Parte I: Un piacevole incontro

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Mai vista una giornata così calma, dove neanche la polvere viene alzata dal vento.
Ci troviamo in una cittadina di chissà dove, separata da kilometri e kilometri dal mondo, da un lungo deserto fiammeggiante che brulica di Keroki, viaggiatori del nulla.

Qui tutto è tranquillo, tranne la mattina, perché un ragazzino di nome Leo si diverte a creare caos saltando di balcone in balcone per poi gridare:
«Buongiorno gente!»

E così continua fino a mezzogiorno. Ma a Leo piace infastidire un ragazzo in particolare; un corvino che ricambia poco affettuosamente il suo saluto, lanciandogli appresso qualsiasi cosa gli capiti a tiro, pur di metterlo a tacere:
«Mi hai rotto le scatole, non hai niente di meglio da fare!?»

Il suo nome è Ace.

«Tu non dici buongiorno la mattina?» Ribatte Leo con aria sbarazzina.

«No, se non ho nessuno a cui dirlo,» risponde nervosamente l'altro.

Sicuramente, Leo non apprezza la risposta e s'imbroncia. Comincia a picchiettare ininterrottamente sul vetro della finestra di Ace, il quale sospira tornando sui suoi passi.
Apre la finestra e gli dice gentilmente:
«Cosa cazzo vuoi alle sette del mattino?»

Leo fa un ghigno di soddisfazione e risponde:
«Niente, non stavo bussando, c'era una mosca sul vetro...»

«E ti sei messo a torturare una mosca che ignorantemente cercava di entrare nel mio appartamento? Sei un cretino,» commenta il corvino con il volto accigliato, incrociando le braccia.

Il ragazzo, visibilmente spazientito, scaraventa Leo dal balcone, che atterra in gran stile:
«Ci hai provato femminuccia.»

Ace lo squadra, dalla testa ai piedi, è sorpreso, ma anche infastidito da quella spavalderia. Ritorna dentro la stanza e chiude la finistra, mentre Leo continua il suo solito giretto mattutino.

"Intreccio Di Fuoco"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora