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Namjoon si sedette davanti allo schermo del computer e si registrò sul sito di Big Hit Entertainment, pronto a passare in rassegna altre centinaia di moduli. Il concorso andava avanti ormai da quasi due mesi, quindi stava per finire, e ogni giorno lui doveva esaminare candidate provenienti da più di 30 paesi diversi. Ormai era diventata una tappa supplementare della sua solita routine (sveglia, registrazione, esercizi e nuove coreografie da inventare e imparare, pausa pranzo, selezione dei questionari, ancora esercizi, cena e poi rispondere ai fan con gli altri).

La parte di grammatica dei questionari, fortunatamente, veniva corretta dal computer con una app particolare, ma Namjoon ci teneva a selezionare la vincitrice di persona. Tutti loro adoravano i loro fan e amavano interagire con loro.
All'improvviso gli cadde l'occhio sul questionario di una ragazza di 17 anni. Lesse velocemente le sue risposte, soffermandosi un po' più a lungo su quella data alla domanda "perché vuoi venire in Corea?" e poi afferrò il telefono, che era appoggiato sulla scrivania, e chiamò il suo agente, che rispose al secondo squillo (sempre efficientissimo, lui).
- Sì? -
- Buongiorno. Sono Namjoon dei BTS. -
- Oh, ciao, Namjoon. Cosa ti serve? -
- Stavo esaminando i questionari del concorso... sa, quello per il "Wings" Tour, e... -
- Va' avanti. -
- Credo... no, sono sicuro di aver trovato la vincitrice. - concluse l'idol, entusiasta.
L'agente, se possibile, era ancora più entusiasta di  lui: - Ma è fantastico! - esclamò.
- Allora avverto la stampa. -
- No, no, aspetti - protestò il rapper. - Voglio prima parlarne agli altri. Dopotutto, devono essere d'accordo anche loro. -
- Sì, scusa, hai ragione. Mi sono fatto prendere dall'entusiasmo. Parla agli altri e poi fammi sapere. -
- D'accordo. Allora arrivederci. -
- Sì, arrivederci. Ah, e Namjoon? -
- Sì? -
- Hai fatto un ottimo lavoro, complimenti. Grazie per esserti impegnato così tanto. -
- Grazie a lei. Arrivederci. -
- Arrivederci. -

Namjoon posò il telefono, ma invece che gratificarlo, le ultime parole dell'agente l'avevano fatto preoccupare: aveva scelto la persona giusta? O si era solo stufato di sacrificare l'unico suo momento libero della giornata? C'era solo un modo per scoprirlo: comunicare la notizia agli altri membri.

Quell'ARMY che ebbe un culo pazzesco e incontrò i BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora