4) "So cos'hai fatto..."

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Jamie.

Quel Jamie.

Il mio Jamie fa il suo ingresso in sala ravvivandosi i capelli d'oro con un gesto della mano e illuminando la sala di luce propria. Il mio cuore si ferma quando posa i suoi occhi di topazio su di me e le sue labbra si piegano in un dolce sorriso che mi blocca il fiato.

Ok. Credo di essere morta perché non riesco a muovermi.

Jamie si avvicina con tutta la sua eterea bellezza mentre lo osservo inebetita come sempre. Mi abbraccia prima che io possa capire le sue intenzioni o meglio prima che io possa rianimarmi.

Mi accendo all'istante come un fiammifero. Percepisco benissimo il calore del suo corpo contro il mio e mi beo del suo profumo fresco, cingendo a mia volta la sua schiena e potermi rilassare fra le sue braccia. Sento il cuore scoppiare di gioia, vorrei gridare per l'emozione e saltellare sui tavoli come una bambina.

Questo è uno degli effetti che mi fa vedere Jamie: prima muoio e poi resuscito più carica che mai.

Quante stronzate che si pensano quando ti piace da matti qualcuno?!

«Ciao Rosie. Come va?» il suo invidiabile buon umore.

Un sorriso smagliante mi si dipinge sul viso. «Benone, grazie. Ma cosa ci fai qui? Qual buon vento?»
Buon vento... questo è un dono caduto dal cielo.

«Ho sentito Sam che parlava al telefono con Ginnie, diceva che stasera saresti stata qui. Io e i miei amici dovevamo cenare e quindi ho deciso di passare. Siamo in quattro. Spero non ti dispiaccia, non ho nemmeno chiamato per avvisare.»

Ma come potrebbe dispiacermi godere della vista del tuo bel faccino?

In un secondo mi passano davanti le immagini di stanotte e inizia ad avvamparmi la faccia. Un senso di disagio si impadronisce di me e il sorriso mi muore immediatamente sulle labbra.

«Jamie, ho saputo di ieri» sospiro e abbasso lo sguardo sui miei piedi. «Sono terribilmente imbarazzata. Ti chiedo scusa. Non so come sia potuto succedere. Cioè, lo so, ma non immaginavo di arrivare a quel punto» sparo a raffica come una mitragliatrice, ma Jamie mi zittisce posando l'indice sulle mie labbra che vanno a fuoco.

«Rosie, abbiamo fatto tutti i conti con la prima sbronza. Non c'è niente di male» mi rassicura con voce soave e io brucio. Letteralmente. La mia faccia sta bruciando. «A parte quando mi hai vomitato sulle scarpe.»

Adesso Morte, prendimi adesso.

La mia espressione sconvolta lo diverte da matti perché scoppia a ridere di gusto. «Giuro che non berrò mai più in vita mia» mi lagno, porto le mani sulle guance e Jamie me le tira via, tenendole fra le sue.

Oh. Per. L'inferno. Morte, aspetta qualche secondo.

«Va tutto bene, Rosie. Non pensiamoci più. Ora, donna dai da mangiare a quest'uomo affamato.»

«Certo» squittisco. «Accomodatevi a quel tavolo» squittisco. «Arrivo subito» squittisco.

Troppi squittetii...

In bagno metto in pratica i consigli sulla respirazione che si vedono tanto in TV e che funzionano sempre.

Ho vomitato sulle scarpe del ragazzo che mi piace. Non è mica una tragedia? Col cavolo. Chi voglio prendere in giro: è una tragedia.

Rischio di andare in iperventilazione se non mi calmo.

Mi schiaffeggio mentalmente per riprendere il controllo di me stessa e ritorno in sala. Voglio evitare che vada Katy a prendere l'ordinazione e civetti con Jamie. Ci prova anche coi manichini delle vetrine, figuriamoci se si fa scrupoli col ragazzo dei miei sogni, sa che ho una cotta secolare per lui.

Lasciami EntrareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora