Capitolo 6

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Ero distesa sul mio letto a pancia in giù, avevo appena rebloggato su Tumblr, un post particolarmente divertente.

Scorsi dal pc l'orario e sbuffai spazientita. Tra poco sarebbe arrivato Jake per accompagnarmi a quella stupida festa.

Non volevo andarci. Non con Jake.

Era da quando ero tornata a casa da scuola, che avevo il viso di Malik stampato in faccia. Non se ne voleva andare.

Mi trascinai in bagno e dopo aver fatto una breve doccia, mi iniziai ad asciugare i lunghi capelli neri.

Tirai fuori dall'armadio un vestito nero corto, addornato da qualche paiett sulla parte superiore. Me lo infilai, cercando di non spettinarmi i capelli.

Misi solo un filo di trucco e, dopo aver controllato l'orario sul telefono, scesi al piano di sotto.

Dopo nemmeno 5 minuti, sentii bussare alla porta.

Andai ad aprire e mi trovai davanti Jake con un sorriso stampato in faccia.

"Pronta?" mi chiese il biondo sorridente.

"Certo" risposi, voltandomi per chiudere la porta.

La casa in cui si svolgeva la festa non era poi così lontana, dunque impiegammo solo pochi minuti per arrivare.

Entrammo nella stanza piena di gente. C'era un sovraffollamento di corpi sudati che si scatenavano sulla pista da ballo.

Jake mi invitò a ballare e io accetai, visto che non avevo intenzione di stare senza far nulla per tutta la serata.

Il biondo iniziò a muoversi e io cercai si imitarlo.

Non ero mai stata una grande ballerina ed è per questo che mi limitai a ondeggiare i fianchi e a muovermi vicino a Jake.

Ad un tratto una figura mi cinse per la vita e mi condusse fuori dal locale.

Capì che si trattava di Malik soltanto quando, fuori dalla stanza, si girò con sguardo sprezzante.

Sorrisi.

Eravamo in giardino e io, sinceramente,  non avevo capito che cosa fosse accaduto prima.

"Che cazzo fai?!" mi chiese urlando Zayn

"Che cazzo fai tu!" risposi incazzata nera.

"Da quando te la fai con Jake? Su, andiamo è un pivello quello" urlò.

"Ma che te ne frega?" chiesi urlando.

Non rispose, si limitò a guardarmi.

"Perché ieri te ne sei andata e mi hai lasciato da solo sulla spiaggia?" mi chiese con voce piu calma.

"Non mi va di essere presa per il culo da te." sussurai.

"Non ti voglio prendere per il culo." disse.

"Si certo..Perché ti importa tanto di me? Perché non mi lasci stare?" chiesi spazientita.

"Non lo so" sussurrò.

"Grazie, ora è tutto più chiaro" dissi sarcastica.

Non si mosse, non disse una parola.

Mi girai e iniziai a camminare verso casa.

Non riuscivo a capire che cosa stesse succedendo. Perché s' era fissato con me? C'erano miliardi di ragazze più belle di me che avrebbero venduto la propria madre per stare con Malik.

Imprecai.

Non volevo soffrire, ma allo stesso tempo Zayn mi affascinava parecchio.

Era molto più alto di me, aveva un fisico perfetto e i suoi capelli neri corvini erano un qualcosa di sublime. Era un Dio.

Continuai a pensare a lui finché, ritrovandomi davanti alla porta di casa, ebbi come la sensazione di aver dimenticato qualcosa o qualcuno.

Merda.

Jake.

L'avevo lasciato alla festa, che scema.

Nonostante mi dispiacesse non avergli dato spiegazioni della mia improvvisa scomparsa o comunque non averlo salutato, non ero fisicamente e mentalmente pronta per ritornare indietro a sistemare i miei errori. Fisicamente perché le scarpe mi facevano malissimo e sapevo già che l'indomani mi sarei trovata delle belle vesciche e mentalmente perché non avevo voglia di ritrovarmi davanti lo sguardo troppo bello e profondo di Zayn.

Salii in camera e mi misi a dormire.

Mi svegliai di soprassalto. Mi stropicciai gli occhi e cercai di mettere a fuoco l'orario della sveglia sul mio comodino.

2. 40. Era ancora notte. Cosa mi aveva svegliata?

Un rumore mi distrasse dai miei pensieri. Proveniava dalla finestra.

Ad un certo punto un urlo. Qualcuno aveva urlato il mio nome.

Mi alzai e, dirigendomi verso la finestra, scostai leggermente le tende.

Non potevo crederci. Cosa stava facendo li?!

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