Parte 6

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Alec stava seduto su un enorme sgabello, il bicchiere di birra stretto in una mano e una sigaretta stretta nell'altra.
Non aveva calcolato che invitare Magnus significava doversi trascinare dietro anche i suoi strambi amici.
Li osservava da lontano mentre ballavano, o meglio, ne osservava uno in particolare; non riusciva ancora a capire cosa c'era in Magnus di così speciale da attirarlo tanto, ma era sicuro che c'era qualcosa. Qualcosa di misterioso... Qualcosa di pericoloso. E Alec era sempre stato attratto dalle cose pericolose.
Finì in un sorso il suo bicchiere di birra e fece per alzarsi quando notò una testa bionda avvicinarsi.

"Ehi Sebastian!" Urlo quasi per sovrastare il rumore della musica. In quella settimana il ragazzo si era rivelato molto più piacevole di quanto Alec si era immaginato, stronzo si, cattivo pure, ma piacevole.
"Ehi Gideon, che ci fai qui tutto solo?"
"Mi spieghi che hai contro il mio nome?"
"Questo è il tuo nome." Ribatté il biondo.
"Lasciamo stare... Dov'è Jonathan?"
"Si starà scopando qualche puttana."
"Ma come siamo fini."
"Mh, ha parlato! Me ne offri una?" Chiese Sebastian indicando la sigaretta, che Alec stringeva ancora tra le dita, e in risposta il moro gli mollò il pacchetto sotto il naso per poi rigirarsi a guardare i suoi amici.

"Chi guardi?" Sebastian si girò e seguì il suo sguardo. "Mh, vedo che hai adocchiato Magnus Bane... Non lasciarti ingannare, non è gentile quanto sembra." Fece girandosi nuovamente verso il bancone e facendo un tiro.
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che, anche se si comporta in modo carino, una volta che ti avrà scopato si dimenticherà di te."
"Beh starò al suo gioco."
"Credi di essere il suo tipo?" Fece Sebastian facendo un altro tiro "facciamo una scommessa, se entro la fine dell'anno scolastico te lo porti a letto, allora... Farò qualcosa che vuoi tu, senò...vedremo cosa avrò voglia di farti fare."

Alec lo osservò per qualche momento, non era sicuro di volerlo fare, Sebastian era una persona abbastanza crudele e sapeva benissimo che, se avesse perso, anche la sua "penitenza" lo sarebbe stata.
Non poteva tirarsi indietro però, quindi lo guardò dritto negli occhi neri e rispose.

"Ci sto!" Disse alzandosi dallo sgabello. "Ah, per la cronaca, io sono il tipo di chiunque." Aggiunse dirigendosi verso Magnus.

*

Magnus si muoveva a tempo con la musica strusciandosi prima su un corpo e poi su un altro, l'alcol che aveva ingerito iniziava già a farsi sentire e, dal modo in cui urlava, si poteva chiaramente intuire che era già un po' brillo.

"OGGI È SABATO E SI BEVEEE!" Continuava ad urlare mentre afferrava tutti quelli che gli capitavano a tiro per ballarci due secondi, spingendoli poi lontani dal suo corpo.
Okay, forse la parola 'brillo' era un po' riduttiva, ma a lui non importava, aveva intenzione di divertirsi per dimenticare tutta la fatica del non-studio di quella settimana. E così era ogni weekend.

"Magnus ti ricordo che io sono etero!" Urlo Meliorn, per sovrastare la musica, mentre Magnus gli si strusciava contro.
"Sicuro?" Ribatté lui accompagnando il tutto con una risata tipica da persona ubriaca.
"Oh mamma è già ubriaco!" Disse l'altro senza parlare con nessuno in particolare. "Trovati qualcun'altro... Tipo Alec, non dico che sarebbe d'accordo, però ti sta fissando da un po'"
"Tu pensi davvero che non sarebbe d'accordo se io volessi strusciare tutto questo" disse indicando il suo corpo "su di lui?"
"Non si può mai sapere." Magnus continuava a muoversi a ritmo con la musica, mentre ascoltava le parole del suo amico che, per lui, erano parole senza senso.
"Nessuno mi ha mai rifiutato."
"C'è una prima volta per tutto."
"Scommettiamo che riesco a portarmelo a letto entro la fine dell'anno scolastico?"
"Okay" rispose Meliorn stringendogli la mano.

Magnus si girò e sorrise ad un Alec pienamente sicuro di se che gli andava incontro.
"Portarmi a letto Alexander...una sciocchezza." Continuava a pensare.
"Ehi carino...lo sai che dovrebbe essere illegale far circolare una persona sexy come te?" Disse il più grande ridacchiando mentre passava le mani sul petto di Alec.
"Ma tu sei ubriaco." Disse quest'ultimo afferrandolo per i fianchi.
"Siiiii e tu sei ancora sobrio." Ribatté Magnus sbuffando. "Andiamo, rimediamo a questo disastro." Aggiunse poi afferrando il più piccolo per la mano e trascinandolo verso il bancone.

*

"Madonna che sbornia sesquipedale"
"Sesquipedale? Non credevo che nel tuo vocabolario esistessero parole del genere Magnus."
Sono troppo forti queste voci.
Possibile che le persone debbano parlare sempre con la voce così alta?
Tiro su le palpebre faticosamente, la testa mi pulsa e sono quasi certo che da un momento all'altro potrei rimettere.
Mi alzo dal letto, o meglio dal pavimento, della stanza d'albergo e vado a sedermi sul materasso -che è decisamente più comodo- su cui stanno tutti chi altri.
"Ciao" Raphael mi fissa per qualche secondo e poi "quando ci saluta in questo modo di mattina vorrei ucciderlo." Dice con il suo solito accento spagnolo rompi palle.
"Grazie..." Osservo ancora un attimo la stanza in cui ci troviamo "chi sono sti tizzi?" Chiedo indicando i ragazzi sdraiati a dormire sul pavimento.
"Non lo so." Risponde Magnus premendosi il cuscino sulla faccia.
"Mh interessa-" improvvisamente sento l'acidità salirmi su per la gola e mi alzo dal letto correndo in bagno a riversare tutto l'alcol che ho ingerito ieri sera.
"Oh no amico..." Dice un ragazzo sdraiato nella vasca da bagno evidentemente fatto "se vomiti io vomito per empatia! Capisci? Tu vomiti io vomito!"
"Oh piantala." Rispondo andandomi a sciacquare la faccia.

*

"Ehi fiorellino tutto bene?" Dico quando si lancia sul letto accanto al mio. "Fiorellino? ALEC!"
"Mmmh?"
"Tutto bene?"
"No! Ho mal di testa. Qualcuno mi spiega che cos'è successo ieri sera?"
"Taaaaante cose." Risponde ridacchiando Malcom.
"È ancora un po' brillo..." Dice Ragnor "lascialo perdere."
"Non c'è qualcuno che è rimasto abbastanza sobrio da spiegarci cosa abbiamo combinato ieri sera e in questa stanza? Spero non un orgia..."
"Ieri sera due di voi si sono divertiti molto in discoteca..."Fa qualcuno dalla porta del bagno "in questa stanza...avete disturbato i vicini con musica di basso livello."
"Che fai qui Sebastian?"
"Sorvegliavo la mia scommessa."

Malec || SecretsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora