Bel giorno per morire

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Bel giorno per morire

Astoria fissava la tavola, ancora coperta dalle tazze della colazione e dai resti di fette biscottate: di solito a sparecchiare ci pensavano i genitori di Oliver, che amavano farsi chiamare spocchiosamente “i domestici”, ma che più che altro erano amici di famiglia che davano una mano in casa. I Malfoy accettavano la loro collaborazione perché sapevano delle difficoltà incontrate nel trovare un lavoro, quindi li avevano assunti per occuparsi di quella casa gigantesca. Da quando, però, Oliver aveva avuto “l’incidente”, come lo chiamavano loro, Astoria aveva ritenuto di potersi occupare da sola delle faccende domestiche: fortunatamente era una strega, quindi il grosso del lavoro lo poteva fare a colpi di bacchetta, mentre la madre di Oliver era assolutamente babbana. Una babbana alla corte dei Malfoy, pura fantascienza: forse, però, Draco aveva davvero smussato molto i suoi spigoli nel corso degli anni.

-Mi fa un estremo piacere vederti così…sguattera!- esclamò una voce cattiva alle sue spalle. Hector Hamilton si era materializzato in casa e fissava con aria derisoria la donna, totalmente colta alla sprovvista.

-Draco!- cercò di gridare con voce rotta, mentre notava la presenza di Madelaine e Josh insieme a lui -Draco!- chiamò di nuovo e stavolta lui la raggiunse, già con la bacchetta puntata, intuendo che la situazione non fosse delle migliori.

-Esci da casa mia!- intimò allo sgradito ospite, che si limitò a ridere di lui: Harry, Ginny, Scorpius e Lily arrivarono alle sue spalle, tutti con le loro bacchette sguainate, da bravo esercito -Te lo ripeto, esci da casa mia! Cosa siete venuti a fare?

-Beh, è il compleanno dei miei ragazzi- iniziò Hector con voce melliflua -Da oggi potranno Smaterializzarsi da soli… L’idea che ha avuto la mia bambina mi piace molto, quindi credo che la metterò in pratica subito. Petrificus totalis!- gridò all’indirizzo di Scorpius, che cadde a terra come una statua. Madelaine si materializzò accanto al suo corpo e lo afferrò saldamente, cercando poi di Smateralizzarsi via: per sua sfortuna, non era né troppo esperta, né troppo portata, quindi non riuscì immediatamente nel suo intento. Ciò diede a Lily il tempo necessario di Schiantarla lontano da lui, mentre Astoria annullava l’incantesimo.

-E tu chi saresti?- domandò Madelaine con tono superbo, mentre Lily si scaldava visibilmente.

-Lei è la mia ragazza- rispose Scorpius seccamente, alzandosi per porsi accanto a lei.

-Ancora con questa storia…- sibilò tra i denti l’altra, sgranando poi gli occhi some accorgendosi di aver detto qualche parola di troppo.

-Cosa intendi con “ancora”?- gridò Harry -Allora quello che ci ha raccontato Lily è tutto vero! È davvero chi dice di essere! Questa è mia figlia, stronza, è mia figlia!

-Se te ne dimentichi è un problema tuo!- rispose lei con un ghigno -Anzi, toglierò il problema alla radice!

Madelaine si materializzò alle spalle di Lily e, stavolta, riuscì a scomparire portando con sé la ragazza: Scorpius fissò Hector con sguardo furente.

-Dove l’ha portata?

-Cosa vuoi che ne sappia?- rispose lui con sufficienza, mentre Scorpius si avvicinava a Josh.

-Dove l’ha portata?- domandò a quello che per sei anni era stato il suo compagno di stanza -Dov’è? Dimmi dov’è?- gridò, prendendolo per il colletto della camicia con una mano. Josh assunse un’espressione marmorea, socchiuse un po’ gli occhi e dilatò le narici, poi scosse la testa: avvicinò un dito alle labbra e iniziò come a boccheggiare.

-Gli ho tolto la parola- spiegò banalmente Hector -Succede a chi disobbedisce agli ordini: se non vuoi che si ribellino, non lasciare che parlino…- disse, rivolgendo poi un’occhiata compiaciuta a Madelaine, appena riapparsa con un sorrisetto soddisfatto, segno che almeno lei non lo avrebbe tradito.

Un giorno sì e uno no [scorily♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora