18. Dimenticato?

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Etruria, un anno dopo

Harry stava strappando le erbacce da un'aiuola piena di piante di rose.

Quando ebbe finito, si rialzò e si pulì le mani sporche di terra in uno straccio.

Una schiava anziana gli portò un bicchiere di acqua fresca e lui la ringraziò con un sorriso.

Bevve e poi appoggiò il bicchiere sul tavolo di vimini che si trovava al centro del giardino.

Si sedette sulla sedia posta accanto e si riposò.

Chiuse gli occhi e questi si riempirono subito di lacrime.

Accadeva sempre, ogni volta in cui smetteva di lavorare e i suoi pensieri potevano correre liberamente...

Non vedeva Louis da dieci mesi, da quando erano tornati a Roma ed era stato portato nella casa in cui ora viveva.

Dieci mesi senza una visita e senza nemmeno una lettera...

Harry si era ormai convinto che Louis l'avesse dimenticato e, proprio per questo, il suo cuore soffriva così tanto.

Tra l'altro a lui non arrivavano notizie da Roma e, quindi, non sapeva che cosa fosse accaduto e se, soprattutto, Louis avesse avuto un erede...

Ogni tanto, di notte, quando era solo nel suo letto, non poteva impedirsi di immaginare Louis a letto con sua moglie o con dei ragazzi e allora si permetteva di piangere, stringendo forte il cuscino per reprimere i singhiozzi.

Scosse la testa per scacciare tutti i pensieri, si alzò dalla sedia e continuò a dedicarsi alla sua aiuola.

Lavorò in giardino fino all'ora di pranzo, poi andò in cucina e si sedette a tavola per mangiare.

Lo faceva sempre in compagnia degli schiavi, essenzialmente perché si era affezionato a loro e perché non voleva sentirsi solo.

Quando ebbe terminato, uscì di nuovo in giardino e si diresse al piccolo stagno che si trovava in una zona nascosta, protetta da un gruppo di alberi.

Si inginocchiò vicino allo specchio d'acqua e cominciò a lanciarvi dei pezzettini di pane.

Subito delle forme argentee e colorate apparvero a pelo d'acqua e bocche abbastanza grandi inghiottirono il pane.

Harry amava i pesci che vivevano nel laghetto e, ogni giorno, portava loro del pane.

Stava osservando rapito una ninfea che era sbocciata quel giorno, quando sentì le ruote di un carro fermarsi davanti alla casa.

Corse come un matto per vedere chi fosse, ma sospirò deluso quando si accorse che si trattava dell'uomo che consegnava ogni giorno il latte alla villa.

Allora, con un sospiro, tornò vicino al laghetto.

In nomine tuoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora