Quinto Capitolo

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Quella notte per Rick fu la più dura in assoluto, dovette andarsene senza dire niente a nessuno, potevo vedere il suo volto distruggersi dal dolore, provai a rincuorarlo dicendogli:

-" Non sarà per sempre quando avremo trovato il primo dragoniano potrai tornare a casa, lo stiamo facendo per il loro bene"

lui annuì tristemente ed io aggiunsi:

-" se vuoi sei ancora in tempo per tornare in dietro non siamo troppo lontani"

Rick scosse il capo dicendo:

-" non è giusto che tu ti prendi tutte le responsabilità, e poi anch'io ho qualcuno a me caro da proteggere"

la sua determinazione mi faceva tenerezza, però avrei preferito che rimanesse a casa, non perché non lo volevo con me, anzi la sua presenza mi rendeva felice, però e una missione pericolosa e non vorrei metterlo in pericolo, doveva allenarsi a lungo non potevo proteggerlo sempre, Rick richiamò la mia attenzione dicendomi:

-" C'è un motel qui vicino, per sta notte dormiremo li poi partiremo per New York, ricordami quando tempo abbiamo per trovare quel mostro?" io risposi:

-" Se non ho calcolato male due anni di tempo, ma prima di tutto tu devi allenarti, adesso come sei ora mi sei inutile" Rick mi guardò irritato:

-" sempre dolcissima eh?"

ridacchiando gli diedi una gomitata, amichevole e gli risposi tornando seria:

-" Rick non prenderla a male, ma tu stesso hai visto quei così, sono forte ma non invincibile mi serve aiuto"

Rick indicò un palazzo malandato e disse:

-" è quello il motel"

mi incamminai verso l'edificio e voltandomi gli dissi con uno sguardo severo:

-" tieniti pronto a soffrire, una volta giunti a New York ti farò allenare così tanto da farti sputare sangue"

Rick ironico rispose:

-" sono pronto o mia dittatrice"

io sbuffando risposi:

-" Cretino!"

Rick prese l'ultima stanza rimasta, quindi dovemmo dividerci la l'alloggio, lo guardai con la coda dell'occhio e notai che si sistemò su un piccolo divanetto scomodo, mi stupiva come poteva essere rispettoso, nella mia epoca gli uomini erano rozzi e volgari, ma lui con la sua gentilezza mi faceva sentire un'altra persona, perché ero cosi calma con lui? Rick guardandomi mi chiese curioso:

-"Cosa c'è?" io imbarazzata risposi:

-" n-niente scusami ero sovrappensiero"

come una scema non mi ero accorta che lo stavo fissando, perché con lui mi trasformavo in un'altra persona? Rick prese dei biglietti e me li fece vedere dicendomi:

-" guarda qui, domani prenderemo un aereo non hai paura di volare vero?"

io confusa:

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