"È una pessima idea..." Penso mentre metto il primo piede su quella lastra di ghiaccio "davvero una pessima idea"
Le persone mi sfrecciano davanti come se nulla fosse muovendo il loro pattini di qua e di là.
Ho sempre odiato pattinare, non sono capace e, soprattutto, cado sempre addosso a qualche poveretto. Izzy mi passa davanti sorridendomi, lei è molto più brava di me, sfreccia sui suoi minuscoli piedi come se fosse la cosa più facile del mondo, fa giravolte, pattina all'indietro, salta...
Sembra una farfalla, così come Clarissa, la ragazza di Jace, insieme volano per la pista consapevoli di avere gli occhi di tutti puntati addosso.
No, non di tutti, alcuni guardano me, divertiti, mentre mi reggo a Jace stando a malapena in piedi e altri sono attratti da una figura maschile, al centro della pista.
"Anche i tuoi sono attratti da lui eh" mi dice una vocina nella mia testa con tono canzonatorio.
Il ragazzo volteggia per la pista facendo evoluzioni assurde, saltando e girando come se fosse sulla terra ferma.
Oltre alle sue fantastiche acrobazie, gli occhi della gente sono attirati dai suoi scintillanti vestiti. Letteralmente scintillanti. Il suo maglione (si, perché è in giro con solo un maglione mentre io sembra che stia partendo per il polo nord) è di un viola scuro cosparso di glitter mentre i suoi jeans attillati sono di un nero sempre brillante.
"Se gli puntiamo addosso i riflettori potrebbe comodamente risplendere più del sole" penso.
"Alec!" Urla Izzy venendomi incontro "lasciati andare avanti!" Mi afferra le mani, staccandomi dal mio migliore amico, e inizia a trascinarmi.
Pur pattinando all'indietro riesce ad evitare con agilità tutti quelli che gli passano vicino.
"Iz non credo che sia una buona idea, forse è meglio che torni a casa."
"Non essere sciocco! Avanti, non puoi rifugiarti costantemente nei libri!" Ribatte lei.
Inizia ad aumentare la velocità muovendo i suoi pattini come se fossero due semplici scarpe, i miei invece si muovono goffamente, anzi, non si muovono per niente, si fanno semplicemente trascinare da quelli di mia sorella.
"Cosa fai?" Chiedo quando mia sorella mi lascia una mano.
"Ti do una piccola spinta" dice lei sorridendo e, a quel punto, fa una cosa che giuro non le perdonerò mai.
Sento le sue mani che premono contro la mia schiena e mi danno, non una piccola, non una media, bensì un'enorme spinta.
"La odio" penso mentre dimeno le braccia cercando di non cadere.
"Oh no" urlo e cerco di fermarmi, ma non ho mai capito come diamine si frenasse con questi cosi. "Attento" lui non sembra sentirmi e continua a girare su se stesso ignaro di tutto.
"Alec frena!" Urla mia sorella.
"Grazie Izzy, non ci avevo pensato, davvero, menomale che ci sei tu!" Penso.
Chiudo gli occhi e improvvisamente lo sento.
Sento due braccia avvolgermi cercando di non farmi cadere, ma evidentemente non è abbastanza. Mi sento precipitare e aspetto di sentire il ghiaccio duro sulla mia faccia, ma non succede, sento invece qualcosa di duro, si, ma non è ghiaccio, non è freddo.
Apro gli occhi e mi accorgo di essere sdraiato su qualcuno.
"Più che sdraiato direi spalmato" mi prende in giro la vocina.
"Scusa!" Urlo alzandomi, o meglio, cercando di alzarmi. Lui riesce a sfilarsi da sotto il mio corpo e si alza in piedi porgendomi una mano per aiutarmi. La afferro e lui mi tira su con tutta la forza che ha. Io, non contento della figura di merda appena fatta, perdo l'equilibrio finendogli nuovamente addosso.
"Scusa" dico ancora, diventando più rosso del rossetto di Izzy.
"Figurati." Sorride e si pulisce la neve che gli è rimasta attaccata ai pantaloni. "Tu stai bene?" Mi chiede.
"C-certo" mi sistemo il cappello sulla testa e sorrido imbarazzato.
"Io sono Magnus" dice poi porgendomi una mano.
"Io sono A-"
"Alec!" Urla mia sorella "Alec stai bene?" Chiede poggiandomi una mano sulla spalla.
"Si, grazie Izzy." La guardo un attimo e a quel punto lei scoppia a ridere.
"Dovevi vederti!" Dice tra una risata e l'altra, una mano premuta contro lo stomaco "non immagino se non ci fosse stato lui" indica Magnus con un dito "saresti caduto come una patata" noto il sorriso divertito del ragazzo che mi ha salvato la faccia e in quel momento vorrei tanto uccidere Izzy.
"Potrei improvvisare un omicidio..." Penso.
"Si" inizia la vocina "vedo già il titolo sui giornali: RAGAZZO IMBRANATO UCCIDE LA SORELLA CON UN PATTINO.""Ho freddo al sedere" penso
La risposta della vocina non tarda ad arrivare "interessante"
Sono seduto su questa maledetta panca di legno da ore...
"Tu siediti, noi pattiniamo ancora un po'" aveva detto Jace prendendo per mano Clary.
Simon e Izzy pattinano insieme lui dietro che le stringe la vita e lei davanti con le braccia aperte.
Nonostante siano fantastici da far paura, mentre pattinano insieme, non riesco a smettere di desiderare che le mani di quel nerd si congelino e si spezzino.
"Abbassa di qualche centimetro quelle sudicie zampe e dovrai ricucirtele con ago e filo" penso continuando a tenerli d'occhio.
Sento il rumore di due pattini e qualcuno si siede accanto a me.
"Non ti gelano le chiappe a stare seduto qui?" Chiede una voce che ho già sentito.
Alzo gli occhi e mi ritrovo davanti gli occhi vrdi-dorati di Magnus.
"Abbastanza, ma è sempre meglio che cadere addosso a qualcuno" lui fa una risatina e poi si alza porgendomi una mano. "Avanti, ti insegno a pattinare."
Non credo sia una buona idea" ribatto, ma lui mi ha già afferrato una mano e mi ha già tirato su.
"Allora, innanzi tutto devi stare più dritto con la schiena" mi sistema la postura raddrizzandomi le spalle "poi non tenere le gambe così aperte" con un pattino mi spinge un piede più vicino all'altro "ora, quando pattini non devi muoverti come se stessi camminando, il pattino devi farlo scivolare, non devi alzarlo." A quel punto mi afferra la mano, la sua è sorprendentemente calda, mentre la mia è gelata nonostante sia rimasta ferma a poltrire nella mia tasca fino ad ora.
"No, aspetta..." Ma lui è già partito muovendosi agilmente sul ghiaccio e trascinandomi con lui. Cerco di mettere in pratica quello che mi ha spiegato, ma alla fine, per più di metà pista, sto fermo e mi lascio trascinare dai suoi piedi esperti.
Quando mi molla sento quasi subito freddo alla mano, come se mi mancasse qualcosa.
"Forse perché sei finito a terra..." Ribatte la vocina.
Sento la risata di Magnus, ma non è solo, c'è Jace, c'è Izzy, c'è Simon e c'è persino Clary. Tutti insieme ridono della mia bellissima caduta.
Arriccio il naso in una smorfia poco virile e mi alzo aggrappandomi alla balaustra di legno che sta a qualche centimetro da me.
"Non sei andato così male..." Fa Magnus cercando di sollevarmi il morale tirandomi una pacca sulla spalla.
"Io sono Magnus Bane" dice poi rivolto agli altri.
"Isabelle Lightwood, sono la sorella di Alec." Gli stringe la mano e ammicca.
"Oh Raziel..." Penso.
"Jace"
"Simon"
"Clary" tutti gli stringono la mano sorridendo al fantastico acrobata che hanno ammirato fino a quando non gli sono caduto addosso.
"Noi torniamo a casa Alec, vieni o resti qui?" Chiede poi Jace.
"Non so..." Faccio esitante.
Non vorrei andarmene subito, vorrei conoscere meglio Magnus, mi sembra un ragazzo molto simpatico e magari potremmo diventare amici, mentre mi insegna a pattinare.
"Si, amici..." Mi prende in giro la vocina.
"Resta qui..." Risponde Magnus sorprendendomi, mi mette un braccio intorno alle spalle e dice: "voglio assicurarmi che impari a pattinare come si deve prima di cadere sopra qualcun'altro" sorride e mi tira per il braccio per farmi riprendere a pattinare.La pista è ormai vuota, gli unici svitati che girano sul ghiaccio alle 11.55 di sera siamo io e Magnus, ma devo dire che non mi dispiace affatto.
C'è qualcosa in lui che mi attira e voglio restare qui il più possibile, consapevole del fatto che, una volta tornati a casa, potremmo non vederci più.
"Si avvisano i gentili clienti che la pista chiuderà tra 5 minuti."
Appunto.
Magnus mi tira facendomi fare un ultimo giro di pista e poi mi trascina fino all'uscita e poi allo spogliatoio.
Restituisco i pattini mentre Magnus se li tiene stretti, come se fossero vitali per lui.
"Beh, è stato divertente." Dice poi sorridendo. "Spero di rivederti presto Alexander" si gira e se ne va.
Stranamente, il mio nome detto per intero da lui non mi sembra così orribile come al solito, anzi...
Sorrido come un ebete mentre mi affretto a uscire dalla pista di pattinaggio.
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Malec || Secrets
FanfictionAlec, ragazzo infelice, un evento gli ha segnato la vita trasformandolo in qualcosa che non voleva essere. Dopo tanti anni solo una persona riesce a fargli credere di poter essere nuovamente felice, ma solo per un momento, prima di crollare nuovamen...