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Una settimana dopo conoscevo molte più cose sui miei compagni... ad esempio la battona si chiamava Angelica Scott ed era la "ragazza" di Liam Payne. "Ragazza" perché era solo un passatempo per lui, qualcosa con il quale divertirsi... una cosa inconcepibile per me. Più cose scoprivo su Payne, più mi disgustava, e meno volevo averci a che fare, ma questo mi veniva impedito dal fatto che fossimo nello stesso gruppo di chimica.

Sissi ed Amy, invece, erano diventate velocemente mie amiche, nonché le uniche. Sembrava in quella scuola provassero un odio collettivo per i nuovi studenti.

«Ciao ragazza, pensierosa come al solito?» mi chiese una voce inconfondibile alle mie spalle

«Sì, Amy» risposi finendo di comporre la combinazione del mio armadietto, il numero c574, che, per mia sfiga, era di fianco a quello dell'insopportabile Payne.

«Dov'è Sissi?» chiesi, dopo aver aperto l'armadietto e aver preso i libri di algebra e di fisica.

«Al bar, sai che sclera, se non mangia la mattina» mi rispose ovvia.

Richiusi l'armadietto e mi avviai con Amy verso la nostra classe, trovandomi davanti ad uno spettacolo disgustoso: la battona era incollata a Payne e sembrava quasi un aspirapolvere.

«Osceni» commentai a bassa voce, passando vicino ai due.

«Gelosa, ragazzina?» mi chiese Payne, guardandomi male. 

Merda, mi ha sentita!

«Certo, guarda... sinceramente preferirei baciare un cactus piuttosto che te» gli risposi schifata.

Amy si mise a ridere ed andammo al nostro banco, aspettando l'arrivo del prof di fisica e di Sissi, che sicuramente sarebbe arrivata in ritardo.

Il tempo durante le lezioni sembrò passare ancora più lentamente del solito, ma fortunatamente anche queste giunsero ad una fine. Sissi quel pomeriggio aveva invitato me ed Amy a casa sua, che a quanto aveva detto era vicina alla scuola, quindi ci saremmo andate a piedi. All'uscita da scuola ci incamminammo, ma girandomi vidi che non eravamo sole.

«Che ci fa Payne qui?» chiesi a Sissi, irritata anche solo per il poterlo vedere fuori da lezione.

«Non te l'avevo detto? È il mio vicino di casa» rispose un po' confusa.

Perché più tento di stargli lontana e più me lo trovo intorno? Non è possibile!

Mi girai di nuovo a guardarlo, ma questa volta mi notò.

«Lo so di essere figo, non c'è bisogno di guardarmi così Smith»

«Montato» gli risposi, voltandomi di nuovo e finalmente arrivando a casa di Sissi.

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«Noemi... non è che ti piace Liam?» mi chiese Sissi, dopo essersi completamente distesa su uno dei due enormi divani del suo soggiorno. Casa sua sembrava quasi un castello in confronto alla mia, ed avevo visto solo l'anticamera ed il soggiorno!

«Ma sei scema?! Ma per favore!» risposi subito schifata. Una persona del genere non mi sarebbe mai potuta piacere... solo parlando di carattere ovviamente. Beh, fisicamente dovevo ammettere che fosse uno dei ragazzi più carini della scuola, ma questo non significava nulla.

«Sissi, sei tu?» gridò una voce proveniente dal piano di sopra.

«Sì, sono io» gli gridò lei di risposta, poi ci spiegò chi avesse appena parlato.

«È mio cugino, si è trasferito qui questa settimana, perché i miei zii sono via per lavoro.»

«Hai visto la mia polo blu Lacoste?» gridò la stessa voce di prima, che indubbiamente aveva un accento irlandese simile al mio.

«È qui!» gridò di risposta Sissi.

Qualche istante dopo si sentì un gran fracasso, ed un ragazzo biondo con gli occhi azzurri corse giù per le scale: indossava solamente dei boxer azzurri. Prese la polo che aveva abbandonato sul divano dov'era sdraiata Sissi e poi si accorse di me e di Amy.

«Scusate, non sapevo che Sissi avesse compagnia...comunque sono Niall, piacere».

Dopo le brevi presentazioni Niall ritornò al piano superiore e scese di nuovo qualche minuto dopo, vestito.

«Devo andare da Payne, sono già in ritardo... torno per cena» disse mentre stava uscendo.

«Conosci Liam?» chiesi leggermente scioccata, ma accorgendomi dopo che, essendo vicini di casa, sarebbe stato strano il contrario, e sentendomi stupida per aver fatto quella domanda.

«È il mio migliore amico» rispose ovvio, rivolgendoci un sorriso e varcando poi la soglia.

«Ma tu parli solo di Liam?» mi prese in giro Amy. Scossi la testa esasperata al pensiero di quel ragazzo, per poi rianimarmi guardando Sissi.

«E tu volevi tenerci nascosto quella meraviglia di tuo cugino?» chiesi ottenendo il consenso di Amy.

«Vi piace?» domandò, con un'espressione mista tra stupore e divertimento.

«Diciamo solo che verremo spesso a trovarti» rispose Amy per tutte e due.

Ma come fa ad essere amico di quello?! Bah...

Being the way that you are is enough - L.P. AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora