Capitolo 9

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Mi girai lentamente nel letto.

Le lenzuola avevano ancora il profumo di Zayn, aspirai quel profumo intenso che mi annebbiò il cervello.

Avrei dovuto cambiarle quelle lenzuola.

Quel forte profumo mi fece tornare in mente l'episodio di quella mattina.

Zayn dall'altra parte della strada con il fiato corto, che mi guardava mentre io stavo abbracciando Jake.

Dopo aver rifilato una scusa poco credibile a Jake, sulla mia improvvisa sclerata me ne ero tornata a casa.

Il cellulare vibrò.

Un nuovo messaggio.

Da numero sconosciuto:

"Mi dispiace...non volevo.

Zayn xx"

Risposi senza pensarci molto.

"Non importa."

Inviai.

Si, importava. Eccome se mi importava. Continuare a mentire a me stessa non sarebbe durato ancora per molto.

Zayn mi piaceva. Era evidente, molto piu di evidente. Ma d'altra parte non potevo biasimarlo, lui così perfetto e io così...così inadatta.

Dovevo levarmelo dalla testa, per forza.

Il cellulare si illuminò, di nuovo.

"Dai aprimi.

Z. xx"

Mi mossi molto pigramente, scesi le scale e aprii la porta.

Lui era lì in piedi a fissarmi.

Ok, valentina è il momento giusto. Ora lo guardi e gli dici di lasciarti in pace.  Semplice no?

"Hai gli occhi rossi" disse.

La sua affermazione mi spiazzò. Avevo pianto, mi sembra una cosa normale.

"Non puoi abbracciare un altro" continuò il moro.

A quelle parole alzai il viso, incontrando le sue iridi color cioccolato.

Merda, devi rimanere lucida.

"Non posso?" chiesi.

"No, non puoi."

"Ti sbagli."

I suoi occhi si fecero più scuri, quasi neri e le sue braccia iniziarono a tremare.

Mi prese e mi sbattè contro il muro.

"Che cazzo fai?" urlai

"Non mi parlare cosi" disse stringendo ancora di più la presa sul mio polso.

"Lasciami stronzo!" urlai.

Le sue mani si chiusero e mi colpirono violentemente il viso.

La vista mi si annebbiò e sentii le guance bagnarsi.

Ad un tratto i suoi occhi ritornarono marroni e iniziò a fissarmi.

I miei singhiozzi ruppero il silenzio.

"M-mi dispiace" disse facendo un passo in avanti.

Io automaticamente mi spostai piu indietro.

Mi superò e andò in cucina per prendere del ghiaccio, poi me lo mise sulla guancia ormai piu che arrossata.

"Scusa..non sono abituato quando una persona mi contraddice. " disse passandosi una mano tra i capelli.

Feci una smorfia.

"Ho qualche problema a controllare la rabbia...non volevo farti male"

I singhiozzi si fermarono piano piano.

Zayn tolse il ghiaccio dal mio viso e posò un dolce bacio sulla mia guancia.

Dio quanto mi piaceva.

Mi aveva piacchiata, ma..era così..così.

Volevo abbracciarlo.

"Ehm..io...adesso vado" disse prendendo le chiavi della sua moto dalla tasca.

Lo guardai sconvolta. Volevo dirgli di non andare via, di stare con me, ma non riuscivo a parlare. Le lacrime continuavano a scendere e ora anche i singhiozzi si rifecero vivi.

Mi passò davanti e fece per aprire la porta.

Lo bloccai, prendendolo per mano.

Mi guardò stupito.

Lo portai in salotto e lo feci sedere, poi dandogli il telecomando in mano, mi sedetti vicino a lui e mi sdraiai abbraciandolo.

Il moro accese la televisione.

Avevo il viso appoggiato al suo petto e sentivo il suo cuore battere.

Il suo profumo era qualcosa di meraviglioso.

Ad un tratto iniziò a disegnare cerchi immaginari sulla mia schiena.

"Zayn.." sussurrai.

"Mmm" mi rispose.

"Perché l'hai baciata?"

Il suo corpo si irrigidì e il suo cuore iniziò a battere piu velocemente.

"Era lì." mi rispose.

E fu in quel momento, che sentii il mio cuore cadere e spezzarsi, sperando solo che lui non l'avesse sentito.

'Era lì' A lui non importava di me, quel nostro bacio non aveva avuto nessun significato. Io ero semplicemente li, come quella povera ragazza a scuola.

Come biasimarlo? Non ero abbastanza per lui.

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