49. La laurea di Trixie

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Trixie


«Non posso credere che sei già laureata, Trix. Questi quattro anni sono passati così in fretta.» esclama Alice, mentre sono con la mia famiglia il giorno della mia laurea alla Pepperdine.
«Già.» concordo.
«Sono fiera di te, sorellona.» dice Marcie.
«Io lo sono ancora di più di te, Marcie. Venite qui e fatevi abbracciare.» affermo.
Ci abbracciamo in un meraviglioso abbraccio di gruppo, che viene interrotto quando arriva Tori.
«Ehi.» la saluto.
Tori si fa avanti per darmi un bacio, ma in quel bacio sento che c'è qualcosa che non va.
«Congratulazioni, Trix. Sono fiera di te.» dice lei.
«Grazie. Non mi sembra vero, mi sono laureata.»
Tori mi sorride e più tardi io, la mia famiglia e lei raggiungiamo un ristorante per cenare tutti insieme.

Durante la serata, per la fine delle lezioni e per i laureandi, l'intero campus è in festa e nel delirio più totale.
Sto parlando con le mie amiche quando all'improvviso qualcuno mi macchia la maglietta di punch.
«Ehi! Guarda cos'hai combinato, idiota!» esclamo, irritata.
Alzo lo sguardo e davanti a me c'è un ragazzo bellissimo, alto, biondo, magro e con gli occhi azzurri, praticamente la mia fotocopia al maschile.
Ci squadriamo per qualche secondo e poi lui dice:
«Mi dispiace, ma mi hanno spinto all'improvviso. Mi dispiace davvero. Se vuoi posso lavarti la maglietta.»
Lo scruto senza dire nulla e poi rispondo:
«Perché no? Andiamo in lavanderia.»
Prendo la mano del ragazzo e saluto le mie amiche, poi raggiungo la lavanderia con lui.
«Guardo che stavo scherzando, eh. Non dicevo sul serio.» sento che dice.
Mi volto ed esclamo:
«Io invece sono serissima. Ora andiamo in lavanderia e mi lavi la maglietta.»
Arrivati a destinazione, mi tolgo la maglietta mentre il ragazzo mi guarda stupito.
Gliela do e affermo:
«Ecco. Ora prendi il detersivo e mettila in lavatrice. Laggiù c'è sempre un po' di detersivo per le emergenze e nel caso qualcuno lo abbia finito.»
«Comunque io sono Teddy, piacere.» esclama, porgendomi la mano.
«Trixie.» dico, stringendogliela.
«Diminutivo di?»
«Beatrice.»
«Bellissimo nome, come te d'altronde.»
Gli sorrido e lo ringrazio, mentre ci squadriamo dalla testa ai piedi.
Mentre Teddy prepara la lavatrice, mi domanda:
«Resterai tutta la sera in reggiseno?»
«Non ho problemi a starci, e credo di potermelo permettere.» rispondo, soddisfatta.
«Oh sì che puoi permettertelo.» dice lui, fissandomi il seno.
«Non fissarmi le tette e pensa a fare questa lavatrice. Quella è una delle mie magliette preferite, non mi rovinare il giorno della mia laurea.» esclamo, così lui alza lo sguardo e mi chiede:
«Anche tu ti sei laureata?»
«Sì.»
«In cosa?»
«Belle arti. Musica e canto, tu?»
«Anch'io, ma teatro e canto.»
«Interessante.» dico, con uno sguardo perverso.
«Già. È strano che non ci siamo mai incontrati.» afferma, scrutandomi.
«Forse sì, ma ci sono così tante persone qui che è impossibile ricordarsi le facce di tutti.»
«Già.»
Io e Teddy chiacchieriamo mentre la lavatrice è in funzione, così poco dopo mi ci siedo sopra e gli domando:
«Ora cosa farai?»
«Pensavo di trasferirmi a Los Angeles e cercare di entrare in qualche compagnia teatrale e fare provini per i musical. Tu invece cosa farai?»
«Io e le mie coinquiline avevamo pensato lo stesso più o meno, ma sarà difficile anche con una laurea in mano.» rispondo.
«Già, sarà molto difficile.»
«Sì.» concordo, poi Teddy si avvicina un po' a me e appoggia le mani sulle mie cosce, guardandomi.
«Sei fidanzata, Trixie?» mi domanda.
«Vuoi la verità o me lo chiedi tanto per sapere?»
«Voglio la verità.»
«Sì, sono fidanzata. E tu, Teddy? Perché da come mi guardi non sembra che tu abbia una ragazza che ti sta aspettando chissà dove.»
«Non sono fidanzato. E chi è il fortunato?»
«Fortunata.»
Teddy si allontana da me e mi chiede:
«Sei lesbica?»
«Diciamo che non lo so. Forse sono bisex, ma mi sono sempre piaciuti i ragazzi prima della mia attuale ragazza.» confesso.
«Ah. Ma è una cosa seria?»
«Ultimamente non va più molto bene, non è più come prima.»
«Capisco.»
Teddy si riavvicina a me e rimette le mani sulle cosce, poi mi chiede:
«E cosa vuoi fare ora, Trixie? Vuoi continuare a fissarmi, aspettando che la lavatrice finisca di lavarti la maglietta e poi andartene, oppure... vuoi che continui a toccarti e che ti baci?»
Lo tiro a me e ci baciamo con foga.
Più tardi incontro Tori nel mio cammino, così ne approfitto per confessarle subito che è meglio per entrambe se ci lasciamo perché ormai non va più bene tra di noi.
Non le dico che l'ho tradita con Teddy, poi decidiamo di restare amiche e di tenerci in contatto.

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