Cambiati i vestiti e sciogliti i capelli

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 Cambiati i vestiti e sciogliti i capelli

Hugo e Margareth sedevano con aria annoiata su uno dei divanetti della sala Grande: completamente ignari di cosa stesse accadendo nel corridoio, come del resto tutti i presenti in entrambe le sale, si guardavano con aria sconsolata per aver perso, in men che non si dica, il titolo di “coppia interessante della festa”, decisamente scalzati da Lily e Scorpius e il loro bacio da favola.

-Uh, idea, idea, idea!- esclamò all’improvviso Hugo, avvicinandosi a uno dei tavoli su cui erano posate le bevande: avvicinò la bacchetta alle varie caraffe e, bisbigliando un incantesimo, a poco a poco iniziarono a zampillare fontane colorate da ogni brocca, producendo anche spettacolari vortici liquidi che andavano poi a ricadere o nelle caraffe stesse o nei bicchieri di coloro che si avvicinavano incuriositi. Occhi puntati su Hugo Weasley, ego a livello cento: Margareth si avvicinò a lui con aria soddisfatta, ormai certa di avere in pugno la fascia di “componente femminile della coppia interessante della festa”, ma dovette ricredersi.

-Guarda come nuoto!- gridò Rose Weasley sospesa in aria da Marine, che la faceva levitare, mentre lei dava profonde bracciate al nulla come se, appunto, stesse nuotando: sembrava divertirsi un mondo e anche la sua amica rideva in modo incontrollabile, segno evidente che entrambe avevano alzato un po’ il gomito.

-Fai nuotare anche me!- si lamentò Marine, dopo aver fatto scendere l’amica e essersi fatta librare in aria: salutò con sorriso ebete Margareth, che la guardava con occhi sbarrati accanto a Hugo, altrettanto sbigottito dal comportamento della propria sorella. Si avvicinò a loro Albus, che con aria serena e pacata squadrò sua cugina e domandò:

-Quanti bicchieri hai bevuto?

-Uno Bruno, Due Bue, Tre Frappè! Tre bicchieri di quella cosa rosa!- rispose tutta contenta Rose, facendo segno con le dita che i bicchieri erano stati proprio tre e lasciando intendere di aver bevuto un cocktail a base di vodka e Erba Glassa, cosa che l’avrebbe lasciata brilla per un bel po’.

-E tu Marine?- chiese sconsolato a quella che nuotava.

-Bruno, Bue, Frappè…e quattro! Cos’è che fa rima con quattro?!- chiese,ridendo fino alle lacrime, rivelando di essersi lasciata prendere la mano anche più della sua amica.

Hugo e Margareth tornarono mogi al divanetto, cercando di godersi la canzone di Nena Quark che in quel momento animava la loro noiosa serata.

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Lily giaceva a terra, apparentemente svenuta, quindi stavolta fu Oliver a cercare di metterla seduta per farla riprendere: a poco a poco, la ragazza aprì gli occhi e Scorpius, sollevato dalla cosa, si voltò verso Madelaine, sempre più deciso a non risparmiarle nulla.

-Voglio sapere dov’è il contratto! Dimmelo Madelaine, altrimenti…- gridò, ma fu interrotto da Oliver, che cercò di calmarlo.

-Non te lo dirà, già sai come ragiona la stronza…- ammise sconsolato. Madelaine, però, giudicò questo appellativo come un affronto troppo grosso e non glielo perdonò: aprì la scatolina lasciata sul tavolo da suo padre, ne estrasse una boccetta con un liquido verde e la scagliò a terra, facendola rompere e producendo un botto, da cui esalò del fumo del medesimo colore. Urlò poi uno Schiantesimo contro Oliver e, insieme al fratello, afferrò la grossa chiave d’ottone contenuta nella stessa scatoletta, scomparendo istantaneamente: Scorpius trovò di nuovo l’amico accasciato accanto a sé, che però stavolta non era stato Confuso, bensì Schiantato e colpito da quello strano fumo verde. Il suo corpo era freddo e pallido, non sembrava respirare e, nonostante continuasse a chiamarlo, non accennava a svegliarsi: la professoressa McGranitt si portò una mano alla bocca e assicurò a tutti che avrebbe fatto il possibile per venire a capo della situazione senza che nessuno venisse a scoprire l’accaduto, correndo poi ad allertare Madama Chips perché preparasse l’infermeria. Draco e Harry fissavano increduli la scena, domandandosi se non avessero fatto troppo poco per evitare ciò che stava accadendo, per quanto fosse poco chiaro anche a loro di cosa si trattasse: Astoria, però, li distrasse dalle loro congetture, guardandosi attorno.

Un giorno sì e uno no [scorily♡]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora