❀ XVIII ❀

986 101 23
                                    

Ashton


La mia vita era diventata dannatamente triste dal giorno in cui avevo litigato con Luke. E sì, era colpa mia se avevamo litigato, colpa della mia gelosia e dei miei sospetti nei confronti di Michael, ma non potevo fare a meno di essere arrabbiato e triste, sia con me stesso che nei confronti di Luke. Andiamo, come aveva potuto non capire che il suo migliore amico era innamorato di lui? Ci sarebbero arrivati anche dei bambini dell'asilo, a quella conclusione. L'avrebbe dovuto capire da solo. E avrebbe dovuto allontanarlo - okay, forse no, del resto è il suo migliore amico. Ma almeno fargli capire che per lui non provava niente, invece di trattarlo come se una possibilità ci sarebbe stata.

Ogni tanto mi capitava di pensare a Luke che gli mostrava le cose di Angel, a Luke che vestito da Angel camminava verso di lui e faceva cose che avrebbe dovuto fare con me e mi salivano i conati di vomito. Non riuscivo a non pensarci, era più forte di me, e lo odiavo. Non potevo pensare al ragazzo che amavo - perché sì, io amo Luke, e me ne sono reso conto troppo tardi, dopo aver combinato quel casino indicibile con la sua mente e con il suo cuore insinuandogli il dubbio nella testa - fare l'amore con qualcuno che non fossi io. Tuttavia non riuscivo a non farlo. Non riuscivo a non immaginare Luke che donava il suo corpo, il suo cuore e la sua mente a qualcun'altro. Suppongo fosse la mia punizione, immaginarlo amare qualcuno che non fossi io, visto e considerato che ero stato io a rovinare tutto con le mie stupide paranoie e la mia gelosia cronica. Avrei dovuto lasciar perdere ed infilarmi nella vasca con lui, forse adesso staremmo insieme e io non sarei qui fuori, al freddo, ad aspettare che Calum mi passasse a prendere per portarmi chissà dove - sicuramente in un posto dove non volevo andare, comunque. Ma ultimamente non è che avessi molta voglia di uscire, il massimo delle mie attività fuori casa si riducevano all'andare a scuola.

Calum parcheggiò la sua auto davanti al vialetto di casa mia. Corsi verso di lui, entrando velocemente in auto e sospirando di sollievo quando il calore dell'interno mi riscaldò le guance. «Sei in ritardo», borbottai, voltandomi verso di lui.

Calum fece spallucce. «E tu hai davvero un bell'aspetto. Il che è sorprendente considerato che sono settimane che non ti vedo conciato almeno in modo decente», mi fece notare, facendomi arrossire.

Non sapevo perché avessi deciso di vestirmi in quel modo, o di sistemare i miei capelli, nonostante non volessi apparire bello per nessuno, soltanto per Luke. Stavo soltanto cercando di sentirmi bene con me stesso, forse - anche quella una cosa che non volevo affatto, in realtà, ma non potevo di certo uscire di casa e andare in giro in tuta e con i capelli in disordine. Mia madre poi s'era impicciata come sempre, costringendomi a mettere quella camicia e quella giacca, insistendo con il fatto che non uscivo da una vita e avessi bisogno di trovarmi una ragazza... le avrei dovuto dire che le ragazze non mi interessavano, ma non trovavo il coraggio. E poi era inutile, visto che ormai non provavo più attrazione per nessuno, soltanto per Luke. Quel ragazzo mi aveva fottuto il cervello e probabilmente non lo sapeva neanche.

«Hey, Ashton».

Mi voltai verso Calum. «Che c'è?», chiesi, appoggiando la testa al sedile stancamente.

Calum mi lanciò un'occhiata preoccupata prima di tornare con gli occhi sulla strada. «So che è cattivo da dire, ma potresti non pensare a Luke per una sera? Non mi piace vederti così», disse, implorante.

Pensare di star facendo preoccupare il mio migliore amico mi diede una fitta allo stomaco. «Lo so, scusa. Ma non riesco a togliermelo dalla testa, è più forte di me», borbottai, socchiudendo gli occhi ma riaprendoli non appena Luke mi si ripresentò prepotente in testa. Ormai lo vedevo non appena chiudevo gli occhi, motivo per cui non riuscissi a dormire. I miei sogni riguardavano me e Luke e i miei incubi riguardavano Luke con altre persone, specialmente con Michael.

Angel || LashtonWhere stories live. Discover now