Capitolo otto

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Ryuu's point of view

- Resta così, tesoro... fermo... perfetto! Ora puoi aprire gli occhi.

Obbedisco, aprendoli lentamente. La mamma mi osserva compiaciuta ed orgogliosa, Akira è estasiato e Jake sorride. Mi guardo allo specchio: i miei capelli sembrano molto più lucenti e forse anche più lunghi, ora che sono stati pettinati dalle mani esperte di mia madre.

- Che dici, tesoro? Ti piaci così? O vuoi provare a pettinarli all'indietro?

- No, va benissimo - mormoro, ammirandomi ancora. È incredibile come un semplice cambio d'acconciatura possa darmi un'aria così dolce e matura. Assomiglio davvero tanto al mio gemello.

- Allora puoi alzarti - dice la mamma, sistemandosi davanti a me e aggiustandomi e lisciandomi i vestiti. - Sei bellissimo, Ryuu.

Mi sorride, i suoi gentili occhi caramello sono lucidi e fissi nei miei. Allungo una mano e le accarezzo delicatamente una spalla.

L'unica donna che ami. La più importante.

Distolgo lo sguardo.

- Sembri così grande... no, sei diventato grande - asserisce Jake. Anche lui sembra orgoglioso. Sorrido.

Papà entra in camera e mi esamina con calma, prima che il suo volto s'illumini d'affetto e le sue labbra s'increspino verso l'alto.

- Sei incantevole - bisbiglia. Percepisco il cuore gonfiarsi di felicità. Oggi è un giorno magnifico.

~~~

- Ryuu, mio preziosissimo Ryuu. Stento a credere che questo giorno sia arrivato... sembra un sogno, sai? Se papà prima non mi avesse già dato un pizzicotto penso che ne avrei bisogno, ma uno basta e avanza. Da quando ti ho conosciuto... pochi altri eventi valgono la pena di essere citati. Innamorarmi di te, essere ricambiato... e ora sposarti. Questo è ciò che conta. A chiunque abbia deciso che fosse destino che le nostre vite s'intrecciassero... grazie. Sei il mio migliore amico e il mio ragazzo e adesso... - s'interrompe per asciugarsi una lacrima, la prima di tante che seguiranno. - Mio marito. Ryuu, sei bellissimo, sei forte, sei divertente, sei gentile e hai un grande cuore. Grazie di aver deciso di passare la tua vita con me.

Abbozzo un sorriso, ammirando per un lungo istante i suoi lucidi occhi verde acqua. Il mio cuore batte lento eppure rumoroso.

- Caro Blake, lo sai che non sono particolarmente bravo nell'esprimere i miei sentimenti. È una delle tante cose che ho preso da papà. Ma ci proverò. Perché oggi è un giorno speciale, il nostro giorno speciale. Come ti ho già detto... non programmavo di sposarmi, no. Solo che non so dirti di no. Insomma, io al ragazzo più bello, premuroso, dolce e paziente del mondo proprio non lo so dire. Come potrei farlo, quando la domanda è se voglia stare per sempre con te?

Blake arrossisce un poco, annuisce e sorride, lasciandosi sfuggire altre lacrime. Sorrido anch'io, piango anch'io. Muoio dalla voglia di baciarlo.

- Vuoi tu, Ryuu, prendere in sposo il qui presente Blake, e prometti di amarlo ed onorarlo finché morte non vi separi?

- Sì, lo voglio. E tu lo vuoi, Blake? - chiedo con decisione, beccandomi un'occhiata contrariata. Il mio gigante dai capelli caramello sorride ulteriormente.

- Certo che lo voglio - bisbiglia dolcemente.

- Potete b-...

Come se avessimo davvero bisogno del permesso. Le mie labbra sono già premute contro quelle di colui che da oggi è mio marito, le mie braccia attorno al suo collo.

- Ti amo - mormoro sulla sua bocca, chiudendo gli occhi e permettendo alle lacrime di sfuggirmi.

- Ti amo tanto anch'io - replica Blake, stringendomi a sé. E così restiamo, abbracciati, per non so quanto tempo.

Un milione di emozioni mi travolgono. Mi sento così protetto e in pace... non vorrei staccarmi mai. Blake è il mio luogo sicuro; mi pare incredibile, adesso, che abbia potuto stare tre giorni senza di lui. Non lo rifarei, è stata un'esperienza orribile.

Affondo il viso nel suo petto per nascondere il fatto di star piangendo, ancora, ma un singhiozzo mi tradisce.

- Perché stai piangendo, amore mio?

- Io... io... sono così felice - ammetto. Mi bacia i capelli.

- Lo so, Ryuu, lo so... anche io lo sono.

~~~

La giornata è trascorsa quasi fin troppo rapidamente. In men che non si dica è giunta la sera e poi la notte e tutti, noi compresi, abbiamo festeggiato e ballato fino a tardi.

Non amo particolarmente ballare, al contrario del mio gemello. Ma posso affermare che, quando è partita la mia canzone preferita e Blake mi ha stretto a sé, cullandomi, sia stato uno dei momenti più belli.

Ora siamo finalmente a casa. Lui appoggia la giacca su una sedia, sbottonandosi la camicia, mentre io mi limito ad osservarlo.

- Vieni qui - mormora, prima di sfilarmi la giacca e sbottonare lentamente anche la mia camicia. Alzo il capo, distogliendo lo sguardo dalle sue grandi mani. Mi bacia, un bacio delicato e casto.

Ci spogliamo entrambi e ci mettiamo il pigiama, dopodiché ci infiliamo sotto le coperte, continuando a scambiarci piccoli baci. Siamo sfiniti.

- Ryuu - dice piano, accarezzandomi una guancia. Gli poggio le mani sul collo.

- Blake - replico, accennando una carezza con il pollice.

Le nostre labbra si congiungono di nuovo.

- Ryuu... - ripete, teneramente.

- Blake...

Baci. Baci, baci, baci. Baci lenti, per sopperire alle parole.

Non abbiamo bisogno di null'altro. Noi due, i baci. Forse un po' d'ossigeno, di tanto in tanto.

Le nostre gambe s'intrecciano, i nostri corpi premuti uno contro l'altro. Il suo è caldo, solido, forte, si avvolge alla perfezione al mio.

- Domani... domani... - promette, farfugliando. Una lunga pausa di silenzio, nella stanza si odono solo i nostri respiri. - Non lasciarmi mai...

- Ti ho promesso tutta la mia vita - bisbiglio. - Non ti basta?

Lo percepisco sorridere sulle mie labbra.

- Ti amo tanto - mormora con tenerezza.

- Anch'io, Blake.

Ci baciamo ancora per un po'. Abbracciati l'uno all'altro, fronte contro fronte e le bocche che quasi si sfiorano, così ci lasciamo scivolare in un sonno pacifico.

-

Note dell'autrice:
buongiorno, pasticcini. Non so da dove cominciare queste note... vi devo delle scuse, eh? Mi sento davvero mortificata. Sono sparita senza uno straccio di motivo, salvo l'aver detto che stavo passando un brutto periodo. Sono successe tante cose... ma non credo di essere giustificabile per la mia lunghissima assenza. Mi dispiace così tanto... comunque ora che sono in vacanza cercherò di rimediare. Le mie più sentite scuse.

Juliet & Juliet 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora