Capitolo 8

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Mi sveglio indolenzita, come se qualcosa fosse sopra di me, in effetti è così, la gamba di Dajana è sopra il mio stomaco e il braccio di Katherine è sulla mia faccia <<Insomma ragazze!>> me le scrollo di dosso e le butto giù dal letto, questa mattina sono di pessimo umore, la fase depressiva è passata facendo spazio all'incazzatura <<Eccola qui! Non voglio essere nei panni di Black in questo momento>> disse Dajana sporgendosi dal basso del pavimento <<Certo, non ne uscirà vivo>> dissi con la faccia che dichiarava guerra. Mi incammino a passo spedito verso la stanza di Black o forse dovrei dire verso la nostra stanza, spalanco la porta e lui si sveglia di scatto <<Dobbiamo parlare!>> dico agguerrita, ma tutte le mie intenzioni sfumano appena si alza con indosso solo un paio di boxer, "Okay Caroline non lasciarti distrarre dalla mercanzia di costui e vai all'attacco" penso, <<Allora, mi va bene andare in Canada, non ho nulla in contrario ma devi ascoltarmi, mi è stato detto che sono figlia della Dea della Luna e che i miei poteri emergeranno quando diventerò un licantropo quindi la mia domanda è..... quando hai intenzione di marchiarmi?>> dissi camminando avanti e indietro per la stanza.

Lui mi prende per la vita e mi scaraventa sul letto mettendosi sopra di me <<C-cosa stai facendo?>> dico con una voce più stridula del dovuto <<Devi sentirti pronta per essere marchiata, dimmi, lo sei?>> mi dice con uno sguardo ammaliatore <<Lo sono>> dico sicura di me <<Bene, quando meno te l'aspetti ti marchierò e ti farò raggiungere vette di piacere mai esplorate prima>> si alza scoccandomi un casto bacio sulla bocca e lasciandomi con una promessa che mi fa avvampare al solo pensiero.

La sera è giunta in fretta, io, Katherine e Dajana siamo pronte per partire e andare in Canada, ognuno va alla sua macchina e ci dirigiamo verso il nostro obiettivo, la casa branco dell'Alpha Jackson. Appena scesi dal traghetto ci inoltriamo in un piccolo sentiero boschivo che dopo un paio d'ore si apre in un'immensa radura scoprendo la casa branco. <<Alpha Black che piacere rivederti! Quest'anno sei in compagnia della tua compagna vedo!>> dice squadrandomi da capo a piedi <<Si Jackson, potresti portarci alle nostre stanze? Sai è stato un lungo viaggio e siamo stremati>> <<Ma certo! Vi scorterà Linda>> arrivati davanti alle nostre camere Linda ci lascia e finalmente posso familiarizzare con un vero letto. Qualcos'altro attira la mia attenzione, Black si sta vestendo con dei pantaloni di pelle marroncino chiaro e solo una tracolla <<Così mi consumi piccola>> mi dice <<Non chiamarmi piccola>> dico irritata <<Come vuoi tu>> mi sembra accondiscendente oggi <<Piccola>> scherzavo! Ritiro tutto. Apro il mio armadio e devo dire che questi vestiti alla greca mi piacciono molto, ne indosso uno bianco che arriva fino alle caviglie con una cintura dorata e dei sandali, esco dal bagno imbarazzata <<Sei bellissima, sai cosa mi piace di questi vestiti?>> dice malizioso <<Cosa?>> <<Che si possono togliere facilmente, sai intravedo la tua biancheria in pizzo da questa angolazione>> se possibile divento ancora più rossa <<Black! Sempre a quello pensi!>> usciamo e ci dirigiamo in sala grande per la cena. Dopo aver cenato mi ritiro nella stanza mentre Black discute di affari con Jackson, decido di farmi un bagno rilassante, quando esco mi avvolgo un asciugamano attorno al corpo e quando entro nella stanza trovo Black in procinto di spogliarsi <<Mio Dio Black potevi dirmi che eri rientrato!>> faccio per scappare di nuovo in bagno ma lui mi prende per la vita e mi avvicina a se, e l'unica cosa a cui riesco a pensare è che ho solo un misero asciugamano come protezione, i suoi addominali sono troppo peccaminosi per non guardarli, con uno scatto fulmineo mi getta sul letto e lancio un piccolo urletto per la troppa irruenza, si avvicina piano piano come un predatore e quello che vedo nei suoi occhi, possibile sia desiderio? Mi bacia in modo irruento e passionale, gli cingo le braccia al collo e le gambe alla vita ricambiando il bacio, le nostre lingue si scontrano e lottano contro loro stesse, trasportata dalla passione incomincio ad esplorare i suoi muscoli mentre lui mi fa delle leggere carezze sulla schiena, si allontana da me togliendo l'unico pezzo di stoffa che ci separava, l'asciugamano, lanciandolo via <<Sei stupenda>> mi dice con voce roca e sexy, ricomincia a baciarmi in modo burbero e l'unica cosa che ci separa ormai sono solo i suoi boxer, li sfila e adesso siamo entrambi nudi, mentre con le sue mani esperte rispetta la promessa di farmi provare un piacere mai provato prima, le sue dita si muovono dentro di me in modo deciso e delicato <<Te la senti?>> mi dice <<Si>> fu l'unica cosa che mi uscì dalle labbra, prese l'iniziativa e quando entrò dentro di me il piacere invase completamente il mio corpo, mi scordai di tutto, anche del dolore provato durante la mia prima volta e non mi accorsi del marchio che mi aveva lasciato sul collo.


 Angolo me:

Volevo ringraziarvi per tutte queste visualizzazioni!! Non mi aspettavo di raggiungere un numero tanto elevato quindi ancora grazie, lasciate le stelline e buona lettura ;)

The fate of an AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora