Delirio?

1.2K 65 14
                                    

 Delirio?

Madelaine Hamilton rise in modo malefico e sguaiato dopo aver pronunciato la più orribile tra le Maledizioni senza perdono: solo quando stese il braccio davanti a sé, però, ebbe modo di constatare con orrore che la sua bacchetta non era affatto come la ricordava. Era spaccata in due, piegata al centro in un angolo innaturale, forse a seguito delle compressioni subite dai corpi dei serpenti: il fatto che avesse il braccio steso la portò, appunto, a domandarsi che fine avessero fatto quei bestioni. Quattro bisce inoffensive giacevano ai suoi piedi prive di vita: la rottura della bacchetta aveva deviato il colpo, indirizzando l’incantesimo verso i serpenti anziché contro Draco. Poco male, si era liberata e avrebbe scampato l’accusa di omicidio e la detenzione ad Azkaban per non aver commesso il fatto, così pensava: peccato che i Dissennatori avessero di che dissentire.

-Papà…- chiamò con voce tremula -Perché stanno venendo qui?

-Perché sei una stupida!- sbraitò Hector -Non devi usare quell’incantesimo! Sei maggiorenne adesso, sapranno subito dove sei e ti verranno a prendere, non è più come una volta, che riuscivamo a non farci beccare!

-Questa è una confessione di omicidio, signor Hamilton?

-Primo ministro…- sussurrò lui in un fil di voce, vedendolo apparire alle sue spalle, tra gli sguardi attoniti dei presenti -Come…?

-Conosce Ron e Hermione Weasley?- domandò Salvado -Qualcuno li ha Obliviati la scorsa notte, ma non al punto di far dimenticare loro di essere stati a casa Malfoy con la famiglia Potter: non vedendoli rientrare, però, sono tornati a cercarli. Non hanno trovato nessuno, quindi si sono allarmati: li hanno cercati con una diavoleria babbana…PSP? GSM? No, no, GPS, ecco, che avevano inserito in un altro affare, come uno specchietto tondo…

-Specchietto da dentisti! È tanto difficile?- si stizzì Hermione, comparendo accanto a lui, salvo poi ricordarsi che quello era il primo ministro, quindi c’era poco da fare la saputella.

-Signor Hamilton- riprese Salvado -c’è qualcosa che vuole dirmi? Altrimenti i Dissennatori saranno ben lieti di condurla ad Azkaban senza alcun processo: non sono sicuro che possano essere “lieti”, ma non ho alcun dubbio riguardo al suo arresto.

Hector tacque, quasi rassegnato, poi i suoi occhi si illuminarono, come presi dalla follia: rise, quasi senza espressioni, poi si voltò e iniziò a correre, lanciandosi nel vuoto. Il suo corpo si schiantò poco più in basso, cozzando contro uno sperone di roccia, la testa grondante di sangue: Madelaine non fiatò, limitandosi a coprirsi la bocca con una mano e iniziando a piangere. Il primo ministro dispose che i Dissennatori si accertassero del decesso di Hector Hamilton: i guardiani di Azkaban si attardarono attorno al corpo, come cercando di succhiare via un’anima che non c’era più, quindi si allontanarono, portando con sé il consueto alone di gelo.

-Non riesci a guardarli?- domandò a voce bassa Astoria, avvicinandosi a Draco: era ancora dolorante per essere stata sbattuta contro il costone di roccia, ma almeno riusciva ad abbozzare qualche passo.

-Mi ricordano quando è toccato a mio padre…- ammise lui tristemente.

-Guardali, Draco- suggerì lei -Stavolta sono qui perché è tutto finito: non c’è più il contratto, non c’è più motivo di aver paura, non c’è più niente di cui preoccuparsi. È tutto finito…

Draco alzò gli occhi: il sole di quella località sconosciuta stava tramontando, lasciando l’aria a colorarsi di arancione. Attorno a lui, solo persone ferite, nel corpo o nell’anima, e un senso di vuoto nel petto: Hermione stava sciogliendo l’incantesimo che legava Lily e Scorpius, mentre Ginny convinceva Astoria a sdraiarsi a terra per non affaticarsi, “Fa niente se si sporca la tua bella vestaglia da camera!”.

Un giorno sì e uno no [scorily♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora