La dolcezza in fondo all'anima

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Severus Piton dopo la sera della vigilia ritornó ad Hogwarts confuso.
Come poteva una ragazza riuscire a scuotere il suo cuore?
Lui lo sapeva, l'aveva percepito fin dalla prima lezione di pozioni di quell'anno.
Era rimasto shockato nel sentire la Granger nominare il suo profumo, estasiata; sapeva degli sguardi che continuava a lanciare verso la sua direzione; sapeva il dolore che lei provava per la guerra e per i suoi genitori e, seppur in modo freddo, aveva cercato di farla sorridere riconoscendole la bravura in pozioni; sapeva che lei si era accorta di provare qualcosa per lui.
Ed ora era lui a fare la fatidica resa dei conti. La pensava, molto spesso e molte volte, "casualmente", si ritrovava nello stesso posto in cui c'era lei.
In tutto questo...il pensiero verso Lily? Si era decisamente attenuato. Non cancellato, l'amore per quella donna lo avrebbe seguito fino alla fine dei suoi giorno.
Ma il cuore stava cominciando a fare spazio per un'altra donna.
Severus non era stupido, non avrebbe negato questo nuovo sentimento. L'etichetta da attribuirgli non la sapeva, ma, dato che da mesi sembrava si fosse aperta una nuova prospettiva di vita, sapeva che il sentimento in gioco non era banale, tutt'altro.
Sospiró e si passó stancamente una mano sul viso. Avrebbe dovuto accettare, prima o poi, questa novità.
Prese un sorso di Whisky Incendiario, che poi divennero due bicchieri.
La mente era svuotata, leggera, ma comunque abbastanza lucida.
Preso da un impeto di audacia, scrisse una lettera ad Hermione

Signorina Granger,
appena farà ritorno ad Hogwarts la pregherei di passare nel mio ufficio, per discutere di alcuni dilemmi circa eventi accaduti recentemente.
S.P.

Andó in guferia e diede la lettera al proprio gufo da spedire all'interessata.

La sera precedente...
"Per Godric Herm! Avete fatto dei grandi passi avanti!"
"Già" disse enigmatica Hermione, era molto pensierosa.
"Vi siete solo abbracciati?" Chiese Ginny, scrutando attentamente la ragazza. Quasi non ci credeva fosse accaduto soltanto ció.
"Si, è l'ennesima volta che te lo ripeto!"
"E va bene. Spero vada al di là dell'apparenza, della studentessa so-tutto-io" sorrise maleficamente
"Parla la svogliata.."
Andarono avanti a chiacchierare fino a tardi, poi si diedero la buonanotte e dormirono.
Il risveglio di Hermione fu un fastidioso picchiettio al vetro: un gufo reale, nero, teneva nel becco una busta.
Hermione gli diede un pezzetto di bacon e lesse la lettera. Gli occhi erano fuori dalle orbite.
Piton le aveva scritto una lettera, una lettera in cui le diceva di presentarsi da lui al ritorno e probabilmente di presentarsi da lui semplicemente per ripeterle di stare alla larga da lui.
Sospiró. Lei sarebbe tornata domani a scuola. Una parte di se le diceva di andare dal professore, curiosa come non mai di sapere cosa aveva da dirle con tanta urgenza, dall'altra non voleva affrontare l'ennesima delusione. Aveva affrontato fin troppe battaglie e in quel momento era troppo fragile.
Era confusa più che mai.

Il giorno seguente ritornó ad Hogwarts.
Agitata camminó verso l'ufficio del professore. Bussó un paio di volte ma non lo trovó.
Casualmente in quell'attimo passó la Professoressa McGranitt che le disse "ha bisogno di qualcosa, Signorina Granger?"
"Ehm..si..dovevo trattare alcune disquisizioni scolastiche assieme al Professor Piton. Sa se è presente a scuola?"
"Si, è al terzo piano, non mi ha detto precisamente cosa doveva fare. Se non fosse urgente le consiglierei di ritornare prossimamente, Signorina Granger"
Si, la questione era urgente e voleva affrontarla il prima possibile.
Salì al terzo piano. Intravide una porta aperta, in fondo al corridoio destro.
Tentó di cercarlo in quella zona e lo trovó subito: una figura nera si ergeva dritta e fiera su un'apertura verso l'esterno del castello, più precisamente verso l'entrata principale. Sembrava assorto nei suoi pensieri.
Non sapendo che fare, Hermione schiarì la voce. Il professore si voltó di scatto con sguardo furente, ma, appena vide la Granger i lineamenti del suo viso si ammorbidirono un po. Ritornó a scrutare il paesaggio innevato.
"Granger" disse con tono basso e lento
"Professor Piton" rispose Hermione
"Immagino abbia ricevuto la mia lettera"
"Sono qui per quel motivo"
Piton sospiró "non avrei mai potuto immaginare un simil evento, nella mia indesiderosa vita, tuttavia..." fece una pausa "non si puó sovvertire il percorso naturale delle cose" si voltó guardandola "dico bene?"
Lei annuì corrucciata. Lui si avvicinó alla ragazza quasi correndo, si fermó a pochi centimetri da lei "Ma questa cosa che sta...nascendo è sbagliata, non lo capisci? Io non sono la persona adatta a te!"
"È per Lily, non è vero?" Hermione aveva alzato lo sguardo su di lui, gli occhi lucidi.
"Non nominarla" il Potion Master sembrava sul punto di esplodere, aveva ribattuto con innaturale calma, poi proseguì e ritornó ad ammirare il paesaggio "vede Signorina Granger" era ritornato al solito modo freddo di porsi "ho affrontato molti momenti difficili e oscuri nella vita, come lei ben sa già. Non ho mai condiviso con nessuno le mie paure, i miei sentimenti. Personalmente: è una sensazione estranea"
Hermione si mise a fianco del Professore.
"Non capisco dove vuole arrivare"
"Un proverbio turco dice: Prima di amare impara a camminare sulla neve senza lasciare traccia."
Hermione, in segno di incoraggiamento, avvolse parte del polso e della mano del professore con la sua.

Nella differenza, l'Amore. (SeverusxHermione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora