e tranquillità che avrebbe implicato il doppio del tempo lontano da Louis, e quindi il doppio del tempo che Louis avrebbe avuto a disposizione per stancarsi di aspettarlo. Finora, non aveva stretto amicizia con nessuno, ma su quello stava ancora lavorando.

Naturalmente, un altro problema era che Louis non sembrava aver capito quanti omofobi ci fossero al Whitehall. Rendendo ovvio che lui e Harry stavano insieme, aveva involontariamente messo Harry in una posizione molto scomoda, e Harry aveva una decisione da prendere: negare tutto ed essere disprezzato e odiato da tutti, incluso da se stesso, sapendo che si era vergognato di Louis, o perlomeno aveva fatto finta di esserlo ... oppure ammettere liberamente di essere gay, e rischiare di essere preso a pugni ogni giorno per i prossimi dieci anni da una folla di omofobi. Avrebbe potuto tener testa facilmente ad un aggressore, forse anche due. Ma cinquanta? Non era il caso.

Era quasi arrivato al punto in cui era tentato di dire "potresti ... non farlo?" e chiedere a Louis di non essere così affettuoso – ma non aveva il cuore di rifiutarlo, ed era abbastanza sicuro che avrebbe preferito che Louis lo avesse aspettato quasi con una dolorosa disperazione invece che annoiarsi di aspettarlo. Eppure, Harry si sentiva a disagio riguardo la situazione in sé.

Un'altra cosa che stava incasinando i suoi pensieri era sua mamma; aveva ferito i suoi sentimenti dicendole che aveva bisogno di vedere qualcun altro durante le visite settimanali che gli venivano concesse, ma come avrebbe potuto mandare via Louis? Anche se lo avesse contattato, non era sicuro che sarebbe riuscito a farlo. Se poteva vedere Louis una volta a settimana, allora così sia, e anche se sentiva una punta di rammarico a sapere che aveva preferito vedere Louis che la sua stessa madre, non era abbastanza da fargli cambiare idea.

Harry si strofinò gli occhi e sospirò. Così tante cose di cui preoccuparsi ... compativa Louis per avere così tanto da affrontare e anche così tanti posti in cui doveva andare. Se era così difficile avere un peso del genere sulle spalle quando l'unico posto in cui poteva stare era una cella, come doveva essere avere anche una vita?

Imprisoned In My Heart - Larry Stylinson (BOOK 1)  // ITALIAN TRANSLATIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora