1. Un incontro bellissimo

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Laurie


«Ma vi rendete conto, ragazze? Tra pochi giorni io andrò al college, Valerie inizierà le superiori, Marcie l'ultimo anno, Laurie il secondo e Annie la seconda media. Sembra così... surreale a pensarci. E Trixie inizierà l'ultimo anno di college e a giugno si laureerà.» esclama mia sorella Alice la mattina del ventuno agosto.
«Non voglio che te ne vai anche tu, Alice.» le dice la piccola Annie, guardandola.
«Neanch'io.» dice anche Marcie.
«Già, sembra così surreale, ma io non vedo l'ora d'iniziare la scuola. Voi ragazze ne parlate sempre così bene. Voglio parlare anch'io con i ragazzi dell'ultimo anno e iniziare finalmente la mia prima storia d'amore.» interviene Valerie.
«Val, tesoro, io l'anno scorso non ho avuto nessuna storia, neanche una mezza storia.» esclama subito Alice, girandosi verso di lei.
«Sì, neanch'io, ma tu sei molto più bella di me. Sono sicura che appena i ragazzi della Malibu High ti vedranno rimarranno folgorati da te, puoi starne certa.» salto su, sorridendole.
«Smettila, non è vero, io non sono bella.» afferma Valerie, in tono triste e imbronciata.
«Dove volete che le faccio il solletico? Sotto i piedi o sui fianchi?» chiede Alice, guardandoci tutte.
Ci buttiamo tutte su Valerie e le facciamo il solletico sui fianchi. Lei prova a liberarsi, ma noi siamo in troppe e poco dopo, sfinite, ci sdraiamo sul bordo della piscina di casa nostra.
Ad un tratto vedo correre Candy, il cucciolo di Dalmata della mia famiglia, e la chiamo per giocare un po' con noi. La accarezziamo e le facciamo le coccole, poi Candy corre via per il prato.

Il pomeriggio del giorno stesso sto passeggiando con il mio cavallo lungo il Malibu Equestrian Park, un parco equestre con due recinti e un'area per i picnic, dov'è anche possibile prendere lezioni di equitazione.
Passeggio tranquilla con Prince, osservando l'immenso oceano blu e guardandomi intorno.
All'improvviso mi passa accanto un bellissimo cavallo bianco che sta correndo, così mi fermo subito.
Lo guardo come abbagliata e noto che c'è un ragazzo sul cavallo, che tira le redini per fermarlo.
Non avevo mai visto un cavallo così bello in tutta la mia vita. Non posso fare altro che ammirarlo.
Il ragazzo si volta verso di me e mi sorride, avvicinandosi con il suo bellissimo cavallo.
Un ragazzo castano, con i capelli a spazzola, gli occhi verdi, magro e di bell'aspetto.
«Scusa, ti sei spaventata?» mi chiede.
«No, non preoccuparti.»
Il ragazzo tira le redini proprio quando è accanto a me, così il suo cavallo si ferma subito.
Lui mi porge la mano e dice:
«Jonah, piacere.»
«Laurie.» dico, stringendogliela.
«E lui è Prince, il mio cavallo.» aggiungo, dando due pacchette al mio cavallo.
«Lei invece è Blaze.» esclama Jonah.
«È bellissima. Non ho mai visto un cavallo così bello.»
«Uno dei tanti motivi per cui ho preferito lei a qualunque altro cavallo.» mi fa sapere.
«Capisco. È buona?» gli domando.
«Oh sì, è buonissima e dolcissima. Ha un carattere così buono.»
Scendo dal mio cavallo e accarezzo Blaze sulla testa. Scende anche Jonah e lo guardo dall'alto in basso.
«Wow! Ma quanto cavolo sei alto?» gli chiedo.
«Uno e ottanta. Non sono poi così alto.» risponde.
«A me sembri molto alto invece.»
«Beh, anche tu non sei bassa, Laurie.»
«Sono solo uno e sessantasette. Nella norma direi.»
«Sì.» concorda lui, poi mi guarda mentre accarezza Blaze.
«Sei molto carina, sai?» sento che dice.
Mi volto verso di lui e lo ringrazio, facendogli un timido sorriso.
«Sei molto carino anche tu. Hai dei bellissimi occhi.»
«Grazie. Mi piacciono molto i tuoi capelli, sono lunghissimi.»
Jonah mi tocca le punte dei capelli e io lo ringrazio del complimento.
«Da quanto tempo fai equitazione?» mi chiede lui.
«Nove anni. Tu?»
«Dieci. Ho sempre amato i cavalli, sin da bambino.»
«Anch'io.»
Ci sorridiamo e io e Jonah accarezziamo Blaze, lasciando solo il povero Prince, che nitrisce in cerca di attenzioni.
Mi giro verso il mio cavallo, lo accarezzo subito ed esclamo:
«Ti sei sentito escluso, Prince? Scusami.»
Prince nitrisce ancora e Jonah mi sorride.
«Quanti anni hai, Laurie?» mi domanda Jonah.
«Quindici. Tu?»
«Sedici.»
«Ti facevo più grande. Almeno diciotto te li davo.» dico.
«Invece ne ho solo sedici.»
Gli sorrido e continuo ad accarezzare Prince.
Poco dopo montiamo sui nostri cavalli e mentre passeggiamo, parliamo.

«Oddio! Sono già le sette, devo tornare a casa. Ci vediamo domani, ti va? Sempre qui.» esclama improvvisamente Jonah, guardando l'ora sul suo orologio.
«Sì, volentieri. A che ora?»
«Le cinque?»
«Okay.»
«È stato un piacere conoscerti, Laurie.» dice lui.
«È stato un piacere anche per me, Jonah.» gli faccio sapere.
«A domani!»
Jonah fa dietro front con Blaze e fugge via.
Lo guardo correre con il suo cavallo e dico:
«Jonah.»
Poi faccio un sorriso.

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