'June la ribelle' di DavideManzoni2

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Titolo: June la ribelle

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Titolo: June la ribelle

Autore: DavideManzoni2

Beta: Sì - Cerco

Tipologia: Romanzo

Genere: Avventura

Stato: In corso

Rating: Verde

Trama:

June ha diciassette anni e lascia la scuola per unirsi ai ribelli «Carpe Diem». Governi e multinazionali controllano la vita di tutti tramite TV e web, solleticano istinti primitivi e manipolano l'opinione pubblica. E le scuole non aiutano molto: la prospettiva per i ragazzi è una vita da automi del sistema o da disoccupati.

Perciò nasce la Ribellione con cui i leader dei "Carpe Diem", Nemo, London e Parcival, sfidano i Governi. June, dopo un addestramento feroce si trova a combattere contro forze crudeli e travolgenti tanto da farle mettere in dubbio tutto ciò in cui crede.

Copyright © Davide Manzoni, tutti i diritti riservati.

Sono ingegnere e scrittore. Scrivo su wattpad per confrontarmi con anime affamate di storie, come lupi che cercano continuamente se stessi nei libri che divorano :)

Questa storia è nata dal confronto con molti amici che soffrono le ingiustizie nel mondo sulla loro pelle, a causa di una società che non offre alcuno spazio. Ne è uscita la storia di una giovane ribelle, June, che sfida il Potere dei Governi, per ridare speranza ai coetanei che non hanno più alcun futuro... tuttavia June è anche un'eroina romantica che lotta per l'Amore e la Famiglia minacciati.

Estratto: Un Brano... "Fame"

La porta dei vicini è aperta. Passo davanti a quella porta tutti i giorni e non mi è mai capitato di vederla spalancata. Dall'interno esce il rumore della tv accesa, al massimo volume.

Sbircio nell'appartamento e vedo sul divano Charlie, il mio vicino di sei anni, che sta seduto davanti alla tv. Mi fermo a guardarlo un istante dal pianerottolo: i suoi occhi sono rapiti dalla luce blu dello schermo. E' pallido e più magro del solito, che sia malato?

Dai dialoghi che arrivano dal televisore capisco che sta guardando un programma per adulti, strano! E ancora più strano è che lo faccia con la porta spalancata. Dove sono i suoi genitori?

Decido di bussare:

- Charlie, scusa, dove sono tua mamma e tuo papà?

Mi guarda come se fossi un alieno, poi con voce distante dice:

- Papà non lo vediamo da due mesi e mamma è uscita a cercare qualcosa da mangiare.

Non dico nulla sul padre assente, è un po' che non lo vedo e purtroppo capita che i padri lascino le famiglia, anche tra i borghesi, tuttavia non capisco perché la madre abbia lasciato il bambino da solo e con la porta aperta. Non è normale.

- E' andata al supermercato? Perché non sei con lei?

- Credo che stia frugando nei bidoni della spazzatura, abbiamo finito i soldi. Io mi vergogno ad andare nella spazzatura e sono rimasto qui. Mamma dice che se mi vergogno è meglio che stia a casa.

Quella frase mi colpisce come un pugno allo stomaco.

Non posso credere che nel mio palazzo, in una zona quasi centrale, ci sia tanta povertà.

- Ma come finiti i soldi Charlie? I tuoi genitori sono impiegati di primo livello.

Spero che il bimbo capisca cosa intendo, magari ha udito qualche spiegazione fra i genitori e sa darmi maggiori spiegazioni. Lui alza le spalle magre e dice:

-Hanno perso il lavoro: è successo da quando hanno litigato con la maestra. Mamma dice che se non stai alle regole sei finito, ma che lei vuole essere libera. E cosi ha litigato anche con papà e lui se ne è andato, dice che ci manderà di soldi, ma per ora non ha mandato nulla.

Capisco ora l'aspetto emaciato del bambino: è fame! Forse non mangia da giorni.

- Vuoi del pane?

- No grazie, la mamma non vuole che accettiamo la carità.

Senza dire altro, con un nodo allo stomaco, corro nel mio appartamento e riempio una borsa di tutto quello che trovo in dispensa: biscotti, scatolette di tonno, cracker... e glieli porto.

Mi guarda come se fossi un angelo sceso dal cielo. Non ha il coraggio di rifiutare ma neppure di mettersi a mangiare. Rimane zitto e serio e una lacrima gli scende sul viso.

L'abbraccio e lo lascio solo, accostando la porta. Credo che preferisca non farsi vedere mentre mangia ciò che gli ho portato, ma spero che, dietro la porta, divori tutto.

Sono allibita. Il telegiornale non dice nulla dei nuovi poveri tra noi. Continua a mostrare gente che partecipa a quiz televisivi, oppure serie con bellissime donne scollate scarrozzate su auto sportive da fustacchioni abbronzati, in un clima da telenovela. Come mai nessuno in tv, e neppure sui social, parla dei bimbi come Charlie abbandonati davanti alla tv dai genitori mentre sono fuori a frugare nei bidoni?

Quanti saranno i bimbi come lui in città? Molti sospetto.

Ecco perché voglio diventare una ribelle: non riesco a sopportare l'idea di vedere altri bambini affamati come Charlie.

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