Capitolo 11

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Cercai le cuffiette nello zaino ed appena le trovai le collegai al mio cellulare.
Partì la canzone di lowlow, mio fratello, e mostro. Ispirazione, e l'altro cantante che non ricordo il nome.
Lowlow è mostro in un certo senso, con la loro musica, mi sono sempre stati vicini.
"Cosa vuoi farci? La vita è dura, togli la corona ed indossa l'armatura. Che qua gli solo gli stronzi sopravvivono, se no vieni fottuto"
Una citazione preferita che avevo, di sicuro, sarebbe stata quella.
Infondo era così, dovremmo toglier la nostra corona ed indossare l'armatura da guerrieri. Perché è ciò che siamo dei guerrieri.

Passeggiai lungo i vicoli, finché non arrivai ad un parco abbandonato, il solito palchetto.  
Mi sedetti su l'altalena ormai arrugginita, mi iniziai ad dondolare dolcemente e lentamente.

<<hey>>sentì una voce alle mie spalle.

D'istinto mi voltai per vedere chi fosse, era matt.

<<ciao>>dissi.

Lui si sedette anche lui sull'altalena, anch'essa arrugginita.

<<come mai tutta sola>>mi chiese.

Mi voltai e lo guardai in faccia, notai i suoi perfetti lineamenti. I suoi bellissimi occhi color Nutella, vivaci.
Notai anche le sue labbra carnose è leggermente rosate. Non credevo fosse così bello.

<<non lo so, sono sempre qui. Mi piace.>>risposi

<<te invece?>>chiesi a mia volta.

<<mi sono ritrovato qui per caso>>rispose,

<<che bello!>>esclamai sorridendo.

Pov's matthew
Passeggiavo finché non arrivai ad un palchetto... era abbandonato.
Ma lì c'era una ragazza che si dondolava.

<<hey>>gli dissi

<<ciao>>rispose. Aveva la voce come se avesse pianto.

Mi sedetti anch'io sull'altalena di fianco a lei, avevo appena capito che lei era la sorella del mio migliore amico.

<<come mai tutta sola?>> le chiesi.

Lei si voltò verso di me , togliendo il suo sguardo al terreno.
Aveva dei bei occhi, erano di un colore nero, nero come la pece. A dir poco spettacolari.
I suoi capelli erano lisci e le cadevano lungo le spalle. Forse erano troppo lunghi. Le sue labbra erano colorate dal colore nero, gli stava da Dio.
Era troppo magra.

<<non lo so, sono sempre qui. Mi piace.>>rispose

<<te invece?>>chiese

<<mi sono ritrovato qui per caso>>risposi.

<<che bello!>>esclamò sorridendo.

Quel sorriso non era per niente vero, chiunque l'avrebbe capito , che in quel momento, stava fingendo.

Poco dopo notai che aveva gli occhi un po' rossi, credo ciecamente che avesse pianto.

<<hai pianto?>> gli chiesi.

<<No>> disse

Sapevo perfettamente che non mi avrebbe detto di sì, che avrebbe pianto.

<< dai su, ti accompagno a casa.>>dissi

<<no grazie, ci vado da sola. Non voglio creare nessun disturbo.>> disse

<<eh? Quale disturbo, che tanto stavo per andare a casa di tuo fratello. Su vieni>> dissi.

Mi ami? Io si. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora