❀ XIV ❀

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❀ Sorpresa! Aggiorno in onore di fletcherssmile98 che oggi compie gli anni, diventando ufficialmente maggiorenne. Auguri Chiara! 💖 (e grazie, perché sopporti il mio disagio e mi mandi tante cose carine per Angel 😂) ❀

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Luke


«Quello non l'ho comprato io, lo giuro, me l'ha preso mia madre!», protestai per l'ennesima volta mentre, rosso in viso, tenevo gli occhi fissi sulla famigerata bottiglia di lubrificante alla fragola che mia madre mi aveva comprato dopo che le rivelai il mio orientamento sessuale.

Ancora mi faceva vergognare da morire trovarla nascosta tra i meandri dei miei "oggetti di scena", nonostante ci fossero cose ben peggiori nel cassetto di Angel il cui contenuto giaceva al momento sul mio letto, mettendo a nudo la mia vergogna. Marlene mi aveva fatto svuotare il cassetto e mettere tutto sul letto, dopo un'estenuante opera di convincimento affinché io le facessi vedere i miei più oscuri segreti sotto forma di pizzi, merletti provocanti e gonnelline rosa. In cambio, comunque, lei avrebbe dovuto raccontarmi di Calum. E l'avrebbe fatto, stava giusto cominciando a raccontarmi prima di imbattersi nella maledetta bottiglia di lubrificante che aveva iniziato un lungo dibattito su chi l'avesse comprato o meno.

«Liz Hemmings che ti compra una bottiglia di lubrificante - lo sai che suona davvero inverosimile? Dai, puoi dirmelo che l'hai comprato tu, non mi scandalizzo!», ribatté Marlene ridendo, «Specialmente guardando questo... coso pieno di glitter. Sul serio, è imbarazzante», aggiunse, indicando il vibratore personalizzato, rosa confetto con i glitter e l'imbarazzante scritta in corsivo Angel che mi ero regalato per il mio ultimo compleanno.

«È un vibratore, Marlene. Credo tu sappia cosa sia», borbottai in imbarazzo, sentendo le guance arrossate come mai prima d'ora.

Marlene tenne gli occhi fissi sul vibratore più rosa e brillante del solito, con quella maledetta scritta celeste chiaro che sembrava lampeggiare come un'insegna al neon. «Ma non ne ho mai visto uno così appariscente!», esclamò, arrossendo a sua volta, «Non dirmi che lo usi».

Fissai Marlene stranito. «L'ho pagato trenta dollari più quindici di spedizione, ovvio che lo uso! È uno dei pezzi forti di Angel», spiegai, facendo ridacchiare Marlene. Quella risatina non prometteva niente di buono.

«E dimmi, principessa, quali sono gli altri pezzi forti di Angel?», mi chiese, sedendosi sulla sedia girevole della scrivania opportunamente situata accanto al letto.

Sospirai arrendevole, accingendomi a raccogliere tutte le cose che facevano impazzire le persone con cui fin'ora avevo parlato. Non avrei avuto scampo, con Marlene, le avrei dovuto far vedere tutto. «In realtà sono poche le cose che posso considerare pezzi forti», mugugnai, afferrando la giarrettiera che Ashton mi aveva sfilato di dosso con i denti - ancora rabbrividivo a pensarci.

«Una giarrettiera? Allora ti tratti proprio bene», commentò Marlene, ridendo quando la guardai accigliato, «Scusa, scusa. Ah, questo cos'è?», mi chiese, indicando un collare bianco di pelliccia che Michael mi aveva regalato una volta per scherzo. Quasi m'ero dimenticato della sua esistenza.

Arrossii veemente. «Uhm, un... è un collare, Mar».

Marlene alzò un sopracciglio. «Un collare?», borbottò, afferrandolo, «Certo che è strano, però. L'hai mai messo?».

«No», risposi, alzando le spalle. L'avevo sempre trovato strano, e quindi era finito in fondo al cassetto con il lubrificante.

Marlene sorrise maliziosa. «Mmh, sono sicura che Ashton impazzirebbe, se ti vedesse con questo al collo - okay, diciamocela tutta, Ashton impazzirebbe per te e basta».

Angel || LashtonWhere stories live. Discover now