CAPITOLO 20 ※ Nera follia. ※

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«Arrivo Cristal!»
Corsi seguendo il suono della sua voce carica di puro terrore, girai un angolo tenendo una mano al muro per non colpire qualcosa a causa del fitto buio.
«Cristal allunga la mano.»
Mi avvicinai afferrandola, stava tremando...
«I miei poteri... non riesco ad usarli.»
«Ma guarda, ho preso anche uno scarafaggio...»
Intorno a noi delle lanterne appese ai muri si illuminarono, sembrava esser una fogna. Una donna dagli occhi gialli e lunghi capelli mossi dorati si avvicinò nel suo lungo abito bianco stretto a tubino con le mani sotto il seno che lo sollevava. Si leccó le labbra voltandosi verso un uomo seduto su un tubo oscurato dall'ombra circondato da molti sicari. Misi Cristal dietro di me portandola contro un muro in modo che potesse essere ben protetta, non avevo neanche un arma per difendermi.
«Chi siete?! Cosa volete?»
«Che esser un umano di così basso livello, devo ammettere però che il tuo aspetto è molto intrigante. Hey, posso giocarci?» Disse la donna rivolgendosi nuovamente all'uomo che gli rispose:
«Fai come vuoi, io voglio solo la ragazza.»
La donna si mosse muovendo le anche ondeggiandosi fino ad arrivare vicino a me. Mise un dito sotto il mio mento alzandolo, sentii la sua lunga unghia a punta pungermi il collo. Cristal si mosse sferrando un calcio verso il fianco della donna che la fece allontanare.
«Che diavolo ci fai qui Jade...»
«Violenta come sempre, Cristal.»
«Che diavolo ci fa una Dea come te, in una fogna?»
La donna sorrise e muovendo i fianchi si allontanò mentre muoveva un dito a destra e a sinistra.
«Ho fatto un contratto con un uomo così interessante, una tua vecchia conoscenza.»
Cristal si lanciò all'attacco contro la donna che la schivó senza alcuna fatica, la donna si spostò da un lato e l'uomo comparse d'avanti a Cristal pronto a colpire con un pugno. Mi mossi coprendola e fermando il colpo con l'avambraccio, misi Cristal dietro di me spingendola via.
«Spostati non sei tu il mio obbiettivo.»
Gli sorrisi spingendolo verso una lanterna. L'uomo venne illuminato dalla luce mostrando il suo viso segnato dall'età ricoperto da cicatrici ed un braccio metallico che gli sostituiva l'intero braccio destro e la spalla. Doveva avere circa quarant'anni, i suoi occhi erano di color nocciola mentre i capelli rossi legati in una coda alta e la sua folta barba risaltavano sulla sua pelle chiara. Mi misi dritto mentre mi toccavo il braccio con l'altra mano, lo guardai dritto negli occhi e sorrisi.
«Come se permettessi a della feccia di farle del male.»
«Feccia? Tu non mi conosci, mi chiamo TJ-Troy ed ero un uomo importante quando poi è comparsa quella lurida donna portandomi via tutto!! Si è presa tutto! La mia casa, i miei averi, il mio regno, la vita di mia moglie e di mia figlia ed anche il mio braccio!»
«Non so chi tu sia.» Disse Cristal posandosi le mani sui fianchi.
«Che tu sia maledetta!»
L'uomo si spinse contro Cristal sferrando il pugno di metallo contro di lei, che però andò a finire al muro frantumandolo. Afferrai un tubo spezzato a terra e mi lanciai contro TJ-Troy che si girò afferrandolo, mi colpì allo stomaco ed indietreggiai mentre Cristal cadeva a terra allontanandosi veloce. I suoi sicari si mossero circondandomi, uno di loro mi afferrò cercai di liberarmi ma non ci riuscii. TJ-Troy camminó deciso verso Cristal e la colpì al viso facendola scaraventare contro dei grossi tubi che si piegarono per il forte impatto. Lei si alzò mettendosi a gattoni, mi mossi ancora ma un sicario mi colpì con vari pugni sul viso. Sentii il sapore nel sangue nella bocca per poi colare dal labbro, l'uomo afferrò Cristal dai capelli e gli alzò il capo per poi colpirla con un ginocchio. Lei si chinó a terra tossendo mentre l'uomo le spingeva il viso nell'acqua con la mano cercando di farla bere. Le sollevò il viso tirando i capelli e lei tossí.
«Andiamo! Cosa c'è?! Dov'è sono quegli occhi freddi demonio?!»
«Non sono più quella persona...»
«Cazzate! Non hai pensato due volte ad uccidere tutti! Fammi vedere quegli occhi! Usa il tuo potere!»
«No...»
L'uomo le colpì il viso con uno schiaffo utilizzando la mano di metallo e lei si chinó a terra. Lui alzò le braccia guardando i suoi uomini che scoppiarono a ridere.
«Cosa si prova ed essere impotente demonio? Non puoi usare i tuoi poteri vero? Tutto grazie a Jade.»
La donna sorrise e lui iniziò a colpire Cristal con vari calci all'addome.
«TU!» Urlai ed un sicario mi colpì al capo così forte che mi provocò quasi un mancamento, ma tenni duro per non svenire. Degli uomini alzarono Cristal dalle braccia e la tennero alzata mentre TJ-Troy la colpiva con il braccio di metallo all'addome facendola urlare.
«Questo è per la mia casa! Questo per i miei soldi! Questo per il mio braccio! E questo per la mia famiglia!»
Cristal chinó il suo capo verso il basso mentre dalla sua fronte del sangue colava finendo a terra. Dentro di me iniziai a sentire un calore insopportabile, la donna si avvicinò e mi alzò il viso con una mano mentre con l'altra mi colpì all'addome perforandomi la carne. Quando estrasse il braccio dal mio addome gli uomini mi lasciarono cadere a terra.
«Un angelo marchiato eh... vedi di stare buono.»
Mi accasciai posandomi una mano all'addome per fermare l'emorragia. TJ-Troy si mise a ridere.
«Non hai scampo demonio. Il mio regno era la mia vita, Cairon era tutto per me.»
Cairon? Conoscevo quel regno, un povero pezzo di terreno abitata da poveri contadini costretti a lavorare diciotto ore al giorno per pagare le salate tasse del re. Costretti a morire di fame per beneficiare gli egoistici vizi della regina e della figlia circondata da servi. Il re oltre ad imporre tasse su tasse mandava persino dei soldati ad uccidere o a ferire quasi alla morte i contadini. Fino a quando un misterioso incendio un giorno uccise l'intera corte reale insieme alla stessa famiglia.
«Ti chiami TJ-Troy giusto? Tailor Jeckson Troy.» Dissi attirando il suo interesse su di me.
«Così conosci il mio intero nome.»
«Conosco il tuo passato. Uno sporco sovrano che usava i soldi della povera gente per soddisfare i suoi vizi. Donne, cibo, oro qualsiasi cosa pur di esser soddisfatto.»
«Non è quello che fanno tutti? Il potere di esser ricchi.»
«No... questo è quello che fanno i bastardi. Sei solo un ratto di fogna, anche la morte è disgustata da te.»
Si avvicinò a me e mi sollevò dal collo con la mano di metallo.
«Ma chi cazzo ti credi di essere?!»
«Quasi mi dispiace che la tua perdita sia stata così povera, non è stato abbastanza per ripagare tutte le persone che sono morte di fame per pagare le tue assurde tasse.»
«Erano solo contadini! La loro morte era il prezzo per avere la mia protezione!»
L'uomo mi colpì al viso con un pugno scaraventandomi contro delle tubature che rompendosi fecero spruzzare l'acqua come fosse pioggia. Lui si avvicinò a me stringendo la mano di metallo a pugno alzandola, ad un tratto degli uomini vennero scaraventati al muro. Mi sporsi leggermente vedendo Cristal mentre barcollava e ridacchiava. L'uomo mosse il braccio di metallo con l'intento di colpirmi,ma Cristal gli afferrò il braccio con una mano continuando a ridere strinse la mano e gli piegò il metallo. L'uomo indietreggió tirando la mano, si chinó afferrando un tubo con un pezzo di parete. Lui corse verso di noi colpendo Cristal che paró il colpo con un solo braccio continuando a ridacchiare. Il tubo si clinó leggermente, lei lo afferrò e piegando la schiena all'indietro lanciò l'uomo in aria facendogli colpire con la schiena il soffitto mandando in frantumi.
«Com'è possibile Jade?!» Chiese TJ-Troy dopo essersi rialzato rivolgendosi alla donna che si era fatta improvvisamente seria circondandosi da dei cristalli di luce trasparenti.
«Non capisco! Non avrebbe dovuto usare i suoi poteri nel mio cerchio!»
Cristal ridette mettendosi dritta con il capo basso e le braccia lunghe verso i fianchi. Jade lanciò un cristallo contro di lei che la colpì penetrandogli la carne della coscia, lei però non fece una piega ed afferrando il cristallo lo tolse buttandolo a terra. Si toccò la gamba con la mano poi l'alzó al viso guardando il palmo:
«Oh guarda il mio sangue è nero.»
Ridette ancora mentre alzava il capo portandosi la mano alla bocca e leccando il sangue. I suoi occhi erano di un rosso vivido... La donna saltò lontano creando un muro di cristalli d'avanti a se. TJ-Troy si lanciò contro Cristal usando la mano di metallo, ma lei si abbassó ridacchiando e afferrandogli il braccio lo spinse a terra posandogli un piede al petto tirò con forza il braccio di metallo staccandolo. L'uomo urlò mentre si contorceva dal dolore a terra, lei balcolló e mosse il braccio di metallo di quá e di là facendo delle giravolte.
«Quegli occhi...» Disse TJ-Troy mentre pallido in viso usadava freddo, impaurito.
Lei si fermò e ridendo gli rivolse un ampio sorriso mentre muoveva la mano di metallo in segno di saluto.
«Bye, bye.»
Cristal prese una trave da un pezzo di muro, lo tirò con forza staccandolo dalla parete. Lo fece strisciare a terra mentre si incamminava verso l'uomo che giaceva al suolo, quando fu sopra di lui alzò la trave e la fece cadere mirando al cuore. Uno sperone di cristallo uscì dal pavimento deviando il colpo che finì invece nella spalla sinistra. Lei alzò gli occhi e scattò verso la donna scomparendo per poi comparire di nuovo d'avanti a lei sferrando un pugno che frantumó il muro di cristallo creato da Jade. La donna saltò in aria facendo comparire una lastra fluttuate, Cristal saltò in aria e gli afferrò una gamba lanciandola a terra dopo aver fatto una giravolta su se stessa. La donna finì al suolo, si rotoló da un lato per evitare il pugno di Cristal in caduta. Jade fece comparire degli speroni vicino a Cristal che spezzò usando solo un avambraccio. La sua pelle era dimentata dura come il ferro, Cristal si mosse e si lanciò sulla donna mettendola sotto il suo corpo. Jade mosse le mani e lei le fermò a terra con le proprie mentre continuava a ridacchiare. La donna fece comparire degli speroni di cristallo che infilzarono tutto il corpo di Cristal, lei però ridette ancora mentre il suo sangue nero colava sul cristallo trasparente illuminato. Cristal incurante del dolore mosse una mano insaguinata e toccò il viso della donna.
«Hai paura... Lo sento.... Sento la tua paura...»
«PAZZA!»
«Pazza? Oh! Si... sono folle! Tu hai paura... Io invece non ho più paura, per questo non sento più dolore... Ma tu?»
Cristal mosse la mano al petto di lei ed iniziò a penetrare la carne della donna con la sua mano. Jade inizió ad urlare e gli speroni scomparirono andando in frantumi. Ad un tratto delle liane di spine avvolsero il corpo di Cristal e l'afferrarono portandola contro un muro legandola e tenendola ben stretta ad esso. Un buco nero si aprì dal nulla, Ania insieme a delle guardie e a Ron comparirono fuoriuscendo da esso. Le guardie si avvicinarono a TJ-Troy puntandogli contro la punta delle loro lance. Jade usò quella situazione per scappare mentre Ron si avvicinò a me aiutandomi a mettermi in piedi ed Ania andò contro Cristal che legata al muro continuava a ridere.
«Cristal ora basta!»
«Cristal, Cristal, Cristal... na na na...»
«Ritorna in te, non lasciare che la follia vinca sulla tua ragione!»
«Muori! Voglio morte! Voglio sangue! È così... Divertente!»
«Calma, puoi farcela. So che hai paura, lo sento ma devi combatterla.»
«Calma, calma, calma... Ahahaha... Senti cosa? Senti cosa eh? Cosa? Cosa?»
«Ti prego Cristal, puoi farcela. Ascoltami lo so che puoi farlo. Coraggio...»
Ania posò la sua mano sul petto di lei che iniziò a gridare:
«Ahhhhh!!»
Lei chinó il capo dopo aver urlato a squarcia gola, Ania si avvicinò ancora di più ma lei alzò di scatto il viso e ridette.
«Scherzetto!» Tirò con forza il corpo in avanti strappando le spine e colpì Ania facendola volare via. Lei in piedi ridendo continuò a barcollare a destra e a sinistra. Mi avvicinai a lei e l'afferrai tra le mie braccia, una colonna di fuoco ci circondó improvvisamente. Chiusi gli occhi e la strinsi forte a me... Quando li riaprii mi trovai avvolto nel buio mentre il mio corpo fluttuava. Da un lato comparve la piccola Cristal illuminata che con le lacrime agli occhi teneva le mani strette al petto.
«Il suo cuore, la sua anima... sta soffrendo devi salvarla.»
«Dov'è?»
La piccola Cristal girò il volto verso una porta che comparve, mi avvicinai e mi girai verso di lei.
«La porterò via da qui.»
«Fai in fretta o noi ci spegneremo, la sua anima è debole. Le voci degli inferni le circondano la mente, non ascoltarle... Vai fai presto.»
Attraversai la porta e mi trovai in una stanza quasi del tutto distrutta. Il pavimento di legno era per lo più marcio e le pareti scrostate dalla pittura e ricoperte di muffa. Mi incamminai dentro quella stanza, ma per ogni passo che facevo la stanza si espandeva diventando sempre più ampia e più profonda. Iniziai a sentire la voce di Cristal nell'aria.
«Perché? Perché devo soffrire.»
«Cristal?!» Urlai, ma lei non rispose.
«Sono sola? Serviró mai a qualcuno? Se poi sarò sola, cosa mi aspetterá? Se invece resto qui tutto l'odio andra via. Vero? Tu, mi proteggerai. Non voglio, non voglio può soffrire. È così soffocante, la vita è così soffocante. Perché sono nata? Perché mi hanno dato la vita? Perché anche la morte mi rinnega.»
Iniziai a correre verso la sua direzione, ma la stanza diventava sempre più più grande, sempre di più. Mi fermai senza respiro guardandomi in torno, urlai sferrando un pugno a terra e il pavimento andò in frantumi facendomi cadere in un altra stanza con un'unica porta. Mi alzai e mi incamminai verso di essa posando il palmo della mano sul pomello, lo girai e la porta si aprì. Cristal sedeva rannicchiata ad un angolo della stanza mentre Xenor deforme uscito dalla sua ombra allungava una mano verso di lei. Vedendomi si girò, allungando la mano verso di me. Sentii delle mani posarsi sulle mie spalle avvolgendomi da una calda luce. Xenor si ritrasse accecato dalla luce alle mie spalle ritornando nella sua ombra. Mi avvicinai a Cristal e gli allungai una mano sorridendogli e pronunciando il suo nome com una voce calma e pacata. Lei alzò il viso e con le lacrime agli occhi afferrò la mia mano la luce divenne più ampia ed accecandoci avvolgendoci e costringendoci a chiudere gli occhi. Quando li riaprii Cristal si stringeva a me tremante per poi scoppiare in un pianto straziante mentre il mio corpo si lasciava coccolare dal suo calore stremato da quell'avvenimento.

L'esiliataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora