Capitolo 1

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Mi ricordo ancora il giorno in cui io e mio fratello Federico abbiamo deciso di partire per Milano e lasciare quella casa piena di ricordi tristi. Per mio fratello fu molto difficile lasciare il suo migliore amico Marco, si volevano tanto bene.
Mio fratello adesso è andato a prendere un ragazzo, non so chi sia,  ma mi ha solo detto che quando avevo sei anni mi ero innamorata di lui. L'unica persona che credevo di amare a sei anni è Benjamin , però è impossibile che lui venga qui.
Io lo amo ancora nonostante la distanza che ci divide , però lui non sa che lo amo ed è una fortuna.
Sento aprire la porta dal piano di sotto, sarà mio fratello col suo ospite.
Scendo di corsa e vedo mio fratello che entra con due valigie insieme ad un ragazzo, non so chi sia, mi sembra una faccia familiare ma non mi viene in mente nessuno. Il ragazzo si volta verso di me ed esclama : < Quanto sei cresciuta, Ire! > viene verso di me per abbracciarmi, ma io mi scosto < Ma chi sei tu? > chiedo < Come non mi riconosci? Sono Marco! >
Appena sento quel nome gli salto adosso, non posso crederci e proprio lui.
< Mi sei mancata, piccola!> dice ridacchiando. < Anche tu!! > gli dico ridendo tra le sue braccia.
< Dai piccioncini venite ad aiutarmi a salire le valigie e gli scatoli in macchina.> dice Federico ridendo. < Io prendo le scatole > dico quasi urlando.
Vado a prendere gli scatoloni in auto e salgo al piano di sopra. Mi volto per cercare mio fratello e lo vedo in camera mia.
< Fede perché sei in camera mia e non nella tua?> chiedo confusa.
< Perché la tua camera ha due letti e la mia ne ha solo uno> dice indicando i due letti.
< Tranquilla non ti mangio> dice Marco facendo un sorrisino.
< Ma? > cerco di oppormi, ma mio fratello mi precede. < Niente ma.>.
Nn sopporto mio fratello quando fa così, è insopportabile. < Cosa volete per pranzo?> continua come se niente fosse.
< Cibo cinese!> urla Marco.
< Anche per me cibo cinese!> dico facendo un piccolo urletto di felicità .
Mio fratello esce dalla camera e scende nel piano di sotto sbuffando.
< Irene dove posso sistemare i miei vestiti nel tuo armadio?> chiede Marco chinandosi per aprire una delle due valigie.
<Lasciali in valigia > dico secca.
<Quindi tu vorresti dirmi che per tre anni i miei vestiti dovrebbero restare in valigia > scoppia a ridere e non posso fare altro che notare il suono meraviglioso che ha la sua risata.
< Tre anni? Va bene, okay. Vedi quella metà d'armadio? Bè , è vuota puoi mettere tutto lì > dico indicando la parte destra dell'armadio.
< Grazie. Perché hai questo armadio così grande?> chiede aprendo le due ante dell'armadio e iniziando a uscire dalla valigia delle felpe nere.
<Perché quando sono arrivata avevo una marea di vestiti, dopo ho buttato tutto ciò che non mi piaceva. > spiego sedendomi sul letto e osservandolo. 
&lt Che lenzuola vuoi che ti metta suo letto? > chiedo alzadomi dal letto e andando verso la cassettiera dove tengo le lenzuola pulite.
< Nella valigia blu  ho portato le mie lenzuola e le mie coperte > dice indicando la valigia vicino al mio letto.
< Ti metto le lenzuola sul letto > dico aprendo la valigia e prendendo delle lenzuola blu e bianche.
< Grazie> noto le sue guance arrossire e sorrido.
< In quel mobile ci sono due cassetti liberi, puoi usarli > dico iniziando a mettere le lenzuola sul letto.
< Ok, grazie ancora > dice cercando di nascondere le sue guance nuovamente arrossate.

Marco non ha ancora finito di sistemare le sue cose, mi chiedo cosa abbia portato in tutte quelle scatole.
< Cosa c'è in tutte quelle scatole? > chiedo arrossendo, sono sempre stata molto curiosa e questo mi porta ad essere invadente.
< Non sei cambiata molto, sei sempre molto curiosa > dico ridendo. Arrossisco.
< C'è tutto ciò che mi serve per lavorare da casa> dice sorridendomi.
< Che lavoro fai? > chiedo mentre lo osservo chiudere le valigie ormai vuote.
< Mi occupo di un'azienda > dice.
< wow! > cerco di fare uno dei miei migliori sorrisi. Anch'io ho sempre sognato di lavorare in una azienda, ma no ne ho avuto l'occasione e credo che non l'avrò mai.
<Posso lavorare sia a casa che in azienda > spiega lui, io annuisco non sapendo cosa dirgli.
Esce dalla mia stanza e così ne approfitto per cambiarmi. Mi devo vestire comoda, oggi alle 15:00 devo andare a lavoro . Dopo 5 minuti passati a fissare  i miei vestiti ho deciso  di indossare un paio di jeans, la mia maglietta della Nike e le super star. Metto tutto sopra il mio letto e vado in bagno a farmi una doccia.
Ho appena finito di farmi la doccia . Vado in camera mia, quando entro in camera vedo Marco disteso sul suo letto col telefono in mano.
< Marco esci per favore > dico arrossendo e stringendo l'asciugamano sul mio corpo .
< Perché? Tanto hai l'asciugamano >. Non lo ricordavo così spavaldo.
< Vattene via. >  gli ordino, lui fa come dico sbuffando e chiudendo la porta dietro di se.

Mi vesto con calma per poi uscire dalla camera e andare ad asciugarmi i capelli in bagno.
Quando arriva il cibo cinese io sono già pronta , così scendo al piano di sotto con un sorriso stampato in faccia. Sono molto felice che Marco rimarrà qui per moltissimo tempo. Potrebbe essere la mia opportunità per provarci con lui.

Innamorata del migliore amico di mio fratello[ in revisione ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora