Capitolo 22

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4 mesi dopo

Molte cose sono cambiate, moltissime e sono felice come non mai.
Inizio col darvi questa bellissima notizia, i Guns n Roses suonano di nuovo insieme.

Tra qualche giorno inizierà il tour, andrò con loro e salirò su un vero palco per suonare qualche canzone con i ragazzi.

Poi abbiamo scoperto che Mandy ha tradito Duff e divorziato, finalmente quella vipera è sparita.

[...]

Mi sveglio contenta, butto le coperte a terra e inizio a saltare e correre nella mia stanza.
Oggi devo andare a comprare i regali di natale, e sono entusiasta.
Mi chiudo in bagno ed entro nella doccia, mi lavo velocemente, e mi vesto senza asciugare il mio corpo, neanche mi trucco.

Scendo le scale silenziosamente perché tutti dormono, e lascio un biglietto a mio padre con su scritto dove sto andando.

Prendo la giacca e la borsa ed esco fuori casa.
Entro nel bar che dista meno di un isolato da casa e faccio una colazione rapida.

Esco dal locale, sento il cellulare squillare e rispondo, ha scoperto una cosa assurda, mi blocco in mezzo alla strada e poi...

Duff (punto di vista)

Mi sveglio perché sento dei passi nel corridoio, esco dalla camera da letto e vado in cucina.
Sul banco della colazione trovo un biglietto di Abby.

Mi squilla il cellulare, è Izzy.

-Jeff, amico che succede?- domando preoccupato, solitamente non mi chiama di mattina presto.

-Ho scoperto una cosa assurda, non ci crederai mai- afferma agitato.

-Sputa il rospo- dico.
Mentre Jeff sta in silenzio prendo due fette di pane e la marmellata.

-Abby ha una sorella gemella- afferma, sto per mordere il panino però cade.

-Mi prendi per il culo!- esclamo agitato.
Per sbaglio colpisco con il gomito il bicchiere e lo faccio cadere.

-Il mio avvocato questa mattina mi ha informato, a quanto pare l'ospedale voleva mettersi in contatto con te perché la famiglia adottiva non la può tenere più, Mindy aveva mentito, aveva detto che il padre era morto- afferma agitato, lo sento mentre cammina velocemente in casa.

-È una stronzata, l'ospedale doveva controllare se il padre era morto. Ma perché aveva mentito, ma io ho visto nascere Abby non la presunta sorella- urlo esasperato.

-Il mio avvocato ha controllato, ha parlato con l'ostretica di turno quel giorno.
Quando tu sei uscito con Abigail in braccio per farla vedere ai ragazzi, Slash ti ha seguito ed è rimasta sola...- fa un respiro profondo e riprende a parlare.

-Ha dato alla luce l'altra bambina e ha deciso di darla in adozione, ha affermato che voi due eravate i migliori amici.
Neanche Mindy sapeva di essere incinta di due bambine- si blocca, non parla più.

Non parlo, mi avvicino alla credenza e prendo un bicchiere di vetro.
Prendo dalla mensola una bottiglia di Vodka e la apro.
Riempio il bicchiere e lo scolo tutto d'un fiato.

-Duff stai bene?- chiede il mio amico.

-Devo informa Abigail, a dopo- chiudo la chiamata.

Riempio un altro bicchiere di vodka e lo bevo, prendo di nuovo il cellulare e digito il numero di telefono di Abby.

-Papà dimmi- esclama.
Scommetto che si sta divertendo a fare i regali di natale.

-Tesoro, torna a casa, dobbiamo parlare- dico, cerco di rimanere calmo.

-Raccontami qualcosa e tra poco ritorno- afferma entusiasta.

-Hai una sorella gemella- dico di getto.

Non sento più la sua voce, solo una macchina, che frena bruscamente e un tonfo, poi un piccolo urlo.

-Abby- urlo.
Non risponde, corro in camera e prendo una maglietta, le scarpe e corro fuori casa.
Vado davanti al bar che dista poco da casa.
Vedo le macchine ferme e man mano che mi avvicino vedo un corpo disteso a terra.

Scorgo il viso di Abby insanguinato, corro verso di lei e mi inginocchio accanto al suo corpo.

-Chiamate il 911- urlo in preda al panico, inizio a piangere.

Prendo il suo polso per provare a sentire i suoi battiti, ma non sento niente.

-Abby- urlo disperato.

La prendo tra le mie braccia e la stringo forte a me.
Non posso perderla, ho già perso sua madre, non voglio perdere mia figlia.

L'ambulanza arriva poco dopo, i paramedici adagiano il suo corpo sulla barella, salgo con lei sull' ambulanza e partiamo.

Quando arriviamo in ospedale loro corrono verso la sala operatoria ed io aspetto nella sala attesa.
Chiamo i ragazzi per informarli dell'accaduto e in meno di quindici minuti sono tutti qui.

Mi vengono ad abbracciare, non parlano e si siedono accanto a me.

-Signor McKagan- mi chiama un dottore.
Mi alzo in piedi e mi avvicino a lui.

-Mi dispiace, abbiamo fatto il possibile, è morta- inizio a piangere, Izzy viene verso di me e mi abbraccia forte.

Stiamo rivivendo ciò che era successo sedici anni fa con Mindy, ma stavolta il dolore è triplicato per tutti noi, le lacrime ora hanno un sapore amaro.

Questa è la fine di una storia tragica, una storia senza lieto fine e senza pace...

Spazio autrice:
825 parole.

Questo è l'ultimo capitolo, un capitolo tosto e senza un lieto fine. 😢
Ed è così che ho deciso di concludere questa storia.
Ho amato questa storia nonostante le molteplici imperfezioni, ma sinceramente non mi importa se questa storia non è molto conosciuta.

Ringrazio tutti voi lettori, vi ringrazio per i commenti e per le stelline

Se volete passate a leggere  On the road~ Dark trip.

Un abbraccio caloroso, Serena ❤

Paradise Angels  [Goodbye Angels]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora