Parte 16

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"State scherzando vero?" Disse Magnus osservando i due amici. "Non ditemi che credete davvero che io abbia fatto tutto questo!"
Raphael sospirò e spostò lo sguardo su Tessa.
Era seduta sul letto di Alec, difronte a loro, e si guardava la punta delle All Star diventate d'un tratto interessantissime.

"In realtà non sappiamo proprio cosa pensare Magnus." Il ragazzo si sistemò il colletto della maglia "non credevamo che ti saresti inflitto un dolore del genere, che ti è passato per la testa?"

"Oh mio Dio, ma voi credete davvero che sia stato io? Siete pazzi..." Replicò Magnus alzandosi dal suo letto e allontanandosi dai due amici. "Mi conoscete bene, dovreste sapere che io non potrei riportare a galla il mio passato così facilmente."
"Si fanno cose pazze quando si è innamorati." Disse Tessa.

Un lampo di comprensione balenò negli occhi di Magnus.
"Alec." Disse "tu pensi che io abbia fatto tutto questo per lui?"
"Potrebbe essere..." Fece la ragazza alzando le spalle. "Magari pensavi che, vedendoti così giù di morale e così distrutto ti avrebbe perdonato più facilmente."

Magnus si passò una mano sul viso e poi si avvicinò a Tessa sistemandosi in ginocchio davanti a lei in modo da avere gli occhi all'altezza di quelli di lei.
"Non siamo in uno dei tuoi libri, Tessa. Siamo nella vita reale e nella vita reale le persone normali non si infliggono un dolore così grande per qualcosa a cui si può cercare di rimediare con le parole."

"E il numero di telefono come lo spieghi allora?"
"Che voi ci crediate o meno quel cellulare l'ho perso circa una settimana dopo che me lo hai dato, Raphael."
"Quindi ho fatto tutto questo lavoro per niente." Disse infastidita la ragazza "ho chiesto a Ty di scoprire il numero, sono andata a urlare dietro a Raphael per nulla facendo anche una figura di merda, poi sono venuta qui da te e ora scopro che hai perso quel numero? Mi sembra di essere in una Sop Opera!"

"E allora chi ha quel numero."
"Non ne ho idea Raphael e non voglio neanche saperlo. Ormai tutto quello che c'era da scoprire è stato scoperto."

*

Alec osservò il viso rilassato di Magnus.
Quella sera avevano deciso di unire i letti. "Voglio averti vicino a me questa notte." Aveva detto semplicemente il più grande.
E così, dopo aver avvicinato i due mobili, si erano sdraiati senza dire nulla, si erano guardati negli occhi e si erano sorrisi rimanendo così, semplicemente guardandosi, finché le palpebre di Magnus non si erano chiuse piano piano.

"La finisci di fissarmi?" Disse ad un certo punto Magnus continuando a tenere gli occhi chiusi.
Alec sorrise e si girò sistemandosi sul fianco dando la schiena all'altro.
"E tu la finisci di fingere di dormire?"
Magnus circondò il fianco di Alec con un braccio tirandosi, poi, il copro del più piccolo più vicino.

"Se questo significa che posso baciarti si" Alec si girò nell'abbraccio ritrovandosi il viso di Magnus più vicino di quanto avrebbe potuto reggere.
"Mmmh devo pensarci." Ribatté il ragazzo sorridendo.
"Ah sì?" Magnus rotolò sul corpo di Alec e catturò le sue labbra.
Sapeva di menta e di sandalo.
Sapeva di casa.

Un botto assurdo fece sussultare i due ragazzi che si alzarono immediatamente dal letto e andarono verso la porta cercando di capire cosa fosse successo.
Alec aprì la porta della camera e mise fuori la testa.

"Cos'è successo?" Chiese Magnus.
"Non lo so." Rispose l'altro vedendo il corridoio vuoto e silenzioso. "Probabilmente era Jace che tornava a casa. Non è mai molto silenzioso quando è ubriaco."
"Beh, non credo che risulterà molto simpatico a quelli del piano se fa tutto questo rumore all'una di notte."

