Bella's point of view
Son passati quasi quattro mesi da quando Leya ha deciso di trasferirsi definitivamente qui. È stata ammessa alla scuola d'arte, dopo aver superato brillantemente l'esame d'ammissione. Vive con suo fratello, per intanto, ma sempre più spesso mangia e dorme con me.
Sembra di essere ancora in estate, perché le sue lezioni durano meno delle mie e mi aspetta al parco.
Oggi è una giornata squisita, il cielo è azzurro e non fa troppo caldo, anche perché una brezza lieve rinfresca l'ambiente. Io guardo gli ultimi disegni che ha fatto la mia ragazza e lei è appesa a testa in giù al ramo di un albero, esattamente come il giorno in cui ci siamo conosciute.
- Io un po' ti amo - borbotto davanti al suo viso, arrossendo lievemente e chiudendo il suo blocco da disegno. Mi bacia, sorridendo sulle mie labbra.
- Un po' - ripete, felice. La sua espressione gioiosa mi ricorda quella delle timide creature magiche dei libri, un'espressione così pura.
- Sì.
- Io ti amo tanto, Bella - dice, staccando una mano dal ramo per poggiarla sulla mia guancia. Avvampo ulteriormente.
Un altro bacio. Quando mi scosto i suoi occhi azzurri brillano come non mai, incantevoli come il cielo in questi giorni.
- È ora di andare a casa, Leya - asserisco, alzandomi, naturalmente dopo aver riposto il suo prezioso blocco da disegno nella mia borsa. Scende dall'albero e mi raggiunge, prendendomi una mano e intrecciandovi le dita.
- Andiamo.
- Aspetta...
Le tolgo un bruchetto verde dai capelli e per un lungo istante lo fissiamo, dopodiché scoppiamo a ridere.
- Sentivo qualcosa che mi camminava in testa!
- Sì, sì... non te n'eri nemmeno accorta - sbuffo, divertita. Lo poggio sul tronco dell'albero e finalmente ci avviamo verso casa.
Non vedo l'ora di accarezzare Yuuhi, John l'ha portata a fare un controllo di routine dal veterinario, e di abbracciare Brooklyn. Ma adoro questa parte della giornata: c'è sempre tempo per due chiacchiere mentre facciamo due passi, come c'è tempo per Leya per immortalare col cellulare qualunque cosa voglia poi disegnare.
Arriviamo a casa senza incontrare nessuno; non è però raro incrociare, di tanto in tanto, Akira e Christopher che portano a spasso Haru.
- Siamo tornate! - annuncio, lasciando andare la mano della mia ragazza per frenare Yuuhi quando mi balza addosso. - Ciao, Yuuhi, mi sei mancata anche tu.
Mi lecca la faccia, scodinzolando, poi si butta sulla schiena per farsi fare i grattini da Leya.
- Bentornate - dice John, sorridendo. Sembra stanco. - Tutto bene a scuola?
- Sì - rispondiamo in coro.
- C'è qualcosa che non va? È andata male dal veterinario? - domando. Si passa una mano sul viso e poi fra i ricci scuri. È decisamente stanco.
- Non esattamente... Yuuhi sta bene, ma... sai com'è Brooklyn, voleva occuparsi di ogni animale e, anche dopo averli accarezzati tutti, non voleva tornare a casa. Neanche Ryuu è riuscito a convincerlo e alla fine ho dovuto chiamare la mamma, sebbene fosse ancora al lavoro.
Sospira rumorosamente, io provo un pizzico di pena nei suoi confronti. Di solito mio fratello è così obbediente, posso immaginare che l'abbia fatto disperare.
- Mi dispiace. E adesso?
- È in libreria con la mamma...
- Okay.
Gli do una pacca sulla spalla.
- Non fare quella faccia da 'sono un incapace'. Non hai alcun motivo di sentirti così - sbuffo. - Io e Leya facciamo merenda, poi se ci cerchi siamo in camera mia.
- Va bene - replica sommessamente. I suoi occhi verdi paiono più vivi, ora. Sorrido soddisfatta, dopodiché mi dirigo in cucina, seguita da Leya e Yuuhi.
Qui prendo un gelato con il biscotto e la mia bionda ragazza il suo frutto preferito, il kiwi. Io li detesto, ma de gustibus.
- Vuoi favorire, Leya? - domando, staccando un pezzo di gelato e biscotto. Il mio cane mi guarda speranzoso. - Ho detto Leya, Yuuhi.
Lei afferra ciò che le offro direttamente con la bocca, senza sfiorare però le mie dita, prima di passarsi la lingua sul labbro superiore.
- Il gelato... è più buono nella tua bocca - commenta, pensierosa. La guardo male, strappandole un sorriso languido.
Una volta terminato di far merenda ci spostiamo nella mia camera ad oziare. Mi accarezza pigramente i capelli, mentre io giocherello con una zampa di Yuuhi.
- Perché 'Yuuhi'? - chiede, ad un tratto. Non so come risponderle senza menzionare Akira, non abbiamo mai parlato di lui.
- Ah, uhm...
- Bella! - esclama mio fratello saltandomi, anzi, franandomi addosso e togliendomi il fiato. Lo scosto gentilmente dal mio stomaco quanto basta per poter respirare.
- Ciao, Brook.
Sembra contento e pieno di energie.
- Leya! - la saluta subito dopo. Lei gli sorride indulgente.
- Ciao, Brooklyn.
- Papà mi ha detto che hai fatto i capricci, dal veterinario - esordisco, sperando che non preferisca ignorarmi per fare le moine alla mia ragazza. I suoi occhioni verdi sfuggono ai miei, colpevoli. - Gli hai chiesto scusa?
Abbassa il capo, senza rispondere.
- Non puoi far così, Brook - lo rimprovero pacatamente. - Altrimenti papà non avrà più voglia di portarti con lui dal veterinario.
Ancora silenzio.
- Andate insieme a chiedergli scusa - bisbiglia Leya al mio orecchio. Le accarezzo fugacemente una mano.
- È quello che stavo per fare - replico a voce altrettanto bassa. - Ti lascio Yuuhi.
Mi bacia una tempia, io prendo mio fratello per mano e mi alzo.
- Forza, andiamo da papà. E non ti preoccupare per loro, le troverai qui anche dopo.
John e la mamma sono in cucina, abbracciati. Mi schiarisco la gola.
- Ciao, tesoro - dice la mamma, appoggiandomi affettuosamente una mano sul capo.
- Brooklyn ha qualcosa da dire. Vero, Brook? - lo esorto. Annuisce timidamente.
- Scusa - farfuglia con voce flebile flebile, cercando lo sguardo di suo padre. Lui sorride e gli arruffa dolcemente i ricci, dopodiché lo prende in braccio.
- Scuse accettate.
Sorrido anch'io, prima di tornare da Leya e Yuuhi.
- Resti a cena?
-
Note dell'autrice:
konbanwa! Questo sequel porterà una miriade di guai... e non solo alle nostre eroine! Non ho idea di quando sarà il prossimo aggiornamento, spero di non farvi aspettare troppo. Baci
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Juliet & Juliet 2
RomanceBella e Leya stanno finalmente insieme, ora che quest'ultima ha deciso di restare. E vissero felici e contente? Tra un rivale agguerrito, proposte speciali e un passato ancora non lasciato completamente alle spalle, il lieto fine si prospetta - non...