Parte VII: Problemi

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Sono passati due giorni dall'inizio di questa breve avventura nel deserto. Leo ed Ace si sono accorti di essere molto affini e questo ha portato a rafforzare la loro amicizia.

Quello che non sanno, è che Will si è impegnato a creare problemi per entrambi i ragazzi.

Andando in giro, è venuto a conoscenza della disastrosa situazione economica di Ace, conosciuto da tutti come il "fannullone". Inoltre, la gente del posto gli ha consigliato di parlare con Akainu, uno dei gestori degli affitti, che sicuramente avrebbe potuto dargli più informazioni.

Quando Will, coraggiosamente si presenta nello studio dell'uomo, comincia a parlare.


«Tu sei il cane rosso?»

L'altro, impegnato a contare un blocco di banconote, si interrompe e risponde, incutendo timore.

«Sì, cosa vuoi moscerino

«Ecco, io ho visto un certo Ace, che credo conosciate bene.»

Bastano poche parole per catturare immediatamente l'attenzione dell'uomo.

«Credo che i soldi non gli manchino, visto che ha deciso di fare un'escursione nel deserto.»

Akainu si infuria, a tal punto, che riesce a spezzare il sigaro che stringe tra i denti.

«Che cosa?! Invece di impegnarsi per pagare il suo debito, scorrazza come un idiota nel deserto?!»

Will, non aspettandosi una reazione tanto aggressiva, indietreggia, pronto a scappare.

«Dove stai andando! Torna qui,» ordina l'uomo battendo un pungno sulla scrivania di legno, così forte che scricchiola.

Will rimane paralizzato, sull'uscio della porta.

«Se lo tieni d'occhio e mi riferisci i suoi movimenti, ti farò un favore. Qualsiasi cosa tu voglia,» afferma seriamente, ma aggiunge «Altrimenti, vedrai la mia furia, Ragazzo del Cielo.»

Il biondo, colpito da una tale affermazione, si litima ad annuire. Nonostante, il favore di un umano risulti essere futile, è impressionato dal fatto, che il tizio losco, sappia chi sia.

Tuttavia, Akainu non è l'unico ad aver ricevuto una visita da parte di Will, che immediatamente si precipita al cospetto di Zeus, pronto a fare da spia.

Una volta compiuto il viaggio, riesce a farsi ricevere dal padre degli dei, e comincia il proprio rituale.

«Mio caro Re degli Dei, in questi giorni stava cercando Leo, quel mezzosangue, vero? Sappiate che se la sta spassando con un ragazzo umano e inoltre, quando gli ho proposto di ritornare sull'Olimpo, è scappato, insultando il vostro nome e quello di ogni altra divinità.»

Zeus ascolta, sconvolto, e si sente preso dalla collera, poco contento degli insulti ricevuti.

«Portamelo qui e poi vedrà con chi ha a che fare quel semidio!»

Will soddisfatto, torna a svolgere il proprio compito, ovvero, riportare Leo a casa per prendersi gloriosamente tutti i meriti.

***

Da qui in poi è in revisione.


«Leo, io andrei, devo procurarmi dei soldi»

«Dai, anche se non paghi, il deserto ormai ci ha tratto a sè»
Ace non lo ascolta s'incammina. Leo lo osserva con aria afflitta e Will decide di spuntare fuori.

«Caro Leo!»
Il ragazzino sbuffa e si gira dalla parte opposta:
«Will non voglio tornare. Vado a fermare Ace»

Il biondo lo frena dicendogli:
«Lo sai che Ace ti ha pugnalato alle spalle? Ti voleva spingere a rubare, così tu poi gli potevi procurare dei soldi, ora fa la vittima, così tu lo segui e il suo piano continua»

«Non credo che uno come Ace possa fare questo...»

Leo ferma Ace.

«Voglio la verità.
Perché mi hai fatto stare con te tutto questo tempo?»

L'altro sorride e risponde:
«Perché ho visto un piccolo ragazzo che aveva perso se stesso.
Io ho visto me in te; per evitare che tu possa fare una vita come la mia, ho deciso di aiutarti»
Finito il discorso il diciottenne sfrega una mano nei vispi capelli del sedicenne.

Intanto, Will sbotta parlando da solo.

«Distruggerò questo duetto.»

"Intreccio Di Fuoco"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora