Louis non si aspettava che il suo telefono squillasse a quell'ora del mattino dimenticata da Dio, quindi è stato un bene che non avesse dormito. Tutta la stanza era buia, le coperte erano sgualcite attorno a lui, ed era coricato a letto quando con la coda dell'occhio vide un pallido bagliore illuminare il display del telefono e un ronzio leggero mentre cominciava a vibrare. Con un lamento, si sedette e si strofinò gli occhi come se avesse dormito per tutto il tempo – cosa che ovviamente non aveva fatto – e afferrò il telefono senza guardare. Le sue dita si chiusero attorno ad esso, e controllò chi era con un sospiro pesante, come se lo avesse turbato. Non che sapesse perché si stava comportando così; era contento di avere una scusa per non dover più cercare di addormentarsi. Vide il numero di Liam apparire sullo schermo e lo fissò assonnato, confuso – magari era stato sveglio, ma non era di certo molto vigile. Perché Liam avrebbe dovuto chiamarlo alle – guardò l'orologio – tre di notte? A meno che non si trattasse di un'emergenza ...
Il cuore gli balzò in gola, mentre si sforzò di alzarsi per poi cadere disordinatamente a terra.
Rispondendo immediatamente, chiese "Perché mi stai chiamando alle tre del mattino? Spero sia qualcosa di importante. Oddio, è qualcosa di importante?"
"E' importante a tutti gli effetti." disse Liam cupo.
Louis quasi strillò, poi strinse le labbra e respirò bruscamente per fermare il patetico verso che stava uscendo dalla sua bocca.
"Cos'è successo?"
"Si tratta di Harry."
Beh, naturalmente. Certo che c'entrava Harry. Harry c'entrava sempre.
Louis si sentì infastidito per qualche secondo, chiedendosi con quale tipo di schema drammatico se ne sarebbe uscito Harry questa volta. La sua irritazione oscillò quando realizzò che se Liam lo aveva chiamato nel bel mezzo della notte voleva dire che era accaduto qualcosa di grave, doveva essere qualcosa di terribile. Oh, Dio. Qualcosa di importante. Talmente importante da disturbare qualcuno alle tre di notte. Qualcosa talmente importante da disturbare qualcuno alle tre di notte, e che coinvolgeva Harry.
"Siamo in ospedale" continuò Liam. "In terapia intensiva."
La paura si fece strada dentro di Louis, formando un peso sul suo petto che gli bloccava le vie respiratorie, gli impediva di parlare, gli impediva di fare qualunque cosa a parte rabbrividire e attendere che i suoi polmoni si ricordassero come lavorare.
"Lou? Louis, ci sei ancora?"
Louis non incolpava Liam per essere preoccupato; era raramente senza parole. "Sto bene" mormorò. "Cos'è successo a Harry?"
"Beh, diciamo che forse non ci hai proprio azzeccato quando hai detto che 'stava alla grande'" disse Liam bruscamente. "Penso che tu debba venire qui. Non è una cosa di cui discutere al telefono." E fece per riagganciare.
"Aspetta!" gridò Louis disperatamente. "Quanto ... quanto è grave?"
Pausa. Alla fine, Liam disse a malincuore "E' vivo."
La linea telefonica cadde.
**
Louis guidava come un pazzo quando iniziava a farsi prendere dal panico, e non era mai stato così agitato come in quel momento. Aveva dimenticato ogni accenno di stanchezza, aveva sterzato e slittato ad una velocità assurdamente pericolosa con i freni che stridevano, afferrando forte il volante e ignorando la maggior parte delle leggi del traffico tranne, ovviamente, i semafori rossi. Non aveva intenzione di essere coinvolto in un incidente – anche se avrebbe volentieri strisciato fino al lato del letto di Harry con qualche arto mancante, che non gli avrebbe permesso di scrivere e compilare pagine e pagine di documenti. L'impazienza lo faceva muovere agitato sul suo sedile, tamburellava freneticamente le dita sul volante ad ogni pausa apparentemente inutile; poi finalmente lui e la sua macchina arrivarono al parcheggio sani e salvi.
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Imprisoned In My Heart - Larry Stylinson (BOOK 1) // ITALIAN TRANSLATION
Fiksi PenggemarLouis Tomlinson non avrebbe mai immaginato che la sua laurea in psicologia lo avrebbe portato a trovare un lavoro in carcere. E non si sarebbe nemmeno mai aspettato di formare una tale connessione immediata e irreversibile con Harry Styles, un ragaz...