Mi sveglio con la sveglia puntata alle sette in punto, mi siedo e alzo le braccia per estendere i muscoli delle braccia.
Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio, prendendo la divisa che dovevo mettere peri primo giorno di scuola.
Comunque, il mio nome è Ema Evans, ho undici anni, e questo è il mio primo giorno alla Raimon Jr.High, scuola che hanno frequentato i miei genitori.
Per dei giorni dovrò tenere un altro cognome, Suzuki, purtroppo non vi posso dire altro, però lo scoprirete molto presto.
Metto la divisa, composta da una camicia bianca con un fiocco rosa ed una gonna blu fino alle ginocchia.Ho preferito prendere la gonna di questa misura, è un misto tra la corte e la lunga.
Chiudo l'armadio e vado verso la specchiera.
Prendo il mio ficco arancione e lo metto sui capelli, legati da due ciocche di capelli.Sono un po' agitata, però sono sicura che andrà tutto bene, e troverò anche degli amici!Spero solo di incontrare dei bulli, ew....
Come avrete ben notato, ho preso molto carattere di mio madre, che come ben saprete è molto allegro, anche se a volte finisco per diventare come mia madre, ma questo capita raramente.
Metto lo zaino in spalla e prendo il telefono, esco dalla mia camera e mi Dirigo verso la cucina, sperando che non abbia fatto tardi.
Scendo le scale e faccio per entrare in cucina, quando però, vengo inondata da tanto fumo che usciva da tutte le parti.Tossisco e cerco di parlare, coprendomi la bocca.
«Cos'è tutto questo fumo?!» chiedo, sperando che la mamma mi abbia sentita, perché so che è stata lei.Forse il corso di cucina che abbiamo iscritto mamma non è stato molto utile...
Ad un certo sentì una voce molto familiare, che ripeteva continuamente il mio nome, tossendo.
«Ema!Ema!» la voce mi chiamò, e avevo capito che era mio padre, avevo visto una sagoma seduta a tavola, e dalle sue forme l'avevo riconosciuto.
«Papà!Cos'è successo?»
«Tua madre!Stava facendo la colazione ed è andata un attimo fuori, quando all'improvviso comparì del fumo dal pentolino.» rispose «E credo anche che abbia bruciato la colazione.»
Faccio un facepalm, facendo poi spostare la mia mano dalla fronte al mento
Mi sedetti sulla sedia accanto a papà, con un po' di difficoltà ma l'ho trovata in fretta.
«Secondo te il corso di cucina sarà bastato?» chiedo a papà, che parve non pensarci due volte perché mi rispose dubito.
«No, sono solo soldi buttati nel gabinetto!»
A quella risposta faccio una risatina che in seguito si aggiunge anche lui alla risate, poi, però, sentiamo la voce squillante di mamma, che parve avere una faccia terrorizzata appena vide tutto quel fumo.
«E QUI COSA CAVOLO È SUCCESSO?!» urlò lei, facendo tappare le orecchie a me e a papà.
Mamma corse verso i fornelli e spense tutto, sospirò e incrociò le braccia al petto, per poi guardarci entrambi con fare arrabbiato.
«Che c'è?Sei tu che hai cucinato, mica noi!» rispose papà allo sguardo furioso della mamma.
Poi decido di rispondere anch'io.
«E poi io ero di sopra a prepararmi, quindi non centro niente!»
Mamma sospirò di nuovo guardando la colazione ormai bruciata.
«Credo che per cucinare di nuovo ci vorrà altro tempo...» mise una mano sulla guancia e guardò ancora una volta la colazione.
Io e papà sorriddemo.
STAI LEGGENDO
Inazuma Eleven Go:La Luce nei nostri cuori #Wattys2017
Fiksi PenggemarCiao a tutti, mi chiamo Ema Evans, ho undici anni, e sono figlia di Mark Evans e Nelly Raimon.Per un po' di tempo, dovrò tenere nascosto il mio cognome, che sarà temporaneamente Suzuki, ma non vi posso dire il motivo.Lo scoprire te solo leggendo!