Mi volto verso Magnus, del tutto impreparato.
Questo non sarebbe dovuto succedere.
Cerco di nascondere il mio stupore e decido di rispondere a tono, stampandomi in faccia un ghigno menefreghista.
"A trovare la tua ragazza eh" ribatto.
"Touche." Dice lui sorridendo.
Devo ammettere che ha proprio un bel sorriso.
"Io ci farei un pensierino..." Fa la vocina. Sono d'accordo, ma non vorrei rovinare i rapporti con il mio compagno di stanza.
"Perché sei qui?" Mi chiede ad un certo punto Magnus andando a sedersi sul suo letto.
"Perché è la mia stanza?!"
Lui fa un ghigno e incrocia le gambe appoggiando la schiena al muro.
"Intendo... Perché sei in questo college maschile."
"Per studiare." Taglio corto scrollando le spalle, ma lui non sembra per niente convinto.
"Tutti quelli che sono qui hanno combinato qualcosa." Ribatte.
"Ti sbagli. E tu? Perché sei qui?"
"Per studiare." Fa un sorriso malizioso e poi fruga nella sua tasca in carica del cellulare. "Sono quasi le 20.00, dobbiamo muoverci se vogliamo mangiare qualcosa." A quelle parole non posso fare a meno di storcere la bocca, se mi conoscesse davvero non mi chiederebbe di andare a mangiare con lui, ci siamo parlati praticamente solo una volta, oltre che sull'aereo, ed ero in un giorno particolarmente strano, in cui ero tornato il ragazzo di qualche anno fa.
"Se non hai fame puoi restare qui." Dice lui, probabilmente dopo aver notato la mia smorfia.
"No, no. Andiamo." Detto questo mi avvio fuori dalla stanza seguito da Magnus che si chiude la porta alle spalle. Cammino per il corridoio in silenzio, con le mani in tasca, prima di rendermi conto che non so neanche dove io stia andando.
"Si, è la direzione sbagliata." Fa Magnus anticipando la mia domanda. "Volevo vedere quanto saresti andato avanti." Aggiunge incamminandosi, poi, dalla parte opposta.Quando arriviamo in mensa quasi tutti i posti sono occupati, ma, dopo aver preso il vassoio, Magnus va dritto ad un tavolo, infondo alla sala, facendomi segno di seguirlo.
Sento tutti gli occhi bruciarmi sulla schiena mentre attraverso la sala seguendo quel ragazzo tanto strano quanto bello.
"È nuovo questo..." Sento sussurrare da alcuni. "Perché lo sta portando al suo tavolo?" dicono altri.
Il tavolo infondo alla mensa vicino alla finestra è occupato da poche persone
"Alexander, ti presento Malcolm Fade, Ragnor Fell, Raphael Santiago e Meliorn...di cui non ho ancora imparato il cognome."
"Dopo 3 anni di amicizia." Fa quello con un ghigno sulla faccia.
"Mh... Ragazzi vi presento Alexander Lightwood."
"Lightwood?" Ripete Meliorn "sei fratello di Isabel Lightwood?"
"Si. Perché?"
" la conoscevo..." Risponde facendo un gesto che doveva essere disinteressato. "Eh dimmi...Lei come sta?"
"Direi bene." Dico mentre mi siedo sulla panca difronte a Magnus.
"Mi chiedo in che modo la conoscesse." Cerco di ignorare il commento della vocina e mi giro verso quelli che, se non ho capito male, si chiamano Ragnor e Raphael.
"Siamo in pubblico, vi ricordo." Commenta Meliorn vedendo i due spalmati l'uno sull'altro.
"Come se tu non facessi lo stesso se ti ritrovassi davanti una ragazza." Ribatte Raphael staccandosi dalle labbra dell'altro.
Magnus ride osservando la coppia e poi si rivolge a Meliorn. "Beh non ha torto" dice.
"Oh, ma stai zitto."
"Oh no..." Grugnisce il ragazzo, che fino ad allora era rimasto in silenzio, seduto accanto a Magnus. "Arrivano i fratelli Morgenstern."
"Malcolm non li sopporta perché Jonathan gli ha soffiato il posto da capitano della squadra di calcio..." Mi spiega Magnus.
"Ciao Alexander." Fa il ragazzo dagli occhi verdi avvicinandosi insieme al gemello, tenebroso come sempre. "Non sapevo che venissi in questa scuola."
"Fino a qualche giorno fa neanche io..."
"Si cert-"
"Fantastico" inizia Sebastian "una persona in più da sopportare."
"Simpatico come la morte..." Commenta Malcolm "come sempre."
I due gemelli si allontanano e io faccio un cenno con la testa per salutarli.La prima settimana di scuola è ormai passata e io non ho ancora aperto un solo libro. D'altronde, in questa scuola, sembra che i professori abbiano rinunciato ad avere più di tanti risultati positivi. Come mi ha detto Magnus, tutti sono qui perché hanno combinato qualcosa e non per loro volere, quindi sono davvero pochi quelli che si buttano nello studio per avere voti decenti.
Magnus non l'ho mai visto con un libro in mano né in camera ne quando va a lezione e, d'altra parte, fanno così anche i suoi amici.
In questa settimana sono stato maggiormente con loro, a parte quelle volte in cui mi univo ai gemelli Morgenstern per pranzo o per fumare una sigaretta durante il pomeriggio quando, in teoria, avrei dovuto studiare.
I mormorii degli altri studenti non sono ancora terminati: tutti si chiedono ancora perché io mi sieda già al tavolo di quelli che, da quanto ho capito, sono i più fighi della scuola.
La convivenza con Magnus, invece, è alquanto assurda.
Gira per la stanza in boxer anche quando ci sono io, fa la doccia con la porta del bagno spalancata, ha un gatto illegale che dorme e mangia nella nostra camera e qualche volta è sonnambulo. In una settimana me lo sarò ritrovato nel letto almeno 3 volte, non dico che mi dispiaccia visto che emana un buonissimo odore di sandalo ed è comodo dormire stretto tra le sue braccia, ma la mattina la cosa diventa piuttosto imbarazzante."L'ho fatto di nuovo?" Mi chiede Magnus dopo che sono riuscito a svegliarlo.
"Già..."
"Scusa." Dice non accennando a volersi spostare, piuttosto richiude gli occhi e si sistema meglio sul materasso del mio mini letto che è quasi troppo piccolo persino per me solo. Magnus si sposta più vicino, probabilmente per evitare di cadere, e la mia schiena aderisce perfettamente al suo stomaco. Quel contatto, che per un certo verso è molto intimo, mi fa rabbrividire. Cerco di dare la colpa al freddo e mi alzo velocemente.
"Forse è meglio se ci sbrighiamo." A quelle parole Magnus si mette a ridere e giurerei di aver sentito un "lo sapevo" appena sussurrato.
"Alec è sabato."
"Ah" a quel punto mi illumino ricordandomi che nel weekend si può uscire liberamente dalla scuola, così mi fiondo verso l'armadio e tiro fuori un paio di pantaloni e una maglietta di ricambio infilandoli, poi, nel mio zaino nero.
"Cosa fai Alec?" Mi chiede Magnus incuriosito.
"Me ne vado per il weekend." Mi cambio velocemente e afferro il mio zaino. "Vuoi venire?"Cagatemi un attimo.
So già che per l'ultima frase ci saranno persone che penseranno male, però va beh.
Comunque! C'è qualcuno che ha visto il nuovo episodio di Shadowhunters?
Sta serie sta diventando sempre più assurdaaaaaaa.
In pratica non segue neanche in minima parte il filo dei libri.
Vi prego ditemi che qualcuno mi capisce!

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Malec || Secrets
FanfictionAlec, ragazzo infelice, un evento gli ha segnato la vita trasformandolo in qualcosa che non voleva essere. Dopo tanti anni solo una persona riesce a fargli credere di poter essere nuovamente felice, ma solo per un momento, prima di crollare nuovamen...