2. Festa di carnevale

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                                                                    Palazzo dei Capuleti

Il capofamiglia era seduto su un seggio simile ad un trono e, davanti a lui, atteggiato ad un ossequioso rispetto, c'era un ragazzo dai capelli rossi vestito elegantemente.

" Allora, mio caro cugino Paride " disse il padrone di casa " a cosa devo la tua visita?"

Il giovane si lisciò la giubba tempestata di perle e sorrise:

" Sono venuto qui, mio nobile cugino, con le intenzioni più serie.
Desidero chiederti la mano di tuo figlio Harry, promettendoti di trattarlo sempre con il massimo rispetto "

L'uomo più anziano annuì serio e si accarezzò la barba perfettamente curata.

Riflettè sugli incredibili vantaggi che il matrimonio fra Harry e Paride avrebbe portato alla sua famiglia in ambito monetario e societario e disse:

" Penso che la tua proposta sia molto allettante sia per me sia per mio figlio, ma Harry è troppo giovane, ha appena compiuto sedici anni e deve ancora completare i suoi studi.
Si potrà parlare di matrimonio fra un anno o due, però, in attesa di ciò, ti concedo di corteggiarlo un po'.
Potrai farlo alla festa in maschera che ci sarà stasera qui a palazzo "

Paride si inchinò in modo ossequioso e annuì, prima di uscire dalla stanza.

Nello stesso momento in un altro palazzo, appartenente però alla famiglia Montecchi, un giovane diciottenne dagli occhi blu fissava il panorama fuori dalla finestra della sua camera con aria desolata.

" Louis, non puoi continuare ad essere triste per un ragazzo che non ti vuole!" esclamò un giovane moro entrando nella stanza.

Louis si girò e fissò suo cugino Mercuzio, che aveva appena parlato, dicendo:

" Lo so, ma Rosolino mi piaceva un sacco, solo che non so per quale oscuro motivo abbia fatto voto di castità "

" Appunto " intervenne un altro giovane somigliante a Mercuzio " proprio per questo dovresti dimenticarlo "

Louis osservò Benvolio che aveva appena espresso la sua opinione e scosse la testa.

" Non è facile, cugini "

Mercuzio gli si avvicinò e gli mise una mano sul braccio.

" Ho io la cura per te! Stasera ci mascheriamo e ci infiliamo alla festa di carnevale che si tiene al palazzo dei Capuleti!"

" Ma sei pazzo?" gridò Louis " Se quei bastardi ci scoprono ci ammazzano !"

" Saremo mascherati, cugino e poi dai...un po' di rischio ci vuole. A te serve una botta di vita!" disse Benvolio.

Louis, suo malgrado, accettò perché aveva davvero bisogno di uscire di casa e distrarsi.

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