Capitolo sedici

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Leya's point of view

Yuuhi trotterella al mio fianco, fermandosi di tanto in tanto ad annusare qua e là. Bella starà fuori quasi tutto il giorno perché andrà in scena due volte, le ultime due repliche dell'anno del suo spettacolo, e mi ha chiesto di occuparmi del suo cane.

Io sono più che felice di fare una passeggiata, così, senza cercare nulla di particolare da disegnare. È una bellissima giornata, il cielo è terso e la brezza s'insinua nei miei vestiti. La città è silenziosa, per le strade non c'è quasi nessuno.

Ad un tratto qualcuno mi fischia alle spalle. Non mi volto, anzi, continuo a camminare senza accelerare o rallentare il passo.

- Ehi! Ehi, Leya!

Mi giro. Derek mi fa un cenno di saluto con una mano, sorridendo. Sembra un sorriso genuino. Ma io mi sento a disagio lo stesso.

- Oh, ciao, Derek - mormoro, afferrando con una mano il collare di Yuuhi. Lei ringhia sommessamente.

Fra tutte le persone che potevo incontrare... proprio lui?

- Che bello vederti! - esclama. Non riesco a capire se dica sul serio o se stia solo continuando a provarci con me. Inarco un sopracciglio, forzando un sorriso che di sicuro sarà una smorfia. - Sai, volevo scusarmi per l'altro giorno... al tuo compleanno. Non volevo rovinare la festa.

- Scuse accettate - farfuglio, strascicando i piedi. Devo continuare a trattenere Yuuhi.

- Ti va di fare una passeggiata con me? - domanda, gettando il mozzicone di sigaretta per terra e schiacciandolo.

Vorrei dirgli di no perché non mi sento a mio agio in sua compagnia, però dicendogli di sì forse riuscirò a convincerlo che non sono interessata a lui.

- Uhm... okay. 

Mentre camminiamo Yuuhi resta al mio fianco e non mi molla un istante. La sua presenza mi rassicura.

Derek mi sfiora la mano con la sua un paio di volte, prima di cercare di prendermela. Mi scosto.

- Che stai facendo? - chiedo, sforzandomi di suonare neutra. Si ferma.

- È che... mi piaci, Leya.

Mi passo una mano fra i capelli, cercando di scacciare ricordi dei ragazzi delle medie che mi confessavano i loro sentimenti allo stesso modo.

- Mi dispiace, Derek - inizio pacatamente. - Purtroppo per me non lo è stesso. Sai che sto con Bella.

Riprendiamo a camminare.

- Tu sei una ragazza troppo... troppo affascinante per stare con lei. Sei sprecata, a stare con una, invece che con un ragazzo - commenta, facendomi sgranare gli occhi.

- C-cosa? - replico, cercando di non scoppiare a ridere. Non ha senso.

- Come fai a stare con lei? - insiste, come se fosse una cosa che proprio non riesce a capire.

- E tu come fai a stare con una ragazza? - ribatto, non riuscendo a seguire la sua parvenza di ragionamento. - Sto con lei perché la amo.

- Impossibile. La amerai come un'amica, ma...

- Stai scherzando, vero? - esclamo, allibita.

- No... tu stai scherzando! Come fai a dire una cosa del genere? È così sbagliata!

Per un istante resto a bocca aperta, senza sapere cosa controbattere.

- Sono sicuro... - prosegue, afferrandomi per un polso - che dopo che sarai stata con me cambierai idea e capirai cosa ti perdi.

Juliet & Juliet 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora