La prima cosa che feci una volta tornato al castello fu accertarmi che quel maledetto di TJ-Troy fosse gettato in una cella. Il giorno seguente i saggi consiglieri dei regni, i tre signori più importanti in tutti i regni, chiesero la mia presenza alla corte reale. Così la mattina stessa accompagnato da Josué mi recai d'avanti alla corte e mi sedetti sulla mia sedia mentre Josué rimase dietro le mie spalle come un ottimo servitore. Gli altri re e regine dei regni mi guardava con sorrisi befardi vedendo le bende sul mio corpo. Il primo saggio, quello più vecchio, richiamò l'attenzione su di se.
«Benvenuti signori... re Gabriel sappiamo già che nel vostro castello vive una strega e per questo abbiamo chiuso un occhio, ma non possiamo fare lo stesso per il prigioniero.»
«La vostra rete d'informatori mi sorprende sempre.»
«Noi sabbiamo tutto, conosciamo qualsiasi cosa che accade. Voi tenete incarcerato il sovrano Tailor Jackson Troy, sapevamo che lui fosse morto ma invece non lo è.»
«Infatti, si nascondeva nelle fogne...»
«Sapete anche che essendo vivo ha il diritto di ritornare sul suo trono.»
«Cosa?! Non potete quell'uomo!»
Mi alzai urlando mentre colpivo con un pugno la parte superiore del tavolo con tutta la forza.
«Noi possiamo tutto re Gabriel, moderate i toni se non volete andare contro i tre saggi.»
Strinsi i denti e mi risedetti al mio posto.
«Vostro padre era molto più obbediente, si vede che non vi ha ben educato... che delusione.»
Strinsi il bracciolo della sedia, mordendomi la lingua per non parlare. Dovevo tacere... nella stanza entrò una donna dai capelli castani e gli occhi verdi che si fece avanti.
«Scusate il ritardo, abbiamo trovato una frana per la strada.»
«Regina Violet, sapevate che il vostro ex re è ancora vivo?»
«Mio cugino Troy è vivo? Non sapevo nulla.»
La donna si fece avanti sedendo al suo posto.
«Si è per giunta ora si trova nella residenza di re Gabriel.»
La donna mi rivolse lo sguardo rivolgendomi un cenno del capo che ricambiaii.
«Come diritto, essendo ancora vivo, lui ritornerà al trono.»
«Non può tornare sul trono.» Disse la donna che posò i gomiti sul tavolo intrecciando tra di loro le dita delle mani.
«Troy era al trono, come legge è suo.» Disse il saggio.
«Permettettimi di disentire le vostre parole, il trono era stato lasciato a me come testamento. Ma non essendo ancora nella maggiore età egli prese il mio posto, quello che portò nel regno fu solo odio, morte e carestia. Ha tradito la legge di questa sala se non sbaglio. Non siete proprio voi saggi ad accusare di tradimento colui che uccide i propri abitanti. Mio cugino ha ucciso un sacco di persone con le sue tasse assurde, gli abitanti non riuscivano a mangiare morendo per la stanchezza e di anoressia. Per cui io, qui d'avanti a voi e con il vostro permesso, nomino l'ex re Tailor Jackson Troy traditore condannandolo alla pena di morte.»
«Bene, ma prima dovrà partecipare ad una parata. Siederà su un cavallo senza sella e porterà in mano una spada la cui lama sarà incurvata. Il popolo deve sapere che i saggi non perdonano il disonore... Regina Violet, re Gabriel i saggi hanno deciso, procedete.»
I saggi si alzarono ed uscirono dalla stanza. Mi alzai ed insieme a Josué mi recai alle scale esterne aspettando la regina Violet per scortarla nel mio castello. Mi passai una mano tra i capelli e sospirai. Vedendo quel mio comportamento Josué mi pose una mano sulla spalla chiedendo se la ferita si fosse riaperta. Negai con il capo:
«Le ferite sono quasi del tutto guarite grazie agli intrugli schifosi di Aron anche se efficaci.»
La regina Violet ci raggiunse e ci recammo verso il castello. Una volta arrivati, Amanda corse a darmi il benvenuto.
«Fratellone ben tornato! Oh, regina Violet! Che onore averla qui.»
Si chinó per fare un inchino e la regina la sollevò sorridendogli.
«Ti prego non occorre, dammi pure del tu.»
«Amanda dove sono gli altri?» Chiesi.
Amanda ci pensò su un po', poi alzando il dito iniziò l'elenco:
«Aron è nel suo laboratorio, Ron si sta allenando nel cortile mentre Ania era alla ricerca.»
Sentimmo delle risate venire dall'alto, ad un tratto da una finestra saltò Cristal seguita dal signor gatto che atterró perfettamente a terra.
«Insomma Cristal! Usa le scale.» Le dissi.
Lei si mise dritta spostando i capelli caduti sul suo viso.
«Hey Gabry! Sei già tornato? Ed io che volevo divertirmi un po' nel distruggere il tuo castello!»
Ridette e mi avvicinai colpendole lievemente la fronte con il palmo della mano. Le presi il capo e lo chinai verso Violet.
«Avanti presentanti.»
La regina Violet sorrise facendo un cenno con il capo.
«Piacere sono la regina Violet.»
«La strega Cristal.»
Dall'entrata comparve Ania infuriata.
«CRISTAL!!»
«Dannazione, scusate devo scappare. Andiamo gatto.»
Cristal corse via saltando su un albero, mentre Ania la rincorreva urlandogli contro:
«Tornate qui voi due! Non è il momento di giocare!»
Sentii la regina Violet scoppiare a ridere.
«Certo che qui il divertimento non manca.»
«Non siete stupita di conoscere una strega? Ne di vedere un demone?»
«No, dopottutto non sembrano essere cattive. Ma ora vorrei vedere mio cugino se non vi dispiace.»
La condussi nelle celle, concedai i soldati del turno di guardia, aprii la porta e diedi un calcio al prigioniero che si mise seduto contro una parete. La regina entrò nella stanza alzando il mento, quando lui la vide il suo viso si dipinse di felicità.
«Violet! Salvami! Questi maledetti cani mi trattano peggio di un ladro.»
«È quello che ti meriti cugino. Non sono qui per salvarti, ma per condannarti.»
«Cosa?!» L'uomo si mosse correndo verso la cugina con una forchetta in mano. Gli colpii il dorso con la custodia della spada e con un calcio lo spinsi a terra. Egli senza un braccio perse l'equilibro cadendo al suolo con il fondoschiena. Violet si mosse verso la porta per uscire:
«I saggi ti hanno condannato ad una parata su un cavallo dislellato mentre porti in mano una spada la cui lama sarà piegata. La parata si terrà oggi stesso. Dopo di ciò per te ci sarà solo l'impiccagione.»
«Aspetta! Cugina ti prego! Aspetta!»
Chiusi la porta guardando se sul viso di Violet ci fosse almeno un po' di tristezza, ma neanche l'ombra di ciò... Al contrario camminó fiera per la sua scelta. Il giorno stesso i soldati portarono l'uomo nel cortile per legarlo sul cavallo privo di sella, appena egli vide il cavallo iniziò a dimenarsi. Riuscì a spingere una guardia a terra con la schiena e prendendo la sua spada ferí l'altro, si avvicinò a Violet posandogli la lama sul suo collo.
«State indietro o la uccido!»
«Non fare stupidaggini...» Gli disse lei.
«Sta zitta Violet o ti taglio di netto il collo!»
Dietro le sue spalle comparve Cristal che si avvicinò al suo orecchio soffiandogli contro. Egli si girò e vedendola si scostó da un lato allontanandosi.
«Bu!» Disse Cristal sorridendogli.
«Non ti avvicinare o la ucciso demonio!»
«Uccidila pure... ma sappi che se lo farai i miei corvi ti strapperanno la pelle poco alla volta senza ucciderti.»
Dalle sue mani si formarono dei fumi neri che presero l'aspetto di corvi che iniziarono a volare cracchiando. L'uomo avvicinò ancora di più la spada al collo di Violet, mentre Cristal si avvicinava costringendolo ad indietreggiare fino a quando non toccò con la schiena un albero. Lui urlò e tirò la spada verso di se. Cristal afferrò a mano nuda la lama della spada bloccando il suo movimento, il lato della lama entrò nel suo palmo tagliandola e facendo scorrere il suo sangue lungo tutta la spada. La mano di Cristal si infiammó circondando l'intera spada da una fiamma verde fino al braccio di lui che scottandosi la lasciò cadendo liberando Violet che venne tirata via da Cristal mentre compiva l'uomo con un calcio alle ginocchia facendogli perdere l'instabile equilibrio. L'uomo si rialzó pronto a colpire ancora, ma delle spine lo legarono sollevandolo dal terreno e tenendolo fermo. Cristal si chinó verso Violet che era caduta a terra porgendogli la mano ferita che poi cambiò con l'altra.
«Scusatemi, prendete l'altra mano.»
Violet l'afferró e si sollevò da terra pulendosi le gonne del vestito.
«Grazie, dovresti medicare la mano o si infetterrá.»
Lei ridette mostrandogli la mano che veniva avvolta dal fumo verde che entrando nella ferita la richiuse.
«Non occorre, vedete è già guarita.»
Violet guardò stupita Cristal. Dopo aver legato per bene TJ-Troy sul cavallo iniziò la parata. Lui scortato da Josué e da dei soldati camminó per tutto il tragitto della piazza mentre io, Violet e Cristal rimanemmo in disparte incappucciati per nascondere la nostra identità. Cristal con le mani dietro il capo fischiettava un allegro motivetto camminando ad un lato della piazza. Ad un tratto il muro di una casa si ruppe e Jade comparve afferrando Cristal dal collo e portandola con se contro il suolo. Lei la colpì con un ginocchio all'addome liberando il collo dalla sua presa, sdoderai la spada e la lanciai contro Jade che la schivó allontanandosi. La folla accorgendosi del trambusto andò in panico correndo via per mettersi ai ripari. Mi avvicinai a Cristal che alzandosi si scrocchió le nocche.
«Sei venuta per lui vero?» Chiese Cristal.
«Per lui? Certo che no, lui era solo un pretesto per incontrare te.»
«Capisco...»
Cristal mi guardò e poi rivolse lo sguardo verso Violet, capii al volo che avrei dovuto proteggerla e lasciare che lei si occupasse di Jade. Non volevo stare fermo a guardare, ma sapevo che se fosse successo qualcosa alla regina Violet mentre si trovava nel mio regno i suoi cittadini avrebbero richiesto una vendetta per la morte della loro regina provocando una guerra tra le due nazioni portando a sua volta molte morti. Cristal mi guardò ancora, lei capí che non avrei voluto lasciarla sola ma comunque afferrai la spada e vi avvicinai a Violet portandola dietro la mia schiena mentre Cristal si toglieva il mantello rimanendo in una canotta nera ed in pantaloncino.
«Vuoi veramente combattere contro una Dea Cristal! Non puoi sconfiggermi!»
Cristal ricoprì le sue mani di fiamme verdi e guardò verso Jade.
