Epilogo

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Pov's Caroline

Quando tornammo a casa, tutto il branco era lì ad aspettarci, ero cosi contenta che Aron fosse morto <<Caroline noi andiamo okay?>> guardai le mie amiche, <<Certo andate pure>> prima che potessi muovere un passo sentii che qualcuno mi bloccava <<Figlia mia, possiamo parlare?>> non ero sicura di potergli dare una seconda possibilità, ma decisi di tentare <<Si, Black aspettami qui>> mio padre mi condusse in un luogo appartato e incominciò a parlare <<So di non essere il padre che ogni ragazza desidera, so che fino a poco tempo fa volevo solo ucciderti e so che è deplorevole adesso venire da te in cerca di perdono, ma quando sono stato con Black e i tuoi amici ho capito, ho visto la determinazione nei loro occhi, era più potente del potere che volevo raggiungere, mi sono chiesto "E se diventassi il più forte, chi condividerebbe con me la mia felicità?" e mi sono accorto di essere solo, di non avere nessuno, insomma persino il Diavolo riconosce che il sangue non si tradisce, e tu sei sangue del mio sangue, nonostante i miei piani iniziali non credevo di avere una figlia cosi bella e tenace, in te, rivedo me da giovane, e mi sono accorto che i miei piani sono cambiati, il potere non conta se si è da soli, adesso voglio riconquistare la fiducia e l'amore della mia famiglia, me lo permetterai?>> ero sconvolta, ma allo stesso tempo toccata dalle sue parole, leggo nei suoi occhi il pentimento e credo di poter essere quasi vicina a provare un briciolo di affetto verso di lui <<Senti, per colpa tua ho perso mio figlio, so che è stato Aron a farlo, ma se tu non avessi riportato Aron nella mia vita non sarebbe successo>> era visibilmente deluso ma continuai <<Mi hai rapita, fatto del male ai miei amici, e volevi anche uccidermi, ma nonostante questo credo di essere disposta a darti un'altra possibilità, ad una condizione>> mi guardò <<Che condizione?>>

<<Che i tuoi vampiri non ci daranno più fastidio, e che tu ti trasferisca qui insieme a noi>> lui rise <<Queste sono due condizioni>> risi anche io <<Esatto, quindi?>>

<<Accetto>> lo abbracciai <<Benvenuto, papà>> e potei giurare di averlo sentito piangere per la prima volta

3 anni dopo

<<Jasmine ferma ti prego!>> la rincorrevo da tutte le parti, mia figlia Jasmine, di soli tre anni era più veloce della sua mamma licantropo <<Black!! Aiutami!!>> Black era appollaiato sull'erba a godersi la scena <<Neanche per sogno, sto morendo dalle risate>> lo guardai torva <<Niente più carbonara Black, ti puoi scordare il tuo piatto preferito>> divenne pallido <<Piccola Jasmine, vieni da papà, non vogliamo far arrabbiare la mamma vero?>> come godevo, lo avevo in pugno, metti in discussione la carbonara e lo avrai monopolizzato per tutto il tempo necessario <<Fratello sei un caso perso>>

<<Stefan, Jonathan anche voi impegnati con i bambini? Dove sono Dajana e Katherine?>> anche loro avevano dei bellissimi bambini <<Quelle due stanno arrivando, hanno ricevuto una chiamata dal branco di Xavier da parte di Jenny e Roxy>> Jenny e Roxy dopo la battaglia di tre anni fa se ne sono andate insieme ai loro compagni per creare un nuovo branco, è da molto che non li vedo <<Caroline! Domani arrivano Jenny e Roxy con i loro figli!!!>> ci stavamo riunendo a poco a poco <<Veramente siamo già qui>> mi girai alla voce di Jenny <<Katherine ha attaccato prima che le dicessi che eravamo proprio dietro l'angolo, davvero stupida come sempre>> vidi un bambino di almeno quattro anni dietro Xavier, Jenny era incinta prima della battaglia, è venuta a scoprirlo poco dopo, vidi Jasmine che si staccava da Black per correre incontro al bambino di Jenny, <<Lui è Justin>> disse Xavier, Justin si fece avanti e con una sicurezza molto elevate per un bambino di quattro anni disse <<Ti sposerò, sei mia>> inutile dire che le lacrime iniziarono a sgorgarmi dalle guance, a quanto pare la mia Jasmine ha trovato il suo compagno a soli tre anni <<Caro amico, pare che i nostri branchi stringeranno un patto di alleanza solido come la roccia>> disse Xavier rivolto a Black <<Prima tuo figlio dovrà ritenersi degno di mia figlia>> alzai gli occhi al cielo, il solito protettivo, finalmente però tutto andava per il meglio. 


Angolo me:

Non sono morta, il momento critico della scuola è passato e sono ritornata in carreggiata, questo è l'epilogo, ma dentro la mia testa sta prendendo forma un'altra storia sui licantropi quindi devo solo scrivere trama e far prendere un senso alla storia, ci vorrà tempo ma ne varrà la pena, spero di avervi intrattenuti e fatto ridere, buona lettura ;) 

The fate of an AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora