Mi precipitai fuori dalla mia stanza e poi giù dalle scale.
Aprii la porta e mi ritrovai davanti la faccia di Zayn.
Mi sorrise.
Un sorriso stupendo.
Lui era stupendo.
Aspetta, che ho detto? No. È uno stronzo, un bellissimo, magnifico, stupendo stronzo.
"Sei bellissima" disse Zayn sorridendo.
Oddio. Cosa?! Ripetilo!
"Ehm..cosa?" chiesi confusa.
Rise.
Si fece avanti e mi cinse i fianchi, abbracciandomi.
Ok, voglio morire così.
"Zayn.." sussurai.
Era debole. Quasi non si teneva in piedi, ma continuava a ridere.
"Zayn..sei ubriaco?" chiesi preoccupata.
"No!" rispose ridendo.
"Dai vieni" gli dissi prendendolo per mano e portandolo in cucina.
Gli feci bere qualche bicchiere d'acqua per fare passare un po' la sbronza.
"Ti senti meglio?"
"Un po'..mi dispiace, non volevo svegliarti"
"Tranquillo"
"Perché mi aiuti?"
"Perché mi cerchi?"
"Non ti hanno insegnato che non si risponde a una domanda con un'altra domanda."
Sorrisi. Non potevo rispondere, non la sapevo nemmeno io la risposta.
Perché lo aiutavo? Beh perché era un Dio. Un dio greco.
"Vado a casa" disse alzandosi.
Lo vidi dirigersi verso la porta barcollando; poi si aggrappò allo stipite della porta, per evitare di cadere visto che non si reggeva in piedi.
Gli corsi incontro e lo aiutai ad andare nella mia stanza.
"Puoi dormire qui" dissi senza guardarlo
"Non voglio disturbare" rispose toccandosi i capelli.
"Non ti preoccupare. E poi non saresti in grado di tornare a casa, quindi sei constretto" risposi.
Zayn si tolse la maglietta e si mise a letto; io rimasi a guardalo, stupita.
Oddio. Il suo corpo. Ok. Calma. Respira. Come si faceva a respirare?
"Allora? Non vieni a dormire?" la voce di Zayn mi distrasse dai miei pensieri.
"Uhm..io..si" risposi.
Mi misi a letto, dandogli le spalle, cercando di stare il più lontano possibile da quel ragazzo.
Silenzio.
Nessuno parlava.
Nessun rumore.
Solo i nostri respiri.
Ad un certo punto, mi sentii un braccio cingermi i fianchi, avvicinandomi.
"Non stare così lontana" mi disse Zayn.
Non risposi.
"Dormi?" mi chiese
"No" risposi
"Girati" quasi mi ordiò.
Feci come mi era stato richiesto e lui era lì, in tutto il suo splendore.
Iniziai a fissarlo.
Guardavo i tratti perfetti del suo viso. I suoi occhi così intensi. Le sue labbra a cuore. I capelli sempre ordinati.
Scesi con lo sguardo e incontrai tutti quei tatuaggi, che aveva sulle braccia e sul petto.
Erano bellissimi, come lui.
Ok ma sto divagando.
"Che guardi?" ancora una volta Zayn mi riportò alla realtà.
"I tatuaggi" risposi. Perché rispondere 'te' sarebbe stato troppo scontato.
"Ti piacciono?" mi chiese sorridendo.
"Molto"
Mi sorrise.
"Sai a me che piace?" disse Zayn.
"Cosa?" chiesi
"Te".
Cosa? Ho sentito male, vero? Non può averlo detto.
No. È sbagliato. Io non voglio che succeda qualcosa. Lui è lo stesso stronzo che ho piantato in asso alla spiaggia, è lo stesso. Ma allora perché non riesco a odiarlo?
Perché non riesco a dirgli di no?
Perché lui è cosi attraente?
E ora che rispondo?