Alec sorrise e si avvicinò all'altro dandogli una piccola spinta per farlo cadere sul letto.
"Dove eravamo rimasti?" Chiese mettendosi a cavalcioni su di lui.
Magnus sorrise maliziosamente e avvicinò le labbra a quelle dell'altro.

*

"Tess! Cosa ci fai in piedi?" Chiese Jem rientrando nella stanza e sorridendole dolcemente.
La ragazza non ricambiò il sorriso, rimase lì, seduta a gambe incrociate sul letto.

"Dov'eri?"
"Sono uscito un attimo." Rispose James mentre il sorriso gli moriva piano piano sulle labbra.
"All'una di notte?" Ribatté lei rigirandosi tra le mani un piccolo oggetto.
Jem non rispose, si passò una mano tra i capelli e poi si diresse verso Tessa sedendosi accanto a lei.

"Non ti ho tradita, se è questo quello che pensi."
"Non lo penso tranquillo." Rispose la ragazza "eri con Malcolm non è così?"
"C-come lo sai?"
La ragazza alzò il piccolo oggetto che aveva tra le mani, che si rivelò essere un cellulare e Jem sbiancò.

"Cos'è questo?" Chiese lei invece di rispondere. Le lacrime avevano già iniziato a riempirle gli occhi, odiava piangere, ma in quel momento non riusciva a farne a meno, perché lei si era fidata di James e il suo tradimento le faceva male.

"Sei tu non è così? Tu e Malcolm avete passato tutte le informazioni a L." Disse portandosi una mano al collo e stringendo il suo angelo meccanico, come faceva ogni volta che voleva proteggersi da qualcosa.
Jem rimase in silenzio finché la porta della stanza non si aprì e una testa bionda fece capolino.

"Ehi ragazzi ancora in sve- che succede?" Disse Jace rimanendo in piedi sulla porta.
Tessa a quel punto lo raggiunse e sbatté forte la porta alle sue spalle. "Lo vorrei sapere anche io."

*

Jace: come hai potuto fare una cosa del genere?

*

Jem: siamo nella merda.

*

Tessa: Magnus mi dispiace.

*

"COME HAI POTUTO FARE UNA COSA DEL GENERE!!" Sentirono urlare i due ragazzi.
Dopo il rumore iniziale della porta sbattuta il clima era rimasto calmo per un po', ma ora le urla iniziarono a farsi sentire.

"MI FIDAVO DI TE! HAI ESAGERATO! HAI ESAGERATO!" Urlò una voce che Magnus riconobbe come quella di Tessa.
"Ma che succede?" Dissero in coro i due ragazzi.
Si alzarono e uscirono in corridoio per poi bussare alla porta difronte alla loro.

"Cosa succede ragazzi?" Chiese Magnus entrando nella stanza.
Tessa era in piedi in mezzo alla camera con al suo fianco Jace, con le braccia incrociate strette al corpo.

La ragazza aveva le guance arrossate e i suoi occhi si erano scuriti come succedeva ogni volta che piangeva.
Tessa si voltò verso Magnus e lo guardò per un attimo.

"Diglielo." Disse la ragazza voltandosi verso Jem.
"DIGLI COSA AVETE FATTO!" Urlò ancora.
"Ho passato io le informazioni a L."

Magnus deglutì a fatica, sapeva che Jem era arrabbiato con lui per quello che aveva fatto a Will, ma non credeva che sarebbe arrivato a tanto.
"Tessa ha detto 'avete'... Tu e chi?" Chiese sospirando, voleva sapere tutto ora.

"Io e Malcolm." Magnus sentì le lacrime pungergli gli occhi.
Malcolm...
Perché Malcolm?
Erano stai buoni amici fino ad allora, perché tradirlo in questo modo?

"Non solo! Digli tutto James!" Fece ancora Tessa con voce roca a causa delle urla.
"Tutto cosa? Ti ha aiutato qualcun altro?" Fece Magnus massaggiandosi le tempie mentre cercava di non crollare davanti agli occhi di tutti.

Vide James deglutire, bianco come un lenzuolo, e poi alzare lo sguardo e guardare qualcuno dietro di lui.
Alec.

Malec || SecretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora