Luke
Preso dal panico, non potei fare altro che rotolare sul letto e nascondermici dietro, il tutto mentre Ashton si alzava da esso in modo agitato. Davanti alla porta, Marlene e Calum ci fissavano interdetti: Marlene era letteralmente sconvolta, i suoi occhi chiari e leggermente lucidi erano sgranati e le guance arrossate, forse più dall'alcool che dall'imbarazzo della situazione; Calum, invece, continuava a far vagare il suo sguardo imbarazzato da Ashton a me, al momento nascosto per metà - quella incriminata, ovviamente - dal letto. Soltanto la mia testa faceva capolino da esso. Avrei voluto sotterrarmi volentieri, dovevo ammetterlo. Forse ognuno di noi nella stanza avrebbe voluto farlo.«Tu hai un bel po' di cose da spiegarmi, bambolina», mi accusò Marlene, facendomi arrossire dalla vergogna.
«Uh... certo. Puoi aspettare che mi renda un po' più presentabile, però?», mugugnai sentendomi in colpa ed in imbarazzo.
Era normale, per me, sentirsi così in colpa, visto che ero passato dal custodire Angel come un segreto a farmi scoprire da praticamente chiunque... ma in un certo senso, era colpa mia. Avrei potuto aspettare che se ne fossero andati tutti, prima di mostrare Angel ad Ashton, oppure chiudere la porta a chiave. Nella foga del momento (e con il pensiero di Ashton con indosso quella dannata camicia e quella fottuta giacca) non avevo pensato lucidamente e avevo fatto soltanto ciò che l'istinto mi diceva di fare, ovviamente combinando un grosso guaio.
«Eh no, tu adesso mi racconti e basta! Credi di scamparla così? Che io non voglia sapere perché sei vestito da femmina?! Ti sbagli! Ti sbagli di grosso!», strillò Marlene, arrabbiandosi.
Calum la afferrò per le spalle, accarezzandole. Mi accigliai a quanta complicità ci fosse in quel gesto. Calum non sapeva neanche il nome di Marlene, da quanto ricordassi!
«Marlene, Luke ha ragione. Lasciagli il tempo di rendersi più presentabile, poi ti dirà tutto», cercò di farla ragionare il moro, facendola sospirare.
«E va bene! Aspetterò», sbottò Marlene, facendomi sospirare di sollievo.
«Grazie, Mar», le dissi riconoscente, alzandomi seppur molto imbarazzato. Mi passarono davanti tutti i momenti che avevo passato con Calum e quasi mi venne la nausea, a farmi vedere conciato così da lui.
Marlene si fece scappare una risatina. «Però le gonne ti stanno bene», si complimentò, facendomi arrossire.
«Ehm sì, grazie», borbottai imbarazzato, chiudendomi in bagno. Grazie all'imbarazzo della situazione mi era passata tutta la voglia di fare sesso con Ashton; non sapevo quanto fosse positivo, ma forse ritrovarsi con un'erezione di fronte alla mia migliore amica avrebbe reso il tutto ancora più imbarazzante.
Mentre mi rivestivo con gli abiti di Luke, ne approfittai per origliare la conversazione che stavano avendo i tre dall'altra parte della stanza. Beh, è maleducazione origliare, ma stavano parlando di me quindi almeno avevo una giustificazione valida.
«Allora, cosa stavate per fare voi due?», chiese Calum ad Ashton, in evidente curiosità. Era palese che gli avrebbe chiesto una cosa del genere, conoscendo Calum avrebbe voluto sapere i dettagli nonostante sapesse che non fosse successo quasi niente.
«Uh, beh... non era evidente?», borbottò Ashton in risposta, facendomi arrossire. Mi metteva in imbarazzo sapere che Calum e Marlene sapessero che io ed Ashton eravamo in procinto di fare sesso - ma beh, comunque se n'erano resi conto da soli.
«Ma... scusate un secondo», si intromise Marlene, suonando comfusa, «Perché io sono l'unica sconvolta da questa cosa? Avete visto un ragazzo vestito da donna e vi comportate come se niente fosse successo!».
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Angel || Lashton
Fanfiction«Io lo so che tu sei Angel». Ecco, più o meno da questo momento è andato tutto un po' a rotoli. * In cui Ashton scopre che Luke, il suo compagno di classe, è la star di un sito di webcam erotiche.