Francy pov's
"Perché è speciale?"
Erano passati almeno cinque minuti da quando quelle parole, uscite dalla mia bocca, erano volate in aria, tuffandosi poi nel laghetto che aveva preso a fare leggeri rumori. Leggeri rumori d'acqua che passeggiava e si scontrava delicatamente alle sponde. Rendeva tutto così tranquillo. Eppure, seduta accanto a lui, con le gambe al petto e lo sguardo perso nel paesaggio, percepivo l'agitazione farsi sempre più spazio nel suo corpo. Forse dovevo tenere la bocca a freno, come la curiosità, ma voglio sapere! Perché è speciale? Certo, un posto del genere non lo trovi sempre davanti ai tuoi occhi, certo è meraviglioso, fantastico. Sembra appena uscito dalle pagine di un libro di favole...ma quello che voglio sapere è: perché è speciale per lui?
Ho provato a darmi delle risposte da sola quando ho percepito solo il silenzio dopo la mia domanda. Ho immaginato fosse speciale, forse, perché magari la prima volta che c'è venuto qui è stato accompagnato con una persona -appunto- speciale. Ho immaginato anche che fosse perché qui lui ci trova la pace, riesce a rilassarsi davvero in questo posto.
Poi mi sono girata verso di lui e ho osservato il suo profilo. Ha la mascella leggermente contratta e gli occhi non fanno altro che osservare il paesaggio
"Sai, la mia vita non è mai stata facile" inizia con voce calma e parlando così piano che a stento riesco a sentirlo. Così mi avvicino a lui, strusciando il sedere sulle foglie e producendo un piacevole e leggero rumore di foglie secche che si sgretolano
"Penso che questo valga per tutti" parlo piano, paurosa di scatenare una relazione non proprio gradevole in lui ma sospiro di sollievo quando vedo un accenno di sorriso galleggiare sulle sue labbra
"La vera sofferenza è iniziata quando avevo più o meno sette anni"
Sento il sudore iniziare a bagnarmi la fronte. Oh no, non vorrà farlo davvero? Non si sentirà costretto?
"Adam..." provo a dire qualcosa ma lui si gira verso di me e per la prima volta dopo quella domanda incontro i suoi occhi ma non riesco a decifrare nulla se non un pizzico di tristezza che mi basta per capire tutto "Adam, perché vuoi parlarne? Io-io...ti ho chiesto solo perché questo posto è speciale" cerco di essere il più tranquilla possibile ma la verità è che sono -forse- più agitata di lui in questo momento
"Appunto, sto rispondendo alla tua domanda" ridacchia e io reprimo un sospiro di sollievo, forse riesco davvero a farlo calmare. Devo solo stare attenta nell'osservare i suoi lineamenti e atteggiamenti
"Okay" sorrido per tranquillizzarlo
"La vera sofferenza è iniziata quando avevo più o meno sette anni" il suo sguardo ritorna sul lago "Fino ad allora andava tutto bene. I miei genitori erano i migliori di questo mondo per me, non mi facevano mancare davvero nulla" sorride e io mi stringo le gambe al petto attenta, non voglio abbassare la guardia per un solo sorriso che può essere anche falso. Ma data la posizione, non riesco a capirlo
"Ero davvero il bambino più felice di questo mondo" sospira "Avevo dei genitori che si amavano, che mi amavano e che per me avrebbero fatto di tutto" appena pronuncia l'ultima frase il suo viso scatta in basso per permettere al suo sguardo di fissare le sue mani appoggiate sulle ginocchia distese
"Proprio tutto" continua e io aggrotto la fronte non capendo dove vuole andare a parare con questa frase
"Cosa vuoi dire con questo?" chiedo appunto confusa e leggermente spaventata dalla risposta
"Dopo il mio compleanno, i miei genitori iniziarono ad entrare in una specie di crisi" gesticola leggermente "Una crisi economica"
Perché mi sta raccontando tutto questo? Perché si sta sciogliendo? E perché io so già da adesso che non riuscirò a fare lo stesso? Eppure i suoi problemi sembrano talmente grandi, sembrano talmente...come se potessero superare i miei
"E di lì davvero iniziò la sofferenza"
"Adam..."
"Mio padre inizio ad aggirarsi di notte con un sacco enorme sulle spalle, pronto per rubare" mi interrompe, come se la mia presenza non lo tocchi minimamente
Mi irrigidisco all'istante, il sangue si congela nelle vene e il cuore si ferma di botto
C-c-cosa?
Come...come può...come può...
"E mia madre lo aspettava impaziente e spaventata tutte le notti. Spaventata nell'essere chiamata dalla polizia ed essere avvertita dell'arresto di suo marito"
Faccio un grosso respiro e cerco di parlare ma l'unica cosa che riesco a fare e boccheggiare senza proferire parola
"Scoprì questo dopo più o meno due mesi dal mio settimo compleanno.
Era notte fonda e io mi svegliai per un rumore che proveniva dal piano sottostante alla mia stanza. Curioso com'ero da bambino non riuscì a resistere, così scesi e senza volerlo, origliai una conversazione dei miei che mi fece capire tutto.
All'inizio non ci credevo ma poi affacciandomi al salotto, vidi espressamente mio padre buttare il contenuto del sacco sul divano. Una montagna di denaro, gioielli e tante altre cianfrusaglie di valore.
Ricordo che quella notte, spaventato, scappai di casa senza che loro neanche se ne accorgessero"
Rimango con il cuore in gola mentre lui prende una pausa. Il suo sguardo è completamente e totalmente perso nel vuoto. Non riesco a capire a cosa stia pensando. Ma non penso sia felice di raccontare questo. Ma allora perché lo sta facendo?
"Vagai per ore, fino al mattino presto. Uscì fuori città, ricordo anche il dolore ai piedi" dalle sue labbra fuoriesca una risata ghiacciate. Fin troppo a tal punto da mettermi i brividi mentre immagino un ipotetico piccolo Adam, con le guanciotte arrossate e bagnate dalle lacrime vagare nel buio della notte fuori città in un tenero pigiamino azzurro con piccoli orsacchiotti.
"Ricordo di essermi trovato davanti a questo boschetto alle prime luci del mattino. Sapevo che tornare indietro avrebbe solo peggiorato la situazione con i miei genitori. Così, ancora una volta preda della mia curiosità, entrai nel boschetto anche se, lo ammetto, stavo morendo dalla paura" sorride e io mi avvicino di più a lui fino a far combaciare la mia coscia con la sua
"Mi fermai proprio in questo punto qui, proprio dove sono seduto. Ricordo di essermi fermato, ho iniziato ad osservare i primi raggi di sole riflettere nel lago e quella è stata la cosa che ha scalfito il mio cuore. Mi ha fatto sentire un calore dentro al petto...non so come spiegarlo, ma mi sentì subito in pace con me stesso, con il mondo intero. Mi sedetti alla riva del lago e guardai il tramonto. In quel momento non sentivo più il bisogno i piangere, di arrabbiarmi. Sentì solo e solamente pace"
Non posso crederci! Non posso crederci a tal punto di non aver trovato il coraggio di aprir bocca. Un bambino così piccolo...
"E-e...adesso come ti senti?" chiedo con foce strozzata e il cuore che parte in quinta.
Il suo volto si gira quasi immediatamente verso il mio e contro tutte le mie aspettative, su di esso c'è un dolce e tenero sorriso che riesce a scaldarmi il cuore
Dopo un sospiro, lo vedo sporgersi versi di me, fino ad avere la sua testa sulle mie ginocchia che stendo immediatamente per farlo stare più comodo
I suoi occhi incontrando finalmente i miei dopo un tempo che a me è sembrato lunghissimo mentre vengono raggiunti da un sorriso
Istintivamente porto una mano ai suoi capelli e mi abbasso leggermente sul suo viso sorridendogli rassicurante e aspettando ancora una sua risposta
"Ho continuato a venire qui, quasi tutti i giorni da quella notte, sempre da solo, ritrovando ogni volta la pace che cercavo. Tu sei la prima persona che viene qui con me. Non ho mai permesso a nessuno di accompagnarmi. Pensavo fosse troppo personale" ma allora perché mi ha mostrato tutto questo e perché mi ha raccontato tutto?!
"E sai che ti dico? La pace che provavo fino ad ora, in questo posto, non è paragonabile alla pace che mi fai provare tu, essendo semplicemente te stessa. Lunatica, impacciata, con le guance sempre rosse ultimamente...." e solo con questo arrossisco scatenando una risatina da lui, quasi.... liberatoria
"Cosa vuoi dire con questo?" chiedo un po' impacciata
"Che pensavo di aver trovato la pace" sorride "Solo perché non ti avevo ancora incontrata"
E davvero, quella era una delle frasi più belle che mi sia sentita dire. Forse erano le circostanze, forse il modo in cui aveva parlato o forse anche qualcos'altro. Fatto sta che mi veniva voglia di baciarlo. Baciarlo fino allo sfinimento, per fargli capire che per me era stato talmente giusto quello che aveva fatto e detto . Che magari, se fosse stato un altro, gli avrei urlato contro di essere un'irresistibile o magari me ne sarei fregata. Ma con lui no. Con lui proprio no
E magari era davvero questa la ragione per cui mi ero abbassata ancora di più di prima fino a far sfiorare i nostri nasiEeeeeeeeeeh! Cos'è? Cos'è? Cos'è?!?!?
Cos'è? Lo scopriremo domani 😜
So che avevo detto che oggi avrei aggiornato due capitoli, ma visto come mi è uscito questo, ho pensato di farvi rimanere con gli occhi quasi fuori dai bulbi e la bocca aperta, mentre cercate di aprire un'altro capitolo che non ci sarà prima di domani
So che l'avete fatto ehehe ma tranquilli. Perché domani aggiornerò e vi lascerò a bocca aperta e magari vi farò sclerare. Non sono promesse, sono certezze! A domaniiiiiu!
#R
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Francy [SOSPESA]
Romance|||Sequel di "Innamorata di mio fratello"||| Francy, 15 anni, capelli biondi e occhi verdi Da questa descrizione vi sembrerà tutto normale E invece no Francy ha un passato difficile e un problema attualmente grave Avere dei genitori adottivi, fratel...