Louis stava vagando senza meta lungo il corridoio quando qualcuno andò a sbattere contro la sua schiena, scaraventandolo letteralmente a terra. Atterrò sul pavimento con un guaito e si rese conto che lo stavano bloccando a terra – e i suoi pensieri andarono subito al piccolo pulsante giallo che era decisamente troppo lontano per essere premuto. Inoltre, non c'era più nessuna guardia appostata fuori dal suo ufficio; tutti lo adoravano, e nessuno sembrava preoccuparsi per un eventuale attacco nei suoi confronti. Ma chiaramente la sicurezza non avrebbe dovuto essere così tranquilla al riguardo, perché qualcuno lo stava tenendo saldamente a terra impedendogli di ribellarsi e a malapena di respirare.
Prima che potesse aprire bocca e iniziare a urlare, un paio di labbra gli sfiorarono il collo, e una bocca familiare iniziò ad esplorare la sua clavicola, la mandibola, la nuca, le guance ... afferrò il suo aggressore per il colletto della maglietta mentre quest'ultimo cercava di raggiungere il suo fondoschiena con le mani.
"Mi hai spaventato a morte!" lo rimproverò Louis, rilassandosi.
Harry scoppiò a ridere. "Scusa. Ero solo felice." scendendo dalla schiena di Louis, raggiunse la mano del suo ragazzo e lo aiutò ad alzarsi in piedi, aggiustandogli affettuosamente la camicia con un sorriso imbarazzato.
"Giusto," disse Louis mettendo un braccio attorno alla vita di Harry, per poi ritirarlo preoccupato e tornare alla posizione iniziale con un sospiro rassegnato. "C'è qualche motivo in particolare per cui hai deciso di saltarmi addosso?"
"Oh, sì." Gli occhi di Harry danzavano con gioia. "Possiamo entrare nel suo ufficio, Tomlinson?"
"Assolutamente no," lo prese in giro Louis, afferrando la mano di Harry. "Certo che possiamo, idiota. Perché me lo chiedi ancora?"
"Beh, è il tuo ufficio." sottolineò Harry mentre apriva la porta e scivolava dentro, trascinandosi dietro Louis. Schiaffeggiò il muro, accendendo la luce, poi si contorse bruscamente in modo da essere premuto contro il petto di Louis, le loro dita intrecciate, bloccate tra loro. "Hai bisogno di un posto in cui conservare il tuo pacchetto di Hob Nobs al cioccolato. Che tra l'altro mi devi ancora."
"Considerala una comproprietà," propose Louis, sorridendogli. "Il mio cuore – e i miei biscotti – sono tuoi."
Harry lo baciò in risposta, e rimasero uniti per un po', le labbra che si muovevano delicatamente insieme. Louis ondeggiò quasi vertiginosamente e Harry ridacchiò, liberando le dita per mettere una mano sulla schiena di Louis e sostenerlo. Aveva affinato la sua tecnica nel baciare durante quei giorni che avevano passato insieme: i giorni dei disordinati grovigli di lingue erano oramai lontani, sostituiti da un tipo di esperienza che faceva sentire a Louis le farfalle nello stomaco ogni benedetta volta. Le dita di Harry sfiorarono il suo braccio, indugiando sul suo polso. Una delle mani di Harry era ancora sulla sua schiena, invisibile, anche se Louis non gli aveva prestato molta attenzione.
"Comunque," riuscì a dire quando si separarono. "Di cosa volevi parlarmi?"
Una lunga pausa, la faccia di Harry venne illuminata da un sorriso perfetto, i suoi occhi verdi brillavano come se stesse esitando per dare effetto, intrecciando di nuovo le loro dita insieme. Alla fine, quando Louis credeva di stare impazzendo per l'attesa, Harry tirò fuori un foglio di carta bianco da dietro la sua schiena e lo sventolò sotto il naso di Louis con un'espressione entusiasta in volto. Leggermente accigliato, senza capire, Louis diede una veloce occhiata a quel documento dall'aspetto ufficiale, esaminandolo confuso. Era sul punto di chiedere a Harry che cosa stesse guardando di preciso, quando rimase letteralmente senza fiato, il respiro gli si bloccò in gola e i polmoni iniziarono a faticare mentre si costringeva a ricordare come respirare - non sembrava essere più capace di farlo. Sentì il cuore accelerare, e diversi brividi lo scossero, attraversandolo come ghiaccio nelle vene.
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Imprisoned In My Heart - Larry Stylinson (BOOK 1) // ITALIAN TRANSLATION
Fiksi PenggemarLouis Tomlinson non avrebbe mai immaginato che la sua laurea in psicologia lo avrebbe portato a trovare un lavoro in carcere. E non si sarebbe nemmeno mai aspettato di formare una tale connessione immediata e irreversibile con Harry Styles, un ragaz...