«Hey Jade non è la prima volta che faccio fuori un Dio.» Soridette e andò verso la donna sferrando un pugno che evitó. Cristal però fu più veloce e girandosi colpì le gambe di lei per poi sferrare un pugno verso il suo addome che fu però parato da una lastra di cristallo. Dal terreno comparvero degli speroni che Cristal evitó saltando all'indietro. Jade si circondó da lastre di cristallo che iniziò a mandare contro Cristal, lei le spazzó via con dei colpi di pugno. Quando la donna gli lanciò contro l'ultima lastra lei ci saltò sopra ed usandola come appoggio saltò in alto per evitare degli speroni molti appuntiti che erano usciti dal suolo. Mentre Cristal era in aria Jade gli lanciò delle schegge di cristalli molto affilati, lei venne ferita da un paio di esse ma avvolse il suo corpo di fiamme incenerendo il resto dei colpi. Dei corvi neri uscirono dalla fiamme andando in picchiata contro Jade volandogli molto vicino al viso. Lei mosse le mani tagliando il fumo dei corvi per farli scomparire ciò la distrasse da Cristal che in caduta colpì il suolo dove si trovava lei. Jade riuscì ad evitarla di poco, ma Cristal si mosse più veloce e con un calcio la colpì al fianco scataventandola contro un muro. Jade si alzò dalle macerie con il lungo abito bianco strappato mentre guardava Cristal con un ghigno di disprezzo. Poi soridette e alzò le mani creando un enorme cristallo su sul capo, Cristal si mise dritta guardandola ridere.
«Avanti Cristal! Cosa farai ora?!»
«Cosa vuoi fare Jade?!»
Lei soridette e l'enorme cristallo fluttuó verso una casa.
«Cosa farai? Se adesso decidi di colpire me il cristallo cade sulla casa, se decidi di scappare il cristallo cade sulla casa, ma se ti arrendi e ti lasci uccidere allora farò scomparire il cristallo.»
Cristal guardó verso la casa riuscendo a vedere le persone uscire dalla porta che si erano accorte dell'enorme masso sulla casa. Jade continuò a ridere continuando con il conto alla rovescia di cinque secondi. Cristal allora fece scomparire le sue fiamme chinandosi a terra, una donna trasportata dalla folla urlò:
«Aspettate! C'è il mio bambino all'interno! Il mio bambino è lì dentro!»
Jade ridette ancora di più e guardò Cristal.
«Che sciocca...»
Cristal alzò il capo e girandosi verso la casa iniziò a correre verso di essa, ma non appena lei entro Jade fece cadere il cristallo mandando tutto in frantumi ed alzando un enorme polverone. La donna mosse le anche incamminandosi verso la casa, poi si fermò e ridendo mise le mani sotto il seno sollevandolo mentre si leccava il labbro superiore insanguinato da un taglietto. Dalle macerie si sentì un rumore e quando la polvere si disperse Cristal comparve con in braccio un neonato avvolto in una stoffa mentre il suo corpo era ricoperto da segni a forma di cerchi verdi da cui fuoriuscirono delle fiamme dello stesso colore. Cristal rivolse il suo sguardo infuriato su Jade. La madre del neonato corse verso Cristal prendendo il figlio. Cristal la guardò e gli disse di allontanarsi il più presto possibile.
«E così sei stata più veloce di me usando i sigilli del movimento.»
«Sai qual'è il tuo errore Jade? Mi sottovaluti, ma sai cosa è successo proprio ora?»
«Ho distrutto una casa? Che paura.»
«No, ora mi hai fatto arrabbiare.»
Cristal fece un passo scomparendo e ricomparendo alle sue spalle la colpì alla schiena con un pugno facendola piegare a terra. Jade creò una lastra di cristallo su di sé che Cristal mandò in frantumi afferrandola dalla testa e facendogli colpire con il viso contro il pavimento creando un piccolo cratere che frantumó le piastrelle del terreno. La donna fece comparire degli speroni dalla schiena, Cristal però li frantumó con un braccio. A quel punto Cristal l'alzó dalla testa e la lanciò in aria ad un altezza spaventosa, scomparendo apparí su di lei e colpendola con un calcio all'addome la fece cadere verso il suolo. Jade colpì violentemente il pavimento con la schiena è sputó sangue dalla bocca. Cristal posò delicatamente i piedi a terra mentre la sua avversaria si alzava con il fiato corto aprendo un buco nero dietro si se da cui fuoriuscí un enorme golem di cristallo. Il golem si avventó contro Cristal che circondata dal vento e dalle fiamme aprì un varco da cui fuoriuscí un enorme toro con delle enormi corna sul capo ed il corpo ricoperto da lava e pietre nere. Il golem sferró un pugno su di Cristal che venne però fermato dal toro. Cristal alzò una mano verso di lui e disse:
«Vai Infernal.»
«Con piacere mia signora! Hey tu, ti farò diventare briciole, nessuno tocca la nostra Cristal!»
Infernal colpì il golem ripetutamente creando sempre una crepa in più fino a quando non andò in frantumi totalmente. Infernal ridette e Cristal si rivolse a Jade:
«È inutile che chiami i tuoi animaletti Jade.»
«Non serviranno... ti uccideró con le mie stesse mani!»
Infernal soridette e scomparve. Jade si lanciò contro Cristal ricoprendosi le braccia da delle lame di cristallo. Cristal non riuscì ad evitarla e venne ferita al petto da un taglio netto, perse l'equilibrio e cadde a terra. Jade fermò le sue mani al suolo con dei pilastri di cristallo sbucati dal terenno mentre posó con forza un piede al suo addome facendola urlare.
«Uccidere me! Una Dea la forza superiore di tutte.»
«"La forza superiore di tutte"? Ma fammi il piacere... siete solo dei folli che si credono invincibili...»
«Non lo crediamo, noi lo siamo...»
Cristal sorridette e la donna si preparò per colpirla a morte ma non appena la lama di cristallo del braccio di Jade si avvicinò al viso di Cristal si blocco cadendo a terra. Una lama di fumo nero aveva tagliato di netto il braccio di lei costringendola ad indietreggiare mentre si portava la mano alla spalla sanguinante. Cristal tirò le mani in alto libernadosi e rimettendosi in piedi mentre il fumo richiudeva i buchi alle mani.
«Non temere a voi Dii gli arti ricrescono essendo immortali proprio come ai demoni.»
«Non paragonarmi a quei luridi vermi! Sono solo immondizia!»
«STA ZITTA?!»
«Se no cosa mi fai eh?! Io non posso morire!!»
Cristal mosse un braccio e il fumo nero tagliò anche una gamba di Jade facendola chinare a terra con l'altro ginocchio. Cristal si avvicinò ed afferrandola dai capelli l'alzó.
«Siete stati voi, voi avete distrutto il loro mondo! Voi avete immerso nelle loro menti la follia! Siete solo un ammasso di escrementi, non siete migliori non siete altro che esseri ripugnanti che si circondano di maestosità ottenuta da una scia di sangue versato...»
Cristal strinse la mano e lei urlò. Lei alzò un dito sul petto di Jade ed usando il suo sangue gli disegnò un simbolo che penetro nella pelle facendola urlare mentre la carne si bruciava intorno al simbolo disegnato con il sangue. Fatto ciò la lasciò andare lasciandola cadere a terra con le lacrime. Delle mani uscirono dal terreno che l'afferrarono tirandola verso il basso, lei si dimenava urlando mentre pian piano il suo corpo scompariva nel buio. E quando non ci fu più Cristal si lasciò cadere a terra mentre i segni sul suo corpo scomparivano... Lei iniziò a sputare a terra del sangue. Io e Violet corremmo verso di lei che chinata vomitava un misto di sangue nero e sangue rosso dalla bocca. Violet posò una sua mano sulla sua schiena muovendola per creare dei cerchi antiorari. Cristal continuó a sputare sangue misto mentre si aggrappava a me con una mano.
«Cristal hai esagerato, il pagamento deve esser stato molto alto.»
Lei smise di sputare sangue respirando affannosamente alzando la testa verso un piccolo diavoletto usciro dal terreno. Egli aveva con se uno scrigno che posò d'avanti ai piedi, il coperchio dello scrigno si alzò lasciando fuoriuscire del fumo rosso. Cristal si posò una mano alla gola che si illuminó facendo fuoriuscire una gemma nera. Lei mise la gemma nello scrigno e il diavoletto scomparve. Violet si posò una mano alla bocca mentre guardava le gambe di Cristal. Mi voltai per osservarle e vidi molto sangue, mi chinai togliendole le scarpe e vidi delle croci incise nella pelle circondarle entrambe le caviglie da cui fuoriusciva molto sangue. Di corsa tolsi il mantello ed usai quello per fermare il sangue, sollevai di peso Cristal e di corsa la portammo nel laboratorio di Aron che vedendola in quelle condizioni versò subito dell'acqua gelata sulle sue caviglie.
«Cristal sono Aron, cosai hai combinato?»
«Ho mandato un nuovo giocattolo ai demoni.» Sorrise debolmente.
«Vuoi dire che hai mandato un altro Dio?»
«Dea.» Lo corresse.
«Cosa hai fatto alle caviglie, non riesco a fermare l'emorragia!»
«Lasciale stare... il sangue che ne fuoriesce è il pagamento per aver usato i sigilli del movimento. Una volta che il pagamento verá saldato le croci si chiuderanno da sole.»
«Ma se continua così rimarrai senza sangue?!»
«Non morirò...»
«Cristal sveglia! Svegliati insomma...»
Posai una mano sulla spalla di Aron.
«Non possiamo dargli il sangue? Potrei darlo io.»
«Non puoi...» Disse Ania comparendo dalla porta.
«Ania...»
Lei si avvicinò toccando le caviglie di Cristal che continuavano a sanguinare.
«Ricorda che in te scorre il sangue dell'angelo marchiato... se lei riceve il tuo sangue avrà un violento rigetto.»
«Allora chi può donargli del sangue?»
«Nessuno ha il sangue di Cristal... ma c'è chi può crearne dell'altro.»
«Chi?»
«Il demone anguilla, Veros...»
«Un demone?»
«Si, lui utilizza il sangue originale del soggetto per crearne dell'altro nel suo stesso corpo. Ma...»
«Ma?»
«Nessuno sa dove si trovi la sua palude, solo Cristal può avere un contatto con lui.»
«Non solo lei.» Disse Aron.
«E chi? Io no di certo, non so dove si trovi.»
«Amanda. Lei può collegare la mente di uno di voi due a quella di Cristal. Lei è stata in quel luogo, occorre solo trovarla nella sua mente ed Amanda può portarvi nella sua mente creando una specie di connessione celebrale.»
«È da pazzi! Persino tu Aron non osi leggerle la mente per paura di rimanere bloccato. Figuriamoci entrare, ci saranno mille ostacoli prima di trovare quel luogo.»
«Lo farò io, entrerò io nella sua mente.»
«Ma sei uscito di senno umano?! Insomma qui nessuno prende sul serio il pericolo della situazione a parte me!!»
«Hai paura Ania?»
«Io paura?! Non farmi ridere umano, vedi di trovare Veros al più presto. Se Xenor scopre che nella mente di Cristal si trova un estraneo non esiterà a rompere il sigillo. Io rimaró qui per tenere sotto controllo il sigillo. Se succede qualcosa alla nostra Cristal ti uccideró con le mie stesse mani umano.»
«Non succederà nulla. Ho un asso dalla mia parte.»
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L'esiliata
FantasyCategoria: fantasy-sentimentale! Trama: "Mio padre, l'ex re, ha commesso molti peccati nella sua vita. Io proteggeró ciò che amo con tutto me stesso." Un regno, un nuovo re, una ragazza esiliata dal padre di lui proprio la ragazza con più misteri a...