fourteenth

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Per Steve quello era un giorno un bel pò diverso. Aveva invitato a cena Dominic e pensava a quanto fosse sbagliato. Tutto era preparato con cura,il piccolo tavolo ben apparecchiato e la cena quasi pronta. Aspettava solo il suo ospite. Che poi cosa era Dominic per lui? Una distrazione? Un passatempo? Solo un altro tentativo di lasciare alle spalle la decisione di Bucky? Era solo una persona che gli faceva compagnia da qualche mese,ne un amante ne un amico. Una semplice persona qualunque che ricordava tanto il viso della persona che lui mai avrebbe smesso di amare. Anche quella mattina non lo avevano fatto entrare nella sua stanza e anche quella mattina aveva combattuto con i denti senza ottenere nulla. Anche quella mattina era tornato a casa in lacrime accolto da Melanie che lo aveva stretto consolandolo.
-Papà devi smetterla di combattere...Non ne vale più la pena,lui non ha mai combattuto per te- gli diceva e quello pensava a quanto fosse vero. A quante volte il moro dopo averlo aiutato lo aveva spinto giù. Ma lui lo amava. Non c'era giorno in cui non lo avrebbe aspettato. Mentre era seduto al tavolo con lo sguardo vuoto e le mani poggiate sulle ginocchia sentì il campanello. Aprì la porta,Dominic era arrivato.
-Ciao Steve- fece gentile.
-Ciao- fece lui con il viso assente.
Durante la serata fu Dominic l'unico a parlare. Steve era troppo sovrapensiero,non riusciva ad ascoltarlo e sicuramente l'altro se ne era accorto.
-Steve se non hai voglia che io sia qui vado via- gli disse irritato dopo l'ennesima domanda senza risposta.
-Mi dispiace,ma tu...Io credo di non provare niente per te- se ne uscì Steve. Dominic rimase interdetto,quasi ferito.
-Come?-.
-Mi hai sentito- rispose il biondo.
-Sei un bugiardo- scattò in piedi e prima che Steve potesse dire qualcosa continuò -Per tutto questo tempo hai solo fatto finta? È per lui non è vero? È per quel tipo che non riesci a togliere dalla testa. Rogers quello ti ha abbandonato,non tornerà- sbattè le mani sul tavolo.
-Ti sbagli. Bucky tornerà.- si morse le labbra.
-Ti prenderei volentieri a pugni sai? Sei sempre così cocciuto e bugiardo. Menti anche a te stesso. Sei bravo a dire le bugie. Perchè mentirmi e portare la relazione con me avanti? Perchè Steven?-.
-Non hai il diritto di chiamarmi Steven idiota. Si,ti ho mentito,hai ragione. Ma noi non siamo mai stati qualcosa,sei stato tu ad immaginarti tutto. Dominic noi non ci siamo mai conosciuti per davvero,siamo rimasti alla superfice e per me tu sei una persona che conosco e per niente qualcosa vicino ad un amico. Adesso vai fuori da casa mia- gli indicò la porta.
-Bene. Spero proprio tu rimanga solo così da accorgerti finalmente che il tuo prezioso ex non tornerà- prese il giaccone e se ne andò. Steve si lasciò andare sulla sedia sussurrando un "che testa di cazzo". Era vero quello che diceva? Sarebbe rimasto davvero solo per sempre? Ed eccolo di nuovo nella sua mente con quel sorriso bellissimo sul volto. Bucky. Il suo Bucky. Gli mancava davvero tanto. Decise che doveva imprimere l'immagine di lui su un foglio. Prese una matita e cominciò a scarabocchiare su un foglio trovato in giro. Comincio dalla forma del viso,ben delineata. Poi passo ai capelli,agli occhi e alle sue labbra piegate in un adorabile sorriso.
-Papà?- sentì d'improvviso -Stai bene?-. Peter avanzava verso di lui a passi piccoli e in silenzio. Aveva i piedi scalzi e portava già il pigiama. Quando arrivò vicino a lui si accorse che piangeva. Suo padre stava piangendo con una matita in mano e un foglio davanti a se. Pensò si trattase di un ritratto di sua madre e invece era un uomo che sorrideva.
-Chi è?- domandò.
-Sono un bugiardo Peter- gli rispose.
A Peter subito salì il cuore in gola.
-Che significa?-.
-Lo vedi questo volto? È questa tua "madre". James Buchanan Barnes,nato nel 1917 a Brooklyn.- continuò ignorando le domande di Peter.
-Quindi mi hai mentito,papà perchè? Insomma,io non ci vedo nulla di male in tutto questo- gli disse dolce.
-Oh Peter per i figli si fa di tutto,volevo proteggerti- sorrise.
-Io ti voglio bene comunque,qualunque cosa tu faccia perchè sei il mio papà- lo abbracciò. Mentre lo stringeva,Peter guardò meglio il disegno. Era l'uomo che aveva visto quella mattina,era quello che aveva mandato via a calci in culo White.
-Papà- sussurrò il ragazzo -Io l'ho già visto-.

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