nineteenth

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Arrivarono a casa in poco tempo,Steve parcheggiò la moto nel piccolo garage e conservò i caschi nello scaffale vicino.
-Puoi andare di sopra Peter,va tutto bene- crecò di rassicurarlo con un mezzo sorriso. Il ragazzo lasciò la stanza controvoglia e il biondo si mise a riordinare tra gli scaffali. Quando era confuso,quando i sentimenti erano troppi lui cominciava a mettere in ordine tutto. Se non poteva fare ordine dentro di se,lo faceva con le cose attorno a lui. Incastrava tutto come si fa nel Tetris. Una scatola attirò la sua attenzione e l'aprì. C'era il suo vecchio diario,un sacco di foto e fogli. Sorrise. Era una cosa che aveva deciso di riporre perchè aveva promesso di viversi tutto senza avere l'ossessione di scriverlo come una volta. L'unica cosa che aveva tenuto con se era la polaroid che Bucky gli aveva regalato al suo compleanno. Aveva foto di Melanie e Peter per la casa,ne aveva di tutti i tipi. Si sa,i bambini sono i migliori soggetti per la fotografia e Steve amava sopratutto i suoi di bambini. Si sedette a terra nel garage a guardare tutte le foto e a leggere le pagine "perdute". Al posto di piangere nel vedere tutti quei ricordi quasi perduti,rideva. Il biondo era lì a ridere come un matto,una volta per l'imbarazzo di una pagina troppo romantica,un'altra volta per la sua esagerazione dei fatti,un'altra per qualche foto da idiota e così via. Rideva e basta. Niente tristezza,niente lacrime,niente dolore. Non si fece domande,non si curò di farsene. Poi rise così forte che Peter si affacciò a controllare che cosa stava facendo. Il ragazzo gli stava dando tempo per se stesso e aspettava che sua sorella tornasse. Melanie tornò a casa presto e quando trovò il fratello seduto da solo,venne assalita dall'ansia.
-Peter che è successo questa volta?- gli accarezzò il viso osservando il livido sulla guancia.
-Ecco,a proposito...È successa una cosa- la guardò negli occhi verdi.
-Cosa?- alzò un sopracciglio lei.
-Papà sta mattina mi ha chiesto di provocare qualcuno,secondo lui James sarebbe corso a salvarmi e lui finalmente avrebbe potuto schiaffeggiarlo dopo tanto tempo-.
Melanie non sapeva se ridere o arrabbiarsi,ma che diavolo stava succedendo?
-E scommetto che non è andata come voleva- si sedette anche lei.
-Ovvio che no. Papà è stato costretto a correre da me dopo neanche 5 minuti e indovina un pò? Anche James era arrivato. Non puoi immaginare come era pietrificato,si sono fissati per qualche secondo e poi papà si è voltato di spalle e mi ha stretto la mano senza muoversi. Mel,lui era davvero distrutto,ma non sono riuscito a capire bene perchè...In realtà non penso sia stato un dolore totale,adesso è giù in garage a ridere sommerso da foto e pagine scritte- poggiò una mano sotto il mento perplesso.
-Peter,dobbiamo far si che si parlino ancora...Dobbiamo riuscire a farli riunire!- si alzò scattante.
-Credo sia una buona idea- sorrise e si alzò anche lui. Si abbracciarono forte,come per darsi sicurezza.
-Possiamo farcela Pete- sorrise.
-Si,lo credo anche io- la strinse più forte. Quello era l'accordo,riuscire a ricucire quel filo spezzato tra Bucky e Steve. Riunire la famiglia.

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