Sembra un bacio

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- Sembra un bacio

Le parole di Lily avevano profondamente colpito Scorpius, che cercava di non pensare, anche se gli tornavano in mente tutti i loro incontri precedenti: lei col suo stupido profumo di rose, lei che si fa largo sulla sua coperta, lei coi vaneggiamenti sul suo essere come la luna, quando lui non si sentiva sole perché non era caldo e non dava la vita. Adesso era caldo perché il nervosismo lo faceva ribollire e, a quanto diceva Lily, sapeva “farle sentire la vita”: non sapeva davvero cosa fare con lei, quindi la guardò, mentre una lacrima le scendeva lungo una guancia, nonostante l’espressione fiera. Scorpius deglutì:

-Io ho bisogno di te- disse piano -Sei l’unica che non ha paura di Madelaine, che non trema solo sentendo il nome di suo padre. Io ho bisogno di te, ma sono preoccupato per te: da me non avrai affetto, amicizia o amore perché non voglio preoccuparmi più di così per te. Lo capisci?

-Cazzate, Malfoy!- rispose lei -Tu mi dai già queste cose: mi baci una spalla, mi chiedi se mi fanno male i lividi, guardi con me le stelle e sono l’unica a cui pensi quando sei giù. Nessuno si è mai comportato così, anche se diceva di amarmi: tu dici il contrario, ma questi sono gesti d’affetto, punto.

-Va bene- rispose lui, scocciato. -Se ti abbraccio è un gesto di affetto?- chiese con aria un po’ sostenuta.

-Sì che lo è…- rispose lei, un po’ stupita -Oh… è un modo per chiedere un abbraccio?

Lui rispose di sì con la testa e la guardò, cercando di nascondere gli occhi lucidi, stringendole le braccia al collo: grazie al basamento della colonna erano alti uguali, ma lei scese dal gradino, tornando un po’ più bassa di lui. Teneva la testa all’altezza della sua spalla, con le braccia gli stringeva forte la vita, mentre sentiva che un braccio di Scorpius la teneva all’altezza delle spalle e la mano opposta le accarezzava i capelli: a guardarli, non si capiva chi stesse consolando l’altro. Dopo alcuni minuti, sciolsero il loro abbraccio: Lily si sedette e invitò Scorpius a fare lo stesso, vedendolo ancora pensieroso.

-Come sono state queste ore con lei?-chiese con voce pacata. Lui le raccontò tutto, dal suo arrivo inaspettato la sera prima, alle assurde pretese su di lui, alle minacce velate alla sua famiglia, senza evitare di parlare di come si sentisse dentro, per quanto fosse già palese.

-Da una parte speravo che in questi due anni fosse migliorata- spiegò Scorpius -ma dall’altra sapevo che se avessi ceduto anche solo per un attimo mi sarei trovato in un casino troppo grande per la mia famiglia. Lei mi considera come una cosa sua, ma io non sono una cosa e non sono suo!

-Perché quando ti ha baciato non l’hai respinta?

-Non avevo praticamente ancora realizzato che fosse lì, ero come bloccato e lei ne ha approfittato: non è stato come quando… come quando un bacio te l’aspetti- spiegò lui un po’ imbarazzato -Sai quando senti che è nell’aria… Gli occhi che si muovono veloci, le labbra secche, il nodo alla gola… Poi succede e senti il corpo che va da solo: il cuore che batte in ogni angolo, lo stomaco sottosopra e poi…e poi a scendere… Con lei non ho sentito niente, assolutamente niente.

-Soglia, Malfoy- disse lei senza guardarlo.

-Ho detto qualcosa di…esagerato?- domandò lui sinceramente stupito.

-Hai questa ingenuità ogni tanto!- rispose lei cercando di mantenere la calma -Sei tremendo certe volte…

Gli occhi che si muovono veloci, le labbra secche, il nodo alla gola…

-Soglia, Potter!- si trovò a dire Scorpius. -Anzi, direi che possiamo proprio andare… Sono quasi le dieci- concluse, alzandosi in piedi e porgendo una mano a Lily per invitarla ad alzarsi a sua volta: lei la prese e si incamminarono lungo il corridoio, accorgendosi di essersi tenuti per mano solo quando arrivarono al bivio.

Un giorno sì e uno no [scorily♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora