Prologo

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Louis ha freddo e per questo sorride.

Louis sente le forze mancare e per questo è felice.

Louis è steso a terra sommerso dal suo stesso sangue e non esiste nella sua miserabile vita momento migliore.

Louis è una nullità e non si merita di vivere.

Troppo a lungo ha lottato contro questo inevitabile destino ed alla fine, ha finalmente abbracciato con tutto se stesso il sogno perduto di suo padre: togliersi di mezzo.

Infatti, se Louis è lì, steso a terra, non è colpa di nessuno, è stato lui stesso a tagliarsi le vene, pregando che Fernir* lo portasse verso il cielo dei lupi il prima possibile.

Perché vedete voi non avete minimamente idea di quanto è difficile essere il figlio omega di Troy Tomlinson, l'alfa più spietato di tutta l'isola.

Quando il piccolo lupo dagli occhi color cielo è nato, rivelando finalmente al mondo la sua natura fragile e gentile di omega, il suo stesso padre gli sputò addosso, rabbioso. 

Mai ci fu insulto più grande, per Troy, che la stessa esistenza del suo unico figlio maschio omega

A nulla servirono gli sforzi di Louis per farsi accettare, a nulla le sue suppliche, le sue preghiere.

L'unico motivo per cui l'omega è sopravvissuto fino a quel momento è Johanna, madre del cucciolo, moglie dell'alfa. Ogni qual volta ella vedeva Troy avvicinarsi con cattive intenzioni proteggeva Louis con tutte le sue forze, fino a che non le perse.

Ma non fu l'alfa a prosciugarla, no, fu l'omega stesso, proprio quella notte.

Quella notte in cui Louis Tomlinson cercò di uccidersi credendo di non poter più uscire da quel vortice pericoloso in cui era caduto.

L'odio per se stesso, per gli alfa che lo bullizzavano, era arrivato ad un punto di non ritorno.

Quindi, ecco perché Louis è lì, steso a terra, sommerso del proprio sangue, chiedendo alla morte di fare il più velocemente possibile.

"OH MIO DIO LOUIS" ma questa voce è così lontana, ovattata, che quasi può essere scambiata per un sussurro. "Bambino mio, perché, che cosa hai fatto, perché, perché" questa è la preghiera che ripete Jay, sua madre, incessantemente. "No, no, no, no" 

E Louis vorrebbe consolarla, dirle che andrà tutto bene, abbracciarla stretta e percepire fin nelle ossa il calore di quell'abbraccio.

Ma non può, non può più farlo.

L'unica cosa che sente sono lacrime calde che scorrono sul suo viso freddo, Louis non capisce se sono sue o di sua madre, ma non importa, niente ha più importanza ormai.

"Ma-mma" tenta di dire, sorridendo, facendole capire che è così che doveva andare fin dal principio; che i suoi diciotto anni da omega sono stati un regalo, un sogno che prima o poi doveva finire.

E poi, tutto diventò buio e Louis non sentì più sua madre gridare.


HALLO SPACEBOY

Incredibile ma vero, perfino i morti possono resuscitare ed infatti, miei carissimi lettori, eccomi qui con il prologo della mia nuova storia! Come promesso non ho pubblicato niente fino a che non ho scritto almeno cinque capitoli, quindi sì, carissimi, ci sono già cinque capitoli pronti per essere pubblicati!

Non so esattamente quando e come li pubblicherò, probabilmente - se voi siete d'accordo - direi di pubblicare domani il primo capitolo e vedere come andrà per il resto. Che ne pensate? Lo so che dal prologo si capisce molto poco ma vi ho dato parecchi indizi! Ci saranno i fratelli Styles e tutti e tre saranno gli alfa di Louis ma, ehi, non voglio svelarvi nulla.

Mi dispiace molto per la mia altra storia "Love You Goodbye" ma come avevo già precedentemente spiegato non sento più niente per quella storia e non so davvero se riuscirò a portarla avanti e se mai ci riuscirò, sicuramente non adesso.

Ora, bando alle ciance! La canzone HALOSPACEBOY che dà il titolo a tutto quanto è ovviamente di David Bowie e spero che voi l'abbiate sentita, in caso contrario fatelo!

Il mio Twitter come sempre qui di seguito:

-xharryisart

Alla prossima - a domani xxx